Biografia di Al Capone
Nazione: Stati Uniti d'America
Alphonse Gabriel "Al" Capone, detto Scarface, nacque a New York il 17 gennaio 1899 e morì a Miami Beach il 25 gennaio 1947. Fu un gangster e un mafioso.
Nato a Brooklyn, New York da genitori italiani, Al entrò presto a far parte di diverse bande di Brooklyn. Col passare degli anni arrivò a Chicago dove si associò con altri italo-americani per il controllo del racket della prostituzione e del commercio illegale di alcoolici. All'inizio gli italiani si associarono con gli irlandesi, ma quando il capo di questi ultimi, Dion O'Banion, cominciò a sequestrare i camion di alcoolici dei fratelli Genna, Capone e compagni si infuriarono. Il capo di Capone, Mike Merlo, non diede mai il suo benestare ad una guerra tra bande contro gli irlandesi, ma appena dopo la morte di Merlo per cancro, uccisero O'Banion nel suo negozio di fiori.
Il suo posto venne preso da Bugs Moran. Per rappresaglia, gli irlandesi cercarono di uccidere Torrio, socio di Capone. Questi si salvò, seppure ferito, e si rifugiò in Italia lasciando la guida del "Sindacato", l'organizzazione criminale degli italiani a Chicago, a Capone. Questo fu oggetto di diversi attentati, ma riuscì sempre a cavarsela. Poco tempo dopo, appena prima dello scoppio della cosiddeetta "guerra castellammarese", nella quale erano implicati nomi come Vito Genovese e Lucky Luciano, Capone organizzò una rappresaglia contro gli irlandesi. Lui si recò a Miami per la convocazione di un giudice federale, mentre alcuni suoi uomini guidati da Sam Giancana e travestiti da poliziotti, fecero irruzione in un garage di Bugs Moran con l'intenzione di ucciderlo. Bugs Moran fu l'unico degli irlandesi a salvarsi. Gli altri finirono con circa cinquanta colpi di mitragliatore in corpo per ciascuno. Uno di loro fu trovato ancora vivo dalla polizia, quella vera, e quando gli fu chiesto chi gli avesse sparato, dichiarò: "Sparato? Nessuno mi ha sparato". Il fatto avvenne il 14 febbraio del 1929 e prese il triste nome di Massacro di San Valentino. Anche i testimoni oculari giurarono che l'azione fu opera di poliziotti, e il fatto che Capone fosse il vero mandante rimase segreto per altri 40 anni, fino alle rivelazioni fatte da un gangster canadese di nome Alvin Karpis.
Nel 1930 J. Edgar Hoover, capo dell'FBI, dichiarò Al Capone "nemico pubblico #1" e istituì una task force che avrebbe dovuto indagare per incastrarlo. Da questo fatto è stato poi tratto il film di Brian De Palma Gli intoccabili, con Robert De Niro. La squadra raccolse un sacco di prove tra le quali anche quella di evasione fiscale per non aver pagato le tasse della radio. Gli uomini di Capone cercarono di corrompere i membri della giuria del processo, ma tutti i membri furono sostituiti all'ultimo momento e messi sotto protezione. Il processo si concluse con la condanna di Capone a 11 anni. Venne imprigionato prima in Georgia, dove però viveva quasi nel lusso e soprattutto continuando a portare avanti i suoi affari. Allora venne trasferito nel famigerato carcere di Alcatraz, nella baia di San Francisco, dove uscì alcuni anni dopo, per buona condotta ma mezzo demente a causa della sifilide, probabilmente contratta in gioventù. Si ritirò nella sua tenuta di Miami fino alla morte.
Sulla vita di Capone sono stati fatti numerosi film, uno dei quali, L'impero del crimine vede come protagonista l'attore Titus Welliver, lo stesso che interpreta Hieronymous Bosch nell'omonima serie televisiva tratta dai libri di Michael Connelly. Un altro film famosissimo è Scarface, sempre di DePalma, dove Al Pacino è il protagonista. I nomi sono cambiati (lui è Tony Montana, di origni cubane) e invece che del commercio illegale di alcool si parla di cocaina, ma la storia è sostanzialmente la stessa.
