Biografia di Vittorio Sereni

Vittorio Sereni
Nazione: Italia    
Vittorio Sereni nacque a Luino (VA) il 27 luglio 1913 e morì a Milano il 10 febbraio 1983. Fu poeta, scrittore e traduttore.

Nato sulla sponda lombarda del Lago Maggiore, figlio unico di Enrico Sereni, funzionario di dogana, e Maria Michelina Colombi, trascorse l'infanzia nella città natale, che rimarrà sempre un luogo fondamentale per la sua ispirazione poetica, per poi trasferirsi a Brescia all'età di dodici anni.

A Milano si laureò in Lettere nel 1936 con una tesi sull'estetica di Guido Gozzano, seguendo le lezioni di Antonio Banfi e stringendo amicizie con figure come Antonia Pozzi, Luciano Anceschi, Enzo Paci e Remo Cantoni.

Iniziò la carriera di insegnante nelle scuole superiori e, nel 1938, divenne redattore della rivista Corrente di vita giovanile fondata da Ernesto Treccani, entrando così nel vivo della scena letteraria milanese.

Nel 1940 fu chiamato alle armi e combatté sul fronte francese, poi in Grecia e infine in Sicilia, dove nel luglio 1943 fu fatto prigioniero dagli Alleati e deportato in campi di prigionia in Algeria e Marocco. L'esperienza della guerra e della prigionia segnò profondamente la sua poetica e trovò espressione nella raccolta Diario d'Algeria del 1947, in cui la cronaca della prigionia si trasfigura in allegoria esistenziale e storica.

Dopo il ritorno in patria, Sereni riprese l'insegnamento a Milano e collaborò con il Giornale del Mezzogiorno diretto da Riccardo Lombardi, entrando anche nella redazione della Rassegna d'Italia di Sergio Solmi e stringendo amicizia con Umberto Saba.

Nel 1952 lasciò l'insegnamento per lavorare all'ufficio stampa della Pirelli, dove curò anche la rivista aziendale, e dal 1958 fu direttore letterario della casa editrice Mondadori, incarico che mantenne fino alla pensione nel 1975.

In quegli anni ebbe un ruolo cruciale nella cultura editoriale italiana, collaborando con figure come Alberto Mondadori, Elio Vittorini, Giorgio Bassani, Italo Calvino e curando la collana I Meridiani. Fu anche raffinato traduttore di poeti come Valéry, Apollinaire, René Char ed Ezra Pound, e autore di saggi letterari e prose diaristiche.

L'esordio poetico avvenne con la raccolta Frontiera (1941), ampliata poi in Poesie (1942), seguita da Gli immediati dintorni (1962), Gli strumenti umani (1965), che segna una svolta verso una poesia più articolata e dialogica, e Stella variabile (1981), con cui vinse il Premio Viareggio e che rappresenta una riflessione amara sulle occasioni perdute della vita. Nel 1981 pubblicò anche il quaderno di traduzioni Il musicante di Saint-Merry e altri versi tradotti, aggiudicandosi il Premio Bagutta.

Sereni fu tra i fondatori della cosiddetta "Linea Lombarda" e mantenne rapporti intellettuali e di amicizia con molti protagonisti della cultura italiana del Novecento, tra cui Giuseppe Ungaretti, che considerava un vero maestro, Salvatore Quasimodo, Carlo Bo e Giovanni Pirelli. Morì a Milano il 10 febbraio 1983, lasciando un'eredità poetica e intellettuale che ha profondamente segnato la letteratura italiana contemporanea.


Frasi di Vittorio Sereni

Abbiamo un totale di 1 frasi.
Ove necessario le abbiamo suddivise in pagine da 50 frasi ciascuna.
Intanto te ne inseriamo una qui come stuzzichino.

Queste tue mani a difesa di te:
mi fanno sera sul viso.


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