Biografia di Giuseppe Mazzini

Giuseppe Mazzini
Nazione: Italia    
Giuseppe Mazzini nacque a Genova il 22 giugno 1805 e morì a Pisa il 10 marzo 1872. Fu patriota, politico, giornalista e filosofo.

Nacque in una famiglia di origine borghese; suo padre, Giacomo, era un medico e professore universitario, mentre sua madre, Maria Drago, influenzò profondamente la sua educazione e le sue convinzioni politiche. Dopo il liceo si iscrisse alla facoltà di medicina, ma la lasciò per spostarsi a giurisprudenza. Già all'epoca manifestava un carattere ribelle insofferente alle regole di stampo religioso.

Si appassionò alla letteratura con le opere di Goethe, Shakespeare e Foscolo e mostrò un forte interesse per le idee repubblicane e democratiche. Durante gli studi praticò anche la professione presso uno studio legale, ma l'attività che più gli premeva era quella di giornalista presso l'Indicatore genovese, sul quale pubblicava recensioni di libri patriottici. Dopo qualche tempo la censura chiuse il giornale, ma nel frattempo, presa la laurea, Mazzini si unì alla Carboneria nel 1827.

Dopo un arresto nel 1830 per attività cospirativa, fu costretto all'esilio e, nel 1831, fondò a Marsiglia la Giovine Italia, un movimento che promuoveva l'unità e l'indipendenza italiana attraverso metodi rivoluzionari. Con i due motti Dio e popolo e Unione, Forza e Libertà, il suo scopo era quello di riunire gli stati italiani in un'unica repubblica con un governo centrale in quanto solo questa condizione avrebbe permesso la liberazione del popolo italiano dagli invasori stranieri.

Nel corso degli anni, Mazzini si dedicò a creare una rete di organizzazioni patriottiche in tutta Europa, collaborando con altri movimenti simili come la Giovane Germania e la Giovane Polonia. Le sue idee si diffusero rapidamente, ma i suoi tentativi di insurrezione furono frequentemente repressi. Nel 1849, durante le tensioni del Risorgimento italiano, Mazzini divenne il capo della Repubblica Romana, dove dimostrò notevoli capacità di governo. Tuttavia, la repubblica cadde sotto l'assalto delle truppe francesi inviate per ripristinare il potere papale.

Dopo la sconfitta della Repubblica Romana, Mazzini tornò in esilio in Francia e poi in Inghilterra. Negli anni '50 cercò di rilanciare l'iniziativa rivoluzionaria fondando il Partito d'Azione nel 1853, ma i suoi sforzi furono vani e culminarono nell'insuccesso della spedizione di Carlo Pisacane a Sapri nel 1857. Negli ultimi anni della sua vita, Mazzini si concentrò sulla questione sociale e partecipò alla fondazione della Prima Internazionale dei Lavoratori nel 1864, opponendosi alle posizioni più radicali dei marxisti.

Nel 1870 tentò di organizzare una nuova insurrezione a Palermo ma fu arrestato e imprigionato a Gaeta. Visse in clandestinità sotto il nome di dottor Brown fino alla sua morte avvenuta a Pisa. La sua eredità è quella di un grande patriota e pensatore che ha avuto un ruolo cruciale nella lotta per l'unità italiana e per l'affermazione dei valori democratici nel contesto europeo del XIX secolo.

Il diplomatico e politico austriaco Klemens von Metternich ebbe a dire di lui:

Ebbi a lottare con il più grande dei soldati, Napoleone. Giunsi a mettere d'accordo tra loro imperatori, re e papi. Nessuno mi dette maggiori fastidi di un brigante italiano: magro, pallido, cencioso, ma eloquente come la tempesta, ardente come un apostolo, astuto come un ladro, disinvolto come un commediante, infaticabile come un innamorato, il quale ha nome: Giuseppe Mazzini.


Frasi di Giuseppe Mazzini

Abbiamo un totale di 1 frasi.
Ove necessario le abbiamo suddivise in pagine da 50 frasi ciascuna.
Intanto te ne inseriamo una qui come stuzzichino.

La legge della Vita è progresso.


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