Biografia di Franklin Delano Roosevelt
Nazione: Stati Uniti d'America
Franklin Delano Roosevelt nacque a Hyde Park, New York il 30 gennaio 1882 e morì a Warm Springs, Georgia il 12 aprile 1945. Conosciuto anche come Franklin Roosevelt o solo con le sue iniziali FDR, fu un politico, l'unico nella storia degli Stati Uniti a venire eletto presidente degli Stati Uniti d'America per più di due mandati consecutivi.
Durante l'infanzia viaggiò molto per l'Europa, poi frequentò la Groton School nel Massachussets, si laureò ad harvard nel 1904 e in legge alla Columbia University nel 1908. Subito dopo divenne avvocato in uno studio di Wall Street.
Nel 1910, nelle file del partito Democratico, venne eletto Senatore dello Stato di New York e rieletto nuovamente nel 1912. Subito dopo il presidente Woodrow Wilson lo scelse come viceministro della Marina, carica ricoperta in passato da un suo cugino di quinto grado, Theodore Roosevelt che fu presidente degli Stati Uniti dal 1901 al 1909. Durante la prima Guerra Mondiale collaborò strettamente con il ministro della Marina Josephus Daniels. Fu di Roosevelt l'idea e l'opera di convincimento nei confronti degli inglesi di minare il mare del Nord per contrastare le attività dei sommergibili tedeschi.
Dopo la presidenza di Wilson, venne candidato come vicepresidente, ma il partito democratico fu sonoramente sconfitto. Roosevel lasciò la politica e tornò a fare l'avvocato.
Nel 1921 si ammalò, forse di poliomelite, e ne conseguì una quasi totale paralisi delle gambe. Fu costretto ad usare la sedia a rotelle, ma in pubblico utilizzò al massimo delle stampelle, mentre sotto i vestiti aveva dei tutori metallici che lo aiutavano a camminare. Si recò alle terme di Warm Springs in Georgia per curarsi, dopodiché acquistò il terreno su cui sorgevano e istituì una fondazione per fornire servizi di riabilitazione a tutti malati come lui. Il centro esiste ed è in funzione ancora oggi.
Nel 1928 venne scelto come candidato democratico per la carica di governatore dello stato di New York. Inizialmente rifiutò, ma spronato dalla moglie Eleanor alla fine accettò. Si fece costruire l'impalcatura metallica citata in precedenza, affrontò la campagna elettorale stando sempre in piedi e vinse, anche se con pochissimi voti in più del suo avversario. Dovendo affrontare la famigerata crisi del '29 sfociata poi nella "Grande depressione", Roosevelt si adoperò per contrastare la crisi convincendo il parlamento statale a fornire aiuti al 10% delle famiglie newyorkesi, a fornire sgravi fiscali agli agricoltori e riducendo il prezzo dei mezzi pubblici. Ciò gli fece guadagnare molti consensi e la rielezione nel 1930, stavolta con 700 mila voti in più dell'altro candidato.
Grazie alla sua popolarità, per niente minata da alcune accuse di corruzione rivolte ad una organizzazione collegata al partito Democratico chiamata Tammany Hall, potè candidarsi alle elezioni presidenziali del 1932 contro l'uscente presidente Hoover. Durante la campagna elettorale, Roosevelt mise in chiaro gli errori commessi da Hoover nel fronteggiare la crisi economica e promise al popolo americano un nuovo corso, un new deal. Come da previsioni, Roosevelt vinse a mani basse, ma nel frattempo la crisi economica si era aggravata e a quel tempo, fra le elezioni e l'effettivo insediamento del nuovo presidente alla Casa Bianca, c'era un periodo di 4 mesi. I repubblicani accusarono Roosevelt di non collaborare con Hoover, al che egli rispose che Hoover era Presidente a tutti gli effetti e che aveva potere di agire, se necessario". Questo episodio fu quello che portò successivamente il Congresso ad approvare il XX emendamento della Costituzione, per il quale di periodo di insediamento veniva ridotto a due mesi e mezzo (dall'8 novembre al 20 gennaio come è ancora oggi). Nel frattempo, in febbraio, Roosevelt fu vittima di un attentato da parte di un italiano, Giuseppe Zangara, mentalmente instabile, che vuotò il caricatore di una pistola acquistata al banco dei pegni. L'unica vera vittima fu il sindaco di Chicago, Anton J. Cermak, che morì più tardi al'ospedale tra le braccia di Roosevelt. Pare che Cermak, appena prima di morire, abbia pronunciato la frase "Sono contento che sia toccato a me e non a lei". La frase è anche incisa sulla sua tomba, ma non ci sono testimoni che possano garantire che sia mai stata pronunciata.