Nato a Brooklyn, New York da genitori italiani, Al entrò presto a far parte di diverse bande di Brooklyn. Col passare degli anni arrivò a Chicago dove si associò con altri italo-americani per il controllo del racket della prostituzione e del commercio illegale di alcoolici. All'inizio gli italiani si associarono con gli irlandesi, ma quando il capo di questi ultimi, Dion O'Banion, cominciò a sequestrare i camion di alcoolici dei fratelli Genna, Capone e compagni si infuriarono. Il capo di Capone, Mike Merlo, non diede mai il suo benestare ad una guerra tra bande contro gli irlandesi, ma appena dopo la morte di Merlo per cancro, uccisero O'Banion nel suo negozio di fiori.
Il suo posto venne preso da Bugs Moran. Per rappresaglia, gli irlandesi cercarono di uccidere Torrio, socio di Capone. Questi si salvò, seppure ferito, e si rifugiò in Italia lasciando la guida del "Sindacato", l'organizzazione criminale degli italiani a Chicago, a Capone. Questo fu oggetto di diversi attentati, ma riuscì sempre a cavarsela. Poco tempo dopo, appena prima dello scoppio della cosiddeetta "guerra castellammarese", nella quale erano implicati nomi come Vito Genovese e Lucky Luciano, Capone organizzò una rappresaglia contro gli irlandesi. Lui si recò a Miami per la convocazione di un giudice federale, mentre alcuni suoi uomini guidati da Sam Giancana e travestiti da poliziotti, fecero irruzione in un garage di Bugs Moran con l'intenzione di ucciderlo. Bugs Moran fu l'unico degli irlandesi a salvarsi. Gli altri finirono con circa cinquanta colpi di mitragliatore in corpo per ciascuno. Uno di loro fu trovato ancora vivo dalla polizia, quella vera, e quando gli fu chiesto chi gli avesse sparato, dichiarò: "Sparato? Nessuno mi ha sparato". Il fatto avvenne il 14 febbraio del 1929 e prese il triste nome di Massacro di San Valentino. Anche i testimoni oculari giurarono che l'azione fu opera di poliziotti, e il fatto che Capone fosse il vero mandante rimase segreto per altri 40 anni, fino alle rivelazioni fatte da un gangster canadese di nome Alvin Karpis.
Nel 1930 J. Edgar Hoover, capo dell'FBI, dichiarò Al Capone "nemico pubblico #1" e istituì una task force che avrebbe dovuto indagare per incastrarlo. Da questo fatto è stato poi tratto il film di Brian De Palma Gli intoccabili, con Robert De Niro. La squadra raccolse un sacco di prove tra le quali anche quella di evasione fiscale per non aver pagato le tasse della radio. Gli uomini di Capone cercarono di corrompere i membri della giuria del processo, ma tutti i membri furono sostituiti all'ultimo momento e messi sotto protezione. Il processo si concluse con la condanna di Capone a 11 anni. Venne imprigionato prima in Georgia, dove però viveva quasi nel lusso e soprattutto continuando a portare avanti i suoi affari. Allora venne trasferito nel famigerato carcere di Alcatraz, nella baia di San Francisco, dove uscì alcuni anni dopo, per buona condotta ma mezzo demente a causa della sifilide, probabilmente contratta in gioventù. Si ritirò nella sua tenuta di Miami fino alla morte.
Sulla vita di Capone sono stati fatti numerosi film, uno dei quali, L'impero del crimine vede come protagonista l'attore Titus Welliver, lo stesso che interpreta Hieronymous Bosch nell'omonima serie televisiva tratta dai libri di Michael Connelly. Un altro film famosissimo è Scarface, sempre di DePalma, dove Al Pacino è il protagonista. I nomi sono cambiati (lui è Tony Montana, di origni cubane) e invece che del commercio illegale di alcool si parla di cocaina, ma la storia è sostanzialmente la stessa.