Biografia di Pablo Neruda

Pablo Neruda
Nazione: Cile    
Ricardo Eliécer Neftalí Reyes Basoalto, noto come Pablo Neruda, nacque a Parral, Cile il 12 luglio 1904 e morì a Santiago del Cile il 23 settembre 1973. Fu poeta, politico e diplomatico.

Fin da giovane dimostrò uno spiccato interesse per la letteratura, osteggiato dal padre, che la riteneva una occupazione poco rispettabile, ma incoraggiato dalla sua insegnante Gabriela Mistral, che vinse il premio Nobel per la Letteratura nel 1945. A 13 anni pubblicò su un giornale locale il suo primo lavoro ufficiale. Tre anni dopo, in omaggio al poeta cecoslovacco Jan Neruda e un po' anche per firmare le sue opere senza farsi scoprire dal padre, assunse lo pseudonimo di Pablo Neruda.

Nel 1923 e nel 1924 pubblicò le due opere Crepusculario e Veinte poemas de amor y una canción desesperada; quest'ultima gli valse qualche rifiuto editoriale a causa dello stile e del contenuto erotico, ma sicuramente lo aiutarono ad essere apprezzato e tradotto in altre lingue. A partire dal 1927 assunse svariati incarichi diplomatici in varie parti del mondo: in Birmania, dove conobbe e sposò la sua prima moglie, poi in Argentina e in Spagna.
In questo periodo ebbe modo di conoscere il poeta spagnolo Federico García Lorca e nacque la sua unica figlia, affetta da una malattia che la portò alla morte in tenerissima età. Divorziò dalla prima moglie e si risposò con Delia del Carril, argentina, sostenitrice del comunismo, che lo indirizzò verso ideali politici di sinistra.

Si schierò apertamente contro il dittatore spagnolo Francisco Franco per aver ordinato l'uccisione del suo amico García Lorca ed espresse ammirazione per l'Unione Sovietica e Stalin. Nel 1945 fu eletto senatore in Cile e aiutò il candidato Gabriel González Videla a diventare presidente. Quando però questi, una volta eletto, voltò completamente le spalle al partito comunista, Neruda si allontanò da lui, accusandolo apertamente, in un discorso in parlamento, di essere responsabile dell'imprigionamento di numerosi minatori, in sciopero contro la repressione.
Videla dichiarò fuorilegge il partito comunista e fece decadere le cariche di tutti gli eletti di quel partito. Neruda fu costretto a nascondersi per 13 mesi, fino ad attraversare le Ande e rifugiarsi in Argentina sotto l'ala protettrice del presidente Perón. Riuscì poi a scappare in Francia grazie all'aiuto di Pablo Picasso, e visse in esilio per tre anni, compiendo viaggi in tutto il mondo e vivendo per un periodo anche in Italia, a Capri. Giunto in Messico, pubblicò la sua opera Canto General, illustrata da Diego Rivera, marito di Frida Kahlo.

Terminato il mandato del presidente Videla, tornò in Cile cercando di far eleggere presidente Salvador Allende, ma vinse un altro candidato. Il suo impegno politico lo portò a criticare fortemente gli Stati Uniti durante la crisi di Cuba e la guerra del Vietnam. Per ritorsione, la CIA, sotto le mentite spoglie dell'Associazione per la libertà della cultura, cercò di screditarlo incolpandolo della morte di Trotzky, che invece lui aveva contribuito a far fuggire dal Messico.

Nel 1969 Neruda venne scelto come candidato comunista per la presidenza, ma si ritirò appoggiando invece Allende, che vinse le elezioni e lo nominò ambasciatore del Cile in Francia. Poco dopo, nel 1971, fu insignito del premio Nobel per la Letteratura, terzo autore latino-americano a meritare il premio dopo la sua insegnante Gabriela Mistral nel 1945 e lo scrittore guatemalteco Miguel Ángel Asturias nel 1967. Malato di cancro alla prostata, fece in tempo ad assistere al golpe del generale Pinochet e all'assassinio di Allende.
Venne ricoverato per motivi di salute e morì in ospedale, ma non mancano coloro che pensano che sia stato fatto ammazzare da Pinochet stesso per le opere che Neruda scrisse contro il regime, sia quello cileno, sia quello di Nixon negli Stati Uniti, fino all'ultimo giorno della sua vita.


Frasi di Pablo Neruda

Abbiamo un totale di 54 frasi.
Le abbiamo suddivise in pagine da 50 frasi ciascuna.
Intanto te ne inseriamo una qui come stuzzichino.

Essere vivo richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare.


Le trovi comunque tutte qui di seguito.

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