51/98
Sognatore come un gatto che guarda sul soffitto i raggi luminosi di una lampada.
52/98
Com'è noioso il lutto! In ogni momento bisogna ricordarsi che si è tristi.
53/98
Lo sguardo accattone dell'attore che in tutte le circostanze, anche nelle più gravi, si volge intorno per assicurarsi che lo si guarda e che lo si è riconosciuto.
54/98
La rara, la breve gioia di sentire che ci si perfeziona un poco ogni anno.
55/98
La mia letteratura è come una serie di lettere indirizzate a me stesso, che io vi permetto di leggere.
56/98
Se si potesse rileggermi prima di leggermi, mi si amerebbe molto di più.
57/98
Sono uno scrittore cui solamente il desiderio della perfezione impedisce di essere grande.
58/98
Il laico è l'uomo che cerca infaticabilmente Dio e non lo trova mai.
59/98
L'amore è come una clessidra: quando si riempie il cuore, si svuota il cervello.
60/98
Salvo complicazioni, morirà.
61/98
Occorre che l'uomo libero si prenda ogni tanto la libertà di essere schiavo.
62/98
La più stupida esagerazione è quella delle lagrime. È seccante come un rubinetto che non si chiude.
63/98
Lo stile è l'oblio di tutti gli stili.
64/98
Occorre amare la natura e gli uomini malgrado il loro fango.
65/98
La mano che scrive deve cercare di ignorare sempre l'occhio che legge.
66/98
Il più grand'uomo è solamente un fanciullo che la vita ha ingannato.
67/98
Se vuoi essere sicuro di far sempre il tuo dovere, fa' quello che ti riesce sgradevole.
68/98
Tutto quello che siamo lo abbiamo messo nel nostro primo libro. Più tardi non facciamo che strappare le gramigne dei nostri difetti e coltivare le nostre prime qualità, quando proprio ci riesce di fare qualcosa.
69/98
I rimorsi vanno avanti e indietro vestiti con un piccolo abito da carabiniere.
70/98
Quella bambina sembra in gabbia dietro la sua grandiosa arpa ondulata, e continua a grattare con le dita le sbarre della sua gabbia.
71/98
La morte potrebbe essere il sogno se, tratto tratto, si potesse aprire un occhio.
72/98
"Cornuto": strano che questa parolina non abbia il femminile.
73/98
Non sono fatto per la lotta. Sono fatto per uccidere la gente a fucilate nel deretano.
74/98
Le contadine sono come i fiori dei campi che, se li fiuti, o non sanno di niente o puzzano.
75/98
L'acqua limacciosa della memoria, dove tutto ciò che cade si nasconde. Se la si muove, qualcosa torna a galla.
76/98
La saggezza del contadino è solamente ignoranza che non osa esprimersi.
77/98
Elogio funebre: la metà di questi elogi gli sarebbero bastati quando era vivo.
78/98
Il pinguino con le punte delle ali nel taschino del gilè.
79/98
Si dovrebbe scrivere come si respira. Un respiro armonioso, con le sue lentezze e i suoi ritmi all'improvviso affrettati, un respiro naturale, ecco, il simbolo del bello stile.
80/98
Del resto, ho finito. Potrei ricominciare e sarebbe meglio: ma nessuno se ne accorgerebbe. È meglio che sia finita.
81/98
Il sole si alza prima di me, ma io mi corico dopo di lui. Siamo pari e patta.
82/98
Noi siamo tutti dei poveri imbecilli (parlo per me, beninteso) incapaci di essere buoni o cattivi per due ore intere di seguito.
83/98
Il nostro amore per la campagna: un rustico fuoco di paglia.
84/98
La paura della morte fa amare il lavoro che è tutta la vita.
85/98
La vita porta a tutto, a condizione di uscirne.
86/98
I contadini combattono la sporcizia solamente con il sudore.
87/98
Non so se è possibile correggersi dei propri difetti, ma so che si può esser presi dal disgusto dalle proprie qualità soprattutto quando le si ritrova negli altri.
88/98
Sully Prudhomme è uno scrittore di una profondità sempre eguale. Ci si fa il bagno dentro senza paura e si tocca sempre il fondo.
89/98
Sono malato, e vorrei dire cose profonde, un po' storiche, di quelle che gli amici ripeterebbero; ma sono troppo stanco di nervi.
90/98
Non capisco nulla della vita, ma non dico sia impossibile che Dio ci capisca qualcosa.
91/98
Il mare è l'abisso colmo fino al limite.
92/98
Sulla Terra non c'è il paradiso, ma ci sono dei pezzi di esso.
93/98
Chi non ha la malattia dello scrupolo non deve nemmeno sognare di essere onesto.
94/98
Bisogna dire la verità, almeno qualche volta, tanto per essere creduti il giorno in cui mentiremo.
95/98
L'uomo è un animale che alza gli occhi al cielo e non vede che i ragni del soffitto.
96/98
Ci sono persone così noiose che ci fanno perdere una giornata in cinque minuti.
98/98
Non so se uno si corregge dei suoi difetti, ma certo si disgusta delle sue qualità, specialmente quando le ritrova negli altri.