Biografia di Gianni Vattimo

Gianni Vattimo
Nazione: Italia    
Gianteresio Vattimo nacque a Torino il 4 gennaio 1936 e morì a Rivoli (TO) il 19 settembre 2023. Fu filosofo e politico.

Proveniente da una famiglia con origini calabresi, Vattimo visse la sua infanzia in un contesto segnato dalla Seconda Guerra Mondiale. Nel 1943, la sua famiglia fu costretta a lasciare Torino a causa dei bombardamenti e si trasferì a Cetraro, in Calabria, dove rimase per due anni prima di tornare definitivamente a Torino nel 1945.

Vattimo si laureò in filosofia all'Università di Torino nel 1959, sotto la guida di Luigi Pareyson, un importante filosofo esistenzialista. Durante gli anni '60, si specializzò all'Università di Heidelberg, dove studiò con pensatori come Karl Löwith e Hans-Georg Gadamer. Queste esperienze formative influenzarono profondamente il suo pensiero e lo portarono a diventare uno dei principali esponenti della filosofia ermeneutica contemporanea.

Nel 1964 iniziò la sua carriera accademica come professore incaricato all'Università di Torino, dove divenne professore ordinario di estetica nel 1969 e successivamente di filosofia teoretica dal 1982 fino al suo pensionamento nel 2008. Durante quesgli anni all'università, ricoprì anche il ruolo di preside della Facoltà di Lettere e Filosofia negli anni '70.

Vattimo è noto per aver sviluppato il concetto di "pensiero debole", un approccio che critica le pretese assolutistiche della metafisica tradizionale e promuove una visione relativistica della verità. Le sue opere hanno esplorato le implicazioni del nichilismo e dell'ontologia ermeneutica, dedicando particolare attenzione ai lavori di Nietzsche e Heidegger. Ha anche curato l'edizione italiana del capolavoro di Gadamer Verità e metodo nel 1972.

Fu visiting professor presso le università americane di Yale, Los Angeles, New York University e State University of New York, dottore honoris causa delle Università argentine di Palermo e La Plata e vicepresidente dell'Academia de la Latinidade. Collaborò anche con diversi giornali italiani, tra cui La Stampa e L'Unità.

Oltre alla sua carriera accademica, Vattimo ha avuto un attivo impegno politico. Fu coinvolto in diverse formazioni politiche della sinistra italiana, iniziando con il Partito Radicale e successivamente passando ai Democratici di Sinistra. Dal 1999 al 2004, fu eletto deputato al Parlamento europeo, dove si distinse per le sue posizioni progressiste. Negli anni successivi si unì al Partito Comunista Italiano e nel 2009 fu rieletto europarlamentare con l'Italia dei Valori.

Gianni Vattimo si dichiarò pubblicamente omosessuale e cercò di conciliare la sua identità con la fede cristiana. La sua vita personale fu segnata dalla relazione con Sergio Mamino, storico dell'architettura, che morì nel 2003.

Autore di numerose opere tradotte in più lingue, fu anche direttore della Rivista di estetica; continuò a scrivere e a partecipare attivamente alla vita intellettuale fino alla sua morte. La sua eredità filosofica è significativa; è considerato uno dei pensatori più influenti del XX secolo in Italia e ha contribuito in modo sostanziale al dibattito filosofico contemporaneo.


Frasi di Gianni Vattimo

Abbiamo un totale di 6 frasi.
Ove necessario le abbiamo suddivise in pagine da 50 frasi ciascuna.
Intanto te ne inseriamo una qui come stuzzichino.

Il fatto paradossale è che proprio la passione per la verità, la coscienza, nella sua ricerca del vero, è giunta a mettere in crisi se stessa: ha scoperto di essere solo una passione come le altre.


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