Biografia di Stefan Zweig
Nazione: Austria
Stefan Zweig nacque a Vienna il 28 novembre 1881 e morì a Petrópolis, Brasile il 22 febbraio 1942. Fu scrittore, poeta, drammaturgo, giornalista, storico e biografo.
Crebbe a Vienna. Il suo primo libro, un volume di poesie, fu pubblicato nel 1901. Nel 1904 conseguì un dottorato all'Università di Vienna e viaggiò molto in Europa prima di stabilirsi a Salisburgo, in Austria, nel 1913. Nel 1934, spinto all'esilio dai nazisti, emigrò in Inghilterra e poi, nel 1940, in Brasile passando per New York.
L'interesse per la psicologia e gli insegnamenti di Sigmund Freud portarono al suo lavoro più caratteristico, la sottile rappresentazione del carattere. I saggi includono studi su Honoré de Balzac, Charles Dickens e Fëdor Dostoevskij (Drei Meister, 1920) e su Friedrich Hölderlin, Heinrich von Kleist e Friedrich Nietzsche (Der Kampf mit dem Dämon, 1925). Raggiunge la popolarità con Sternstunden der Menschheit(1928), cinque ritratti storici in miniatura. Ha scritto biografie complete, intuitive piuttosto che oggettive, dello statista francese Joseph Fouché (1929), di Maria Stuarda (1935) e di altri. Tra i suoi racconti, quelli contenuti in Verwirrung der Gefühle (1925). Scrisse anche un romanzo psicologico, Ungeduld des Herzens (1938), e tradusse opere di Charles Baudelaire, Paul Verlaine ed Émile Verhaeren.
Nonostante gli impegni della realtà newyorkese, trovando solo una crescente solitudine e disillusione nel loro nuovo ambiente, lui e la sua seconda moglie si suicidarono.
Crebbe a Vienna. Il suo primo libro, un volume di poesie, fu pubblicato nel 1901. Nel 1904 conseguì un dottorato all'Università di Vienna e viaggiò molto in Europa prima di stabilirsi a Salisburgo, in Austria, nel 1913. Nel 1934, spinto all'esilio dai nazisti, emigrò in Inghilterra e poi, nel 1940, in Brasile passando per New York.
L'interesse per la psicologia e gli insegnamenti di Sigmund Freud portarono al suo lavoro più caratteristico, la sottile rappresentazione del carattere. I saggi includono studi su Honoré de Balzac, Charles Dickens e Fëdor Dostoevskij (Drei Meister, 1920) e su Friedrich Hölderlin, Heinrich von Kleist e Friedrich Nietzsche (Der Kampf mit dem Dämon, 1925). Raggiunge la popolarità con Sternstunden der Menschheit(1928), cinque ritratti storici in miniatura. Ha scritto biografie complete, intuitive piuttosto che oggettive, dello statista francese Joseph Fouché (1929), di Maria Stuarda (1935) e di altri. Tra i suoi racconti, quelli contenuti in Verwirrung der Gefühle (1925). Scrisse anche un romanzo psicologico, Ungeduld des Herzens (1938), e tradusse opere di Charles Baudelaire, Paul Verlaine ed Émile Verhaeren.
Nonostante gli impegni della realtà newyorkese, trovando solo una crescente solitudine e disillusione nel loro nuovo ambiente, lui e la sua seconda moglie si suicidarono.
Frasi di Stefan Zweig
Abbiamo un totale di 6 frasi.
Le abbiamo suddivise in pagine da 50 frasi ciascuna.
Intanto te ne inseriamo una qui come stuzzichino.
Leggi le frasi di Stefan Zweig
Le abbiamo suddivise in pagine da 50 frasi ciascuna.
Intanto te ne inseriamo una qui come stuzzichino.
I libri si fanno solo per legarsi agli uomini al di là del nostro breve respiro e difendersi così dall'inesorabile avversario di ogni vita: la caducità e l'oblio.
Leggi le frasi di Stefan Zweig