Biografia di Aristotele
Nazione: Grecia
Aristotele nacque nel 384 a.C. a Stagira e morì nel 322 a.C. a Calcide. Fu uno dei più conosciuti filosofi e scienziati dell'antica Grecia insieme a Platone e Socrate.
Il padre fu medico del re dei macedoni, Aminta III e il giovane Aristotele fu avviato alla conoscenza della fisica e della biologia probabilmente grazie a questo. Rimasto orfano fu trasferito in Asia Minore (nell'attuale Turchia) e da qui ad Atene per studiare all'Accademia fondata 20 anni prima da Platone: dopo la sua morte gli fu preferito un altro alla direzione della scuola, così Aristotele se ne andò in Macedonia, dove fu precettore del giovane Alessandro Magno, finché il giovane fu chiamato a partecipare alle campagne militari del padre, il re Filippo II.
Nel 340 a.C. Alessandro divenne reggente della regione e Aristotele si trasferì ad Atene, dove fondò la sua scuola, chiamata Peripato. Nella sua vita fu studioso e autore di numerose opere in cui espresse il suo pensiero, che viene tutt'oggi studiato. È considerato tutt'ora uno dei padri del pensiero filosofico occidentale e una delle menti più innovative, prolifiche e influenti sia per la vastità che per la profondità dei suoi campi di conoscenza. Le sue opere e le sue idee hanno avuto un peso talmente grande nella scienza moderna che viene tuttora studiato in tutte le scuole del mondo. Nel 323 a.C. Alessandro morì e ad Atene iniziò a serpeggiare il malcontento verso i macedoni: a causa del suo legame col sovrano, Aristotele fu accusato di empietà: lasciò la polis per andare a Calcide, dove morì l'anno successivo.
Da non confondersi con il giocatore brasiliano Aristoteles, attaccante della Longobarda allenata da Oronzo Canà, né con il personaggio di Aristotele Skotos, nemico di lunga data dell'agente Alfa Nathan Never.
Il padre fu medico del re dei macedoni, Aminta III e il giovane Aristotele fu avviato alla conoscenza della fisica e della biologia probabilmente grazie a questo. Rimasto orfano fu trasferito in Asia Minore (nell'attuale Turchia) e da qui ad Atene per studiare all'Accademia fondata 20 anni prima da Platone: dopo la sua morte gli fu preferito un altro alla direzione della scuola, così Aristotele se ne andò in Macedonia, dove fu precettore del giovane Alessandro Magno, finché il giovane fu chiamato a partecipare alle campagne militari del padre, il re Filippo II.
Nel 340 a.C. Alessandro divenne reggente della regione e Aristotele si trasferì ad Atene, dove fondò la sua scuola, chiamata Peripato. Nella sua vita fu studioso e autore di numerose opere in cui espresse il suo pensiero, che viene tutt'oggi studiato. È considerato tutt'ora uno dei padri del pensiero filosofico occidentale e una delle menti più innovative, prolifiche e influenti sia per la vastità che per la profondità dei suoi campi di conoscenza. Le sue opere e le sue idee hanno avuto un peso talmente grande nella scienza moderna che viene tuttora studiato in tutte le scuole del mondo. Nel 323 a.C. Alessandro morì e ad Atene iniziò a serpeggiare il malcontento verso i macedoni: a causa del suo legame col sovrano, Aristotele fu accusato di empietà: lasciò la polis per andare a Calcide, dove morì l'anno successivo.
Da non confondersi con il giocatore brasiliano Aristoteles, attaccante della Longobarda allenata da Oronzo Canà, né con il personaggio di Aristotele Skotos, nemico di lunga data dell'agente Alfa Nathan Never.