Frasi di Jules Renard

101/114

È più facile essere generosi che non rimpiangerlo.

102/114

Non tutti possono essere orfani.

103/114

Verlaine, un Socrate da letamaio.

104/114

L'invidia, il sentimento più fortificante e più puro.

105/114

L'uomo libero deve prendersi qualche volta la libertà d'essere schiavo.

106/114

Non so se Dio esiste, ma sarebbe meglio, per la sua reputazione, se non esistesse.

107/114

Le più belle pagine sulla campagna si scrivono in piena città.

108/114

So che la letteratura non dà da mangiare all'uomo che vi si dedica. Per fortuna io non ho mai molto appetito.

109/114

Balzac è forse il solo scrittore che abbia il diritto di scrivere male.

110/114

Quanta gente ha voluto uccidersi e si è limitata invece a lacerare la propria fotografia!

111/114

La posterità apparterrà agli scrittori secchi, agli scrittori stitici.

112/114

Mallarmé è intraducibile anche in francese.

113/114

Tanto io che il povero maiale non saremo apprezzati che dopo la nostra morte.

114/114

Il lavoro pensa, la pigrizia sogna. Essa ha un suo modo molto cattivo di essere buona.


Biografia di Jules Renard