Durante il suo mandato Roosevelt mantenne quello che aveva promesso in campagna elettorale: istituì il cosiddetto brain trust, un pool di esperti che lo consigliassero, propose il Emergency Bank Relief Act, che venne accettato nel giro di poche ore: si trattava di far riaprire solo le banche giudicate solvibili. Inoltre convinse il popolo americano a versare nuovamente i propri soldi in queste banche, risolvendo il problema della crisi economica. Obbligò a vendere quasi tutto l'oro dei privati per abbassare il valore del denaro e favorire le esportazioni. Diede lavoro a crica 3 milioni di giovani istituendo 800 parchi nazionali e piantando tre milioni di alberi.
Mentre quasi contemporaneamente, in Europa, Hitler si insediava al potere, il successo della sua politica interna fu tale che venne candidato per un secondo mandato; vinse in 46 stati su 48, ottenendo il 60% dei voti. La crisi economica non era ancora stata del tutto superata, per cui diede vita ad un secondo new deal: da un lato, una sorta di stato sociale, come già stava avvenendo negli stati europei, che forniva sussidi ad anziani e disoccupati, dell'altro la creazione di nove milioni di posti di lavoro per la realizzazione di infrastrutture di pubblica utilità, più o meno la stessa cosa che stava facendo Hitler in Germania. Questo suo secondo mandato non fu privo di attriti, soprattutto con la Corte Suprema ed il Congresso, ma questo non impedì a Roosevelt di candidarsi per la terza volta.
All'epoca, il fatto di non candidarsi per più di due volte di fila era solo una consuetudine, derivata da un'affermazione di George Washington secondo la quale "troppo potere non doveva essere accentrato per troppo tempo nelle mani di un solo uomo". Il suo stesso partito non fu compatto nel sostenerlo, ma anche questa volta vinse con una maggioranza schiacciante. Appena dopo le elezioni, i rapporti tra Stati Uniti e Giappone cominciarono a deteriorarsi e meno di un anno dopo ci fu l'attacco a Pearl Harbour. Si è discusso tanto sulla veridicità dei fatti secondo i quali gli Stati Uniti sapevano che un attacco era imminente, addirittura ne conoscevano la data, ma non avrebbero fatto nulla di proposito per avere una scusa per dichiarare guerra al Giappone. In ogni caso fu esattamente quello che avvenne. Il giorno dopo gli Stati Uniti entrarono apertamente nella seconda Guerra Mondiale che già era scoppiata due anni prima.
Roosevelt fu il presidente che a partire dal 1942 sostenne lo sviluppo e la produzione di bombe atomiche e che consolidò la "Grande alleanza" con l'Inghilterra di Churchill e la Russia di Stalin.
Fu anche l'unico presidente a candidarsi per la quarta volta, vincendo ancora insieme ad un senatore del Missouri di nome Harry S. Truman. Le condizioni di salute di Roosevelt non erano delle migliori e sicuramente le tensioni per tre anni e mezzo di guerra e una perdita considerevolissima di uomini non contribuirono a migliorarle. Mentre era a Warm Springs, Georgia per le solite cure termali, venne colpito da emorragia cerebrale dopo appena 5 mesi di mandato. Come da legge, il suo vice Harry Truman giurò come presidente quello stesso giorno, divenendo poi colui che autorizzò l'uso delle armi atomiche per piegare definitivamente il Giappone e porre fine alla seconda Guerra Mondiale.
In seguito, nel 1951, un emendamento costituzionale rese obbligatorio il limite massimo di due mandati consecutivi. A meno che non ce ne sia un altro, Roosevelt rimarrà per sempre l'unico presidente ad averne svolti di più.
