Biografia di Margaret Fuller
Nazione: Stati Uniti d'America
Sarah Margaret Fuller Ossoli nacque a Cambridge, Massachusetts il 23 maggio 1810 e morì a Fire Island, New York il 19 luglio 1850. Fu giornalista, scrittrice e patriota.
Il padre, importante avvocato e politico, le impartì una rigida educazione basata sullo studio dei classici greci e latini. Dopo i primi anni di scuola pubblica, continuò l'istruzione in un istituto privato e anche in proprio, traducendo testi in italiano, francese e tedesco. Alla morte del padre dovette abbandonare le ambizioni letterarie per dedicarsi all'insegnamento e provvedere al sostentamento della famiglia.
Divenne amica di Ralph Waldo Emerson e aderì al movimento trascendentalista.
Nel 1843 cominciò a dedicarsi alla produzione letteraria e l'anno successivo pubblicò Estate sui laghi. Quest'opera le portò una certa notorietà e le fece guadagnare un impiego presso il New York Tribune.
Attraverso il giornale diffuse le sue idee sulla necessità di un'emancipazione femminile in ambito politico e sociale. Quando il giornale per cui lavorava entrò in competizione con il New York Herald e quest'ultimo inviò un corrispondente in Europa per seguire i fermenti che avrebbero poi portato ai moti del 1848, anche il direttore del Tribune volle fare lo stesso, e la scelta cadde proprio su Margaret, perchè conosceva le lingue europee.
Giunta a Londra ebbe modo di intervistare Thomas Carlyle e di conoscere Giuseppe Mazzini, il quale la convinse ad andare in Italia. Giunta a Roma, conobbe il marchese Giovanni Angelo Ossoli col quale intraprese una relazione. Rimase incinta e si allontanò da Roma durante la gravidanza. Dopo il parto, avvenuto a Rieti, lei e il marito affidarono il bambino ad una balia e tornarono a Roma, lui a combattere, lei a dirigere l'ambulanza dell'ospedale. Nel film storico In nome del popolo sovrano, con Alberto Sordi e Nino Manfredi, si dice che Margaret sia riuscita a far avere un passaporto americano a Mazzini per permettergli di fuggire dalla città assediata. Una volta terminati i combattimenti con l'abbattimento della Repubblica, tornò a Rieti. Il figlio era denutrito per mancanza di fondi della balia alla quale era stato affidato, ma si ristabilì. Margaret e famiglia ripararono in Toscana non senza difficoltà.
Presto però riuscirono a imbarcarsi per gli Stati Uniti, dove Margaret avrebbe voluto pubblicare il saggio sul quale aveva a lungo lavorato. Durante il viaggio il capitano della nave morì per il vaiolo e il comando venne preso da un ufficiale di bordo troppo giovane e inesperto. Al largo di Fire Island, a poche miglia da New York, la nave si incagliò e naufragò. Uno stewart di bordo cercò di salvare il figlio di Margaret ma non ci riuscì e morirono entrambi. Per un po' lei, il marito e la bambinaia riuscirono a restare aggrappati all'albero di prua della nave, ma quando questa andò in pezzi, vennero inghiottiti dalle onde e i loro corpi non furono mai ritrovati.
Anche il manoscritto di Margaret andò perduto per sempre.
Il padre, importante avvocato e politico, le impartì una rigida educazione basata sullo studio dei classici greci e latini. Dopo i primi anni di scuola pubblica, continuò l'istruzione in un istituto privato e anche in proprio, traducendo testi in italiano, francese e tedesco. Alla morte del padre dovette abbandonare le ambizioni letterarie per dedicarsi all'insegnamento e provvedere al sostentamento della famiglia.
Divenne amica di Ralph Waldo Emerson e aderì al movimento trascendentalista.
Nel 1843 cominciò a dedicarsi alla produzione letteraria e l'anno successivo pubblicò Estate sui laghi. Quest'opera le portò una certa notorietà e le fece guadagnare un impiego presso il New York Tribune.
Attraverso il giornale diffuse le sue idee sulla necessità di un'emancipazione femminile in ambito politico e sociale. Quando il giornale per cui lavorava entrò in competizione con il New York Herald e quest'ultimo inviò un corrispondente in Europa per seguire i fermenti che avrebbero poi portato ai moti del 1848, anche il direttore del Tribune volle fare lo stesso, e la scelta cadde proprio su Margaret, perchè conosceva le lingue europee.
Giunta a Londra ebbe modo di intervistare Thomas Carlyle e di conoscere Giuseppe Mazzini, il quale la convinse ad andare in Italia. Giunta a Roma, conobbe il marchese Giovanni Angelo Ossoli col quale intraprese una relazione. Rimase incinta e si allontanò da Roma durante la gravidanza. Dopo il parto, avvenuto a Rieti, lei e il marito affidarono il bambino ad una balia e tornarono a Roma, lui a combattere, lei a dirigere l'ambulanza dell'ospedale. Nel film storico In nome del popolo sovrano, con Alberto Sordi e Nino Manfredi, si dice che Margaret sia riuscita a far avere un passaporto americano a Mazzini per permettergli di fuggire dalla città assediata. Una volta terminati i combattimenti con l'abbattimento della Repubblica, tornò a Rieti. Il figlio era denutrito per mancanza di fondi della balia alla quale era stato affidato, ma si ristabilì. Margaret e famiglia ripararono in Toscana non senza difficoltà.
Presto però riuscirono a imbarcarsi per gli Stati Uniti, dove Margaret avrebbe voluto pubblicare il saggio sul quale aveva a lungo lavorato. Durante il viaggio il capitano della nave morì per il vaiolo e il comando venne preso da un ufficiale di bordo troppo giovane e inesperto. Al largo di Fire Island, a poche miglia da New York, la nave si incagliò e naufragò. Uno stewart di bordo cercò di salvare il figlio di Margaret ma non ci riuscì e morirono entrambi. Per un po' lei, il marito e la bambinaia riuscirono a restare aggrappati all'albero di prua della nave, ma quando questa andò in pezzi, vennero inghiottiti dalle onde e i loro corpi non furono mai ritrovati.
Anche il manoscritto di Margaret andò perduto per sempre.
Frasi di Margaret Fuller
Abbiamo un totale di 14 frasi.
Ove necessario le abbiamo suddivise in pagine da 50 frasi ciascuna.
Intanto te ne inseriamo una qui come stuzzichino.
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Il vino è la risposta della terra al sole.
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