Biografia di Mario Vargas Llosa

Mario Vargas Llosa
Nazione: PerĂ¹    
Jorge Mario Pedro Vargas Llosa nacque ad Arequipa, Peru il 28 marzo 1936 e morì a Lima il 13 aprile 2025. Fu scrittore e drammaturgo.

Cresciuto in Bolivia fino all'età di dieci anni, tornò in Peru dopo la riconciliazione dei genitori. Il suo rapporto conflittuale con il padre lo portò a frequentare un collegio militare, esperienza che influenzò profondamente la sua prima opera significativa, La città e i cani (1963).

Questo romanzo, ambientato in un accademia militare di Lima, suscitò scandalo per la sua rappresentazione cruda della violenza e della corruzione istituzionale, segnando l'inizio della sua fama internazionale e contribuendo al "Boom" della letteratura latinoamericana, del quale divenne uno dei massimi esponenti insieme a Gabriel García Márquez, Julio Cortázar, Isabel Allende e Carlos Fuentes.

Dopo gli studi in legge e letteratura a Lima, Vargas Llosa si trasferì a Madrid e poi a Parigi, dove entrò in contatto con intellettuali di spicco come Jean-Paul Sartre, di cui divenne amico e sostenitore, guadagnandosi il soprannome di "piccolo valoroso Sartre" tra i suoi amici. Questa esperienza europea influenzò il suo stile narrativo, che si distinse per una prosa raffinata e una profonda analisi psicologica dei personaggi, differenziandolo dal modello letterario di García Márquez e altri autori del suo tempo.

Tra le sue opere più celebri si annoverano La casa verde (1966), vincitore del Premio Rómulo Gallegos, che intreccia storie legate a un bordello nel nord del Perù; Conversazione nella cattedrale (1969), un'analisi monumentale della corruzione politica durante la dittatura di Manuel Odría, narrata attraverso il dialogo tra Santiago Zavala, figlio di un imprenditore legato al regime, e l'autista di famiglia; Pantaleón e le visitatrici (1973), una satira militare; e La zia Julia e lo scribacchino (1977), romanzo semi-autobiografico che esplora una relazione amorosa insolita. Altre opere importanti includono La guerra della fine del mondo (1981), ambientato nel Brasile del XIX secolo, e La festa del caprone (2000), che tratta la dittatura di Trujillo nella Repubblica Dominicana.

Nel 2010 Vargas Llosa ricevette il Premio Nobel per la Letteratura, riconosciuto per la sua "cartografia delle strutture del potere e le immagini taglienti della resistenza, della ribellione e della sconfitta individuale".

Oltre alla sua produzione letteraria, Vargas Llosa fu anche una figura pubblica impegnata politicamente, candidandosi senza successo alla presidenza del Peru nel 1990. La sua opera riflette spesso le complesse realtà sociali e politiche del Peru e dell'America Latina, affrontando temi universali come il potere, la libertà e la condizione umana. La sua ultima pubblicazione, Le dedico il silenzio (2023), è un omaggio alla musica popolare peruviana e una riflessione sull'identità nazionale.


Frasi di Mario Vargas Llosa

Abbiamo un totale di 5 frasi.
Ove necessario le abbiamo suddivise in pagine da 50 frasi ciascuna.
Intanto te ne inseriamo una qui come stuzzichino.

Per effimero che sia, un romanzo è qualcosa, mentre lo sconforto non è niente.


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