Durante l'infanzia viaggiò molto per l'Europa, poi frequentò la Groton School nel Massachussets, si laureò ad harvard nel 1904 e in legge alla Columbia University nel 1908. Subito dopo divenne avvocato in uno studio di Wall Street.
Nel 1910, nelle file del partito Democratico, venne eletto Senatore dello Stato di New York e rieletto nuovamente nel 1912. Subito dopo il presidente Woodrow Wilson lo scelse come viceministro della Marina, carica ricoperta in passato da un suo cugino di quinto grado, Theodore Roosevelt che fu presidente degli Stati Uniti dal 1901 al 1909. Durante la prima Guerra Mondiale collaborò strettamente con il ministro della Marina Josephus Daniels. Fu di Roosevelt l'idea e l'opera di convincimento nei confronti degli inglesi di minare il mare del Nord per contrastare le attività dei sommergibili tedeschi.
Dopo la presidenza di Wilson, venne candidato come vicepresidente, ma il partito democratico fu sonoramente sconfitto. Roosevel lasciò la politica e tornò a fare l'avvocato.
Nel 1921 si ammalò, forse di poliomelite, e ne conseguì una quasi totale paralisi delle gambe. Fu costretto ad usare la sedia a rotelle, ma in pubblico utilizzò al massimo delle stampelle, mentre sotto i vestiti aveva dei tutori metallici che lo aiutavano a camminare. Si recò alle terme di Warm Springs in Georgia per curarsi, dopodiché acquistò il terreno su cui sorgevano e istituì una fondazione per fornire servizi di riabilitazione a tutti malati come lui. Il centro esiste ed è in funzione ancora oggi.
Nel 1928 venne scelto come candidato democratico per la carica di governatore dello stato di New York. Inizialmente rifiutò, ma spronato dalla moglie Eleanor alla fine accettò. Si fece costruire l'impalcatura metallica citata in precedenza, affrontò la campagna elettorale stando sempre in piedi e vinse, anche se con pochissimi voti in più del suo avversario. Dovendo affrontare la famigerata crisi del '29 sfociata poi nella "Grande depressione", Roosevelt si adoperò per contrastare la crisi convincendo il parlamento statale a fornire aiuti al 10% delle famiglie newyorkesi, a fornire sgravi fiscali agli agricoltori e riducendo il prezzo dei mezzi pubblici. Ciò gli fece guadagnare molti consensi e la rielezione nel 1930, stavolta con 700 mila voti in più dell'altro candidato.
Grazie alla sua popolarità, per niente minata da alcune accuse di corruzione rivolte ad una organizzazione collegata al partito Democratico chiamata Tammany Hall, potè candidarsi alle elezioni presidenziali del 1932 contro l'uscente presidente Hoover. Durante la campagna elettorale, Roosevelt mise in chiaro gli errori commessi da Hoover nel fronteggiare la crisi economica e promise al popolo americano un nuovo corso, un new deal. Come da previsioni, Roosevelt vinse a mani basse, ma nel frattempo la crisi economica si era aggravata e a quel tempo, fra le elezioni e l'effettivo insediamento del nuovo presidente alla Casa Bianca, c'era un periodo di 4 mesi. I repubblicani accusarono Roosevelt di non collaborare con Hoover, al che egli rispose che Hoover era Presidente a tutti gli effetti e che aveva potere di agire, se necessario". Questo episodio fu quello che portò successivamente il Congresso ad approvare il XX emendamento della Costituzione, per il quale di periodo di insediamento veniva ridotto a due mesi e mezzo (dall'8 novembre al 20 gennaio come è ancora oggi). Nel frattempo, in febbraio, Roosevelt fu vittima di un attentato da parte di un italiano, Giuseppe Zangara, mentalmente instabile, che vuotò il caricatore di una pistola acquistata al banco dei pegni. L'unica vera vittima fu il sindaco di Chicago, Anton J. Cermak, che morì più tardi al'ospedale tra le braccia di Roosevelt. Pare che Cermak, appena prima di morire, abbia pronunciato la frase "Sono contento che sia toccato a me e non a lei". La frase è anche incisa sulla sua tomba, ma non ci sono testimoni che possano garantire che sia mai stata pronunciata.
