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Se non è morbosa, ossessiva,
invadente, travolgente...
la passione è solo un'idea.
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Dovunque.
Purché fuori da questo mondo.
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È ora di ubriacarsi!
Per non essere schiavi martirizzati dal tempo, ubriacatevi, ubriacatevi sempre!
Di vino, di poesia o di virtù, come vi pare.
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La più bella astuzia del diavolo è quella di persuadervi che egli non esiste!
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Vi sono tante bellezze quanti sono i modi consueti di cercare la felicità.
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Per il mercante anche l'onestà è una speculazione.
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La grande poesia è essenzialmente bête: crede, e in questo è la sua gloria e la sua forza.
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Le poëte est semblable au prince des nuées
qui hante la tempête et se rit de l'archer;
exilé sur le sol au milieu des huées,
ses ailes géant l'empêchent de marcher.
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Il poeta gode l'incomparabile privilegio di essere se stesso e altrui, a suo piacimento. Come le anime erranti in cerca di un corpo, entra quando gli piace in qualsivoglia personaggio. Per lui soltanto tutto è vacante; e se sembra che certi posti gli siano preclusi, è perché ai suoi occhi non sono degni di essere visitati.
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Il prete è immenso, perché fa credere a una quantità di cose meravigliose.
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I preti sono i servitori e i settari dell'immaginazione.
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Il pubblico rispetto al genio è un orologio che ritarda.
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Esistono solo tre esseri degni di rispetto: il sacerdote, il soldato, il poeta. Conoscere, uccidere, creare.
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Che cosa non è sacerdozio, oggi? La stessa giovinezza è un sacerdozio, a quanto dicono i giovani.
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Il sesso è il lirismo del popolo.
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Moltitudine, solitudine: termini eguali e convertibili per il poeta attivo e fecondo. Chi non sa popolare la propria solitudine, nemmeno sa esser solo in mezzo alla folla affaccendata.
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A proposito del sonno, sinistra avventura di tutte le sere, si può dire che gli uomini si addormentano quotidianamente con un'audacia che sarebbe incomprensibile se non sapessimo che è il risultato dell'ignoranza del pericolo.
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Lo stoicismo, religione che ha un unico sacramento: il suicidio.
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Per non essere gli straziati martiri del Tempo, ubriacatevi senza posa! Di vino, di poesia o di virtù: come vi pare.
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E voi, Signore Dio!, concedetemi la grazia di creare qualche bel verso, che mi dimostri che non sono l'ultimo degli uomini, che non sono da meno di quelli che disprezzo.
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Ogni giornale, dalla prima all'ultima riga, non è che un tessuto di orrori. Guerre, delitti, furti, oscenità, torture, delitti dei principi, delitti delle nazioni, delitti dei privati, un'ubriacatura d'atrocità universale.
E con questo disgustoso aperitivo, l'uomo civilizzato accompagna il suo pasto d'ogni mattino. Non capisco come una mano pura possa toccare un giornale senza una convulsione di disgusto.
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La gloria è il risultato dell'adattamento di uno spirito alla stupidità nazionale.
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Le nazioni hanno grandi uomini soltanto loro malgrado.
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Ciò che v'è di inebriante nel cattivo gusto, è il piacere aristocratico di spiacere.
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Ma come! Non avete vetri colorati? vetri rosa, rossi, azzurri, vetri magici, vetri paradisiaci? Spudorato! avete la sfrontatezza di girare per i quartieri poveri, bellezza!
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L'ispirazione viene sempre quando uno vuole, ma non sempre se ne va quando vuole lui.
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Tutto ben considerato, lavorare è meno noioso che divertirsi.
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Non c'è mai scusa all'essere cattivi, ma v'è un certo merito nel sapersi tali; fare il male per stupidità è il più irrimediabile dei vizi.
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Niente di più bello del luogo comune.
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La malinconia, sempre inseparabile dal sentimento del bello.