Biografia di Piero Gobetti
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Nazione: Italia
Piero Gobetti nacque a Torino il 19 giugno 1901 e morì a Neuilly-sur-Seine, Francia il 16 febbraio 1926. Fu giornalista, filosofo, editore e traduttore.
Proveniente da una famiglia di estrazione contadina, Gobetti si distinse come un intellettuale radicale e rivoluzionario liberale, particolarmente attivo negli anni critici del dopoguerra e durante i primi anni dell'Italia fascista.
Nel 1918, ancora studente di legge all'Università di Torino, fondò la rivista Energie Nove, promuovendo un rinnovamento culturale e politico radicale. Inizialmente influenzato dalla filosofia idealista di Benedetto Croce, Gobetti identificava il cambiamento culturale con una trasformazione spirituale che unisse la vita pubblica e privata. Successivamente, nel 1920, fu influenzato da Antonio Gramsci e dal movimento operaio torinese, il che lo portò a ripensare i suoi impegni.
Nel 1922, Gobetti iniziò a pubblicare una nuova rivista, La Rivoluzione Liberale, dove espresse una versione distintiva del liberalismo, concepita come una filosofia di liberazione. Allo stesso tempo, fu molto attento ai pericoli rappresentati da Mussolini e dal Partito Nazionale Fascista.
Nel gennaio 1923, Gobetti sposò Ada Prospero. Nello stesso anno, fondò la casa editrice "Piero Gobetti editore", attraverso la quale promosse opere di politica, storia, arte e critica. Pubblicò opere di Luigi Einaudi e nel 1925 pubblicò la prima edizione di Ossi di seppia di Eugenio Montale.
I libri editi da Gobetti furono spesso distrutti durante il fascismo e, a causa del suo attivismo, Gobetti subì aggressioni e vessazioni. Nel settembre del 1925, fu duramente picchiato a Torino. Costretto all'esilio, si rifugiò a Parigi, dove morì il 16 febbraio 1926 a Neuilly-sur-Seine, a causa delle conseguenze delle aggressioni subite.
Proveniente da una famiglia di estrazione contadina, Gobetti si distinse come un intellettuale radicale e rivoluzionario liberale, particolarmente attivo negli anni critici del dopoguerra e durante i primi anni dell'Italia fascista.
Nel 1918, ancora studente di legge all'Università di Torino, fondò la rivista Energie Nove, promuovendo un rinnovamento culturale e politico radicale. Inizialmente influenzato dalla filosofia idealista di Benedetto Croce, Gobetti identificava il cambiamento culturale con una trasformazione spirituale che unisse la vita pubblica e privata. Successivamente, nel 1920, fu influenzato da Antonio Gramsci e dal movimento operaio torinese, il che lo portò a ripensare i suoi impegni.
Nel 1922, Gobetti iniziò a pubblicare una nuova rivista, La Rivoluzione Liberale, dove espresse una versione distintiva del liberalismo, concepita come una filosofia di liberazione. Allo stesso tempo, fu molto attento ai pericoli rappresentati da Mussolini e dal Partito Nazionale Fascista.
Nel gennaio 1923, Gobetti sposò Ada Prospero. Nello stesso anno, fondò la casa editrice "Piero Gobetti editore", attraverso la quale promosse opere di politica, storia, arte e critica. Pubblicò opere di Luigi Einaudi e nel 1925 pubblicò la prima edizione di Ossi di seppia di Eugenio Montale.
I libri editi da Gobetti furono spesso distrutti durante il fascismo e, a causa del suo attivismo, Gobetti subì aggressioni e vessazioni. Nel settembre del 1925, fu duramente picchiato a Torino. Costretto all'esilio, si rifugiò a Parigi, dove morì il 16 febbraio 1926 a Neuilly-sur-Seine, a causa delle conseguenze delle aggressioni subite.
Frasi di Piero Gobetti
Abbiamo un totale di 3 frasi.
Ove necessario le abbiamo suddivise in pagine da 50 frasi ciascuna.
Intanto te ne inseriamo una qui come stuzzichino.
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Lo Stato non professa un'etica, ma esercita un'azione politica.
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