Durante il suo mandato Roosevelt mantenne quello che aveva promesso in campagna elettorale: istituì il cosiddetto brain trust, un pool di esperti che lo consigliassero, propose il Emergency Bank Relief Act, che venne accettato nel giro di poche ore: si trattava di far riaprire solo le banche giudicate solvibili. Inoltre convinse il popolo americano a versare nuovamente i propri soldi in queste banche, risolvendo il problema della crisi economica. Obbligò a vendere quasi tutto l'oro dei privati per abbassare il valore del denaro e favorire le esportazioni. Diede lavoro a crica 3 milioni di giovani istituendo 800 parchi nazionali e piantando tre milioni di alberi.
Mentre quasi contemporaneamente, in Europa, Hitler si insediava al potere, il successo della sua politica interna fu tale che venne candidato per un secondo mandato; vinse in 46 stati su 48, ottenendo il 60% dei voti. La crisi economica non era ancora stata del tutto superata, per cui diede vita ad un secondo new deal: da un lato, una sorta di stato sociale, come già stava avvenendo negli stati europei, che forniva sussidi ad anziani e disoccupati, dell'altro la creazione di nove milioni di posti di lavoro per la realizzazione di infrastrutture di pubblica utilità, più o meno la stessa cosa che stava facendo Hitler in Germania. Questo suo secondo mandato non fu privo di attriti, soprattutto con la Corte Suprema ed il Congresso, ma questo non impedì a Roosevelt di candidarsi per la terza volta.
All'epoca, il fatto di non candidarsi per più di due volte di fila era solo una consuetudine, derivata da un'affermazione di George Washington secondo la quale "troppo potere non doveva essere accentrato per troppo tempo nelle mani di un solo uomo". Il suo stesso partito non fu compatto nel sostenerlo, ma anche questa volta vinse con una maggioranza schiacciante. Appena dopo le elezioni, i rapporti tra Stati Uniti e Giappone cominciarono a deteriorarsi e meno di un anno dopo ci fu l'attacco a Pearl Harbour. Si è discusso tanto sulla veridicità dei fatti secondo i quali gli Stati Uniti sapevano che un attacco era imminente, addirittura ne conoscevano la data, ma non avrebbero fatto nulla di proposito per avere una scusa per dichiarare guerra al Giappone. In ogni caso fu esattamente quello che avvenne. Il giorno dopo gli Stati Uniti entrarono apertamente nella seconda Guerra Mondiale che già era scoppiata due anni prima.
Roosevelt fu il presidente che a partire dal 1942 sostenne lo sviluppo e la produzione di bombe atomiche e che consolidò la "Grande alleanza" con l'Inghilterra di Churchill e la Russia di Stalin.
Fu anche l'unico presidente a candidarsi per la quarta volta, vincendo ancora insieme ad un senatore del Missouri di nome Harry S. Truman. Le condizioni di salute di Roosevelt non erano delle migliori e sicuramente le tensioni per tre anni e mezzo di guerra e una perdita considerevolissima di uomini non contribuirono a migliorarle. Mentre era a Warm Springs, Georgia per le solite cure termali, venne colpito da emorragia cerebrale dopo appena 5 mesi di mandato. Come da legge, il suo vice Harry Truman giurò come presidente quello stesso giorno, divenendo poi colui che autorizzò l'uso delle armi atomiche per piegare definitivamente il Giappone e porre fine alla seconda Guerra Mondiale.
In seguito, nel 1951, un emendamento costituzionale rese obbligatorio il limite massimo di due mandati consecutivi. A meno che non ce ne sia un altro, Roosevelt rimarrà per sempre l'unico presidente ad averne svolti di più.
Frasi di Franklin Delano Roosevelt
Abbiamo un totale di 7 frasi.
Le abbiamo suddivise in pagine da 50 frasi ciascuna.
Intanto te ne inseriamo una qui come stuzzichino.
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La nazione che distrugge il proprio suolo distrugge se stessa.
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