Biografia di Diego Rivera

Diego María de la Concepción Juan Nepomuceno Estanislao de la Rivera y Barrientos Acosta y Rodríguez nacque a Guanajuato, Messico il giorno 8 dicembre 1886 e morì a Città del Messico il 24 novembre 1957. Fu pittore e muralista.
Prese lezioni notturne fin dall'età di dieci anni ma qualche anno dopo vinse due borse di studio, la seconda delle quali lo portò in Spagna e poi anche in Italia, dove conobbe Picasso e Modigliani; quest'ultimo gli fece anche un ritratto, conservato oggi in una collezione privata.
Nel 1922 si iscrisse al Partito Comunista Messicano, divorziò dalla prima moglie e sposò con rito civile la pittrice Frida Kahlo. Negli anni successivi realizzò numerose opere murali, anche negli Stati Uniti. Al Rockefeller Center di New York, uno degli emblemi più rappresentativi del capitalismo, dipinse un murale ma vi inserì un ritratto di Lenin: Rockefeller si infuriò a tal punto che non solo fece cancellare il murale, ma arrivò addirittura a far abbattere il muro. Rivera tornò in Messico e realizzò lo stesso murale al Palazzo delle Belle Arti di Città del Messico, suscitando non poche polemiche e provocando la cancellazione della commissione per gli affreschi destinati alla fiera internazionale di Chicago.
Nel 1936 appoggiò la richiesta di asilo politico di Trotzky in Messico, venendo per questo espulso dal Partito insieme alla moglie. Poco dopo divorziò da Frida Kahlo, ma la risposò poi l'anno seguente. Nel 1950 illustrò l'opera di Pablo Neruda Canto general. Dopo la morte della moglie Frida, si risposò e si recò in Unione Sovietica per subire un intervento chirurgico, ma in quegli anni si prodigò per far conoscere il lavoro della sua precedente moglie, Frida Kahlo.