151/259
            
            
              
              Ma parla..Oh, dì ancora qualcosa, angelo splendente, così glorioso in questa notte, lassù, sopra la mia testa, come un messaggero alato del cielo quando abbaglia gli occhi stupi
            
            
            
            
           
         
        
        
        
          
          
            
              152/259
            
            
              
              L'amore corre ad incontrar l'amore con la gioia con cui gli scolaretti fuggon dai loro libri; ma l'amore che deve separarsi dall'amore ha il volto triste degli scolaretti quando
            
            
            
            
           
         
        
        
        
          
          
            
              153/259
            
            
              
              Il pericolo è più nei tuoi occhi che in venti delle loro spade: se mi guardi con dolcezza, sarò forte contro il loro odio.
            
            
            
            
           
         
        
        
        
          
          
            
              154/259
            
            
              
              Con le ali dell'amore ho volato oltre le mura, perché non si possono mettere limiti all'amore e ciò che amor vuole amore osa.
            
            
            
            
           
         
        
        
        
          
          
            
              155/259
            
            
              
              M'ami tu? So bene che dirai "sì" e io accetterò il tuo verbo; però, se giuri, potresti riuscir falso: agli spergiuri degli amanti, Giove dicono ride.
            
            
            
            
           
         
        
        
        
          
          
            
              156/259
            
            
              
              Anche se tu mi dai tanta gioia, non provo gioia per il giuramento di stanotte: è troppo avventato, affrettato, improvviso, troppo simile al lampo, che svanisce prima che uno po
            
            
            
            
           
         
        
        
        
          
          
            
              157/259
            
            
              
              È fidato il vostro servo? Non avete mai sentito dire che due persone possono serbare un segreto se soltanto una sola lo conosce?
            
            
            
            
           
         
        
        
        
          
          
            
              158/259
            
            
              
              Gli piace sentirsi parlare; parla più in un'ora di quanto ascolti in un mese.
            
            
            
            
           
         
        
        
        
          
          
            
              159/259
            
            
              
              Chi è troppo veloce, arriva tardi, come chi va troppo lentamente.
            
            
            
            
           
         
        
        
        
          
          
            
              160/259
            
            
              
              Le gioie violente hanno violenta fine, e muoiono nel loro trionfo, come il fuoco e la polvere da sparo, che si consumano al primo bacio. Il più squisito miele diviene stucchevol
            
            
            
            
           
         
        
        
        
          
          
            
              161/259
            
            
              
              Tebaldo: Mercuzio, tu tieni corda a Romeo? Mercuzio: Corda? E che ci hai preso, per violinisti? Se ci credi violinisti, non sentirai da noi che stonature. Ecco l'archetto del mi
            
            
            
            
           
         
        
        
        
          
          
            
              162/259
            
            
              
              Mercuzio: Sono ferito. La peste alle vostre famiglie. A tutte e due. Sono spacciato. E quell'altro che è scappato, non ha nulla? Benvolio: Oh! Sei ferito? Mercuzio: Uno sgraffio
            
            
            
            
           
         
        
        
        
          
          
            
              163/259
            
            
              
              Vieni dunque, o notte solenne, matrona sobriamente vestita di nero, e apprendimi a perdere una partita vinta, nella quale vengon giuocate due intatte verginità.
            
            
            
            
           
         
        
        
        
          
          
            
              164/259
            
            
              
              Tu sei sposato alla calamità. L'afflizione s'è innamorata della tua persona, e tu ti sei sposata la sventura.
            
            
            
            
           
         
        
        
        
          
          
            
              165/259
            
            
              
              No: più mondo non è, fuor delle mura 
 Di Verona: ma carcere di pene, 
 Ma tormento, ma inferno. Ahi! che l'esiglio 
 Da queste mura è l'esiglio dal mondo, 
 E l'esiglio dal mon
            
            
            
            
           
         
        
        
        
          
          
            
              166/259
            
            
              
              Giulietta: Vuoi già partire? L'alba è ancor lontana. 
 Era dell'usignolo, 
 non dell'allodola, il cinguettio 
 che ha ferito poc'anzi il trepidante 
 cavo del tuo orecchio. Un u
            
            
            
            
           
         
        
        
        
          
          
            
              167/259
            
            
              
              L'allodola, 
 a martellar gli archivolti del cielo 
 con le sue note, sopra il nostro capo.
            
            
            
            
           
         
        
        
        
          
          
            
              168/259
            
            
              
              È giorno, invece, è giorno! Ahimè, fa' presto! 
 Va'! È l'allodola quella che canta, 
 ora, con quel suo verso fuori tono, 
 sforzandolo con aspre dissonanze. 
 Dicono che l'all
            
            
            
            
           
         
        
        
        
          
          
            
              169/259
            
            
              
              Giulietta: Ciò che deve essere, sarà. Frate Lorenzo: Questa è una sentenza sicura.
            
            
            
            
           
         
        
        
        
          
          
            
              170/259
            
            
              
              Eh, monsignore, non è provetto cuoco di mestiere, quello che non si sa leccar le dita.
            
            
            
            
           
         
        
        
        
          
          
            
              171/259
            
            
              
              Non tentare un uomo disperato.
            
            
            
            
           
         
        
        
        
          
          
            
              172/259
            
            
              
              Amore mio, mia sposa! La morte, che ha gia succhiato il miele del tuo respiro, nulla ha potuto sulla tua bellezza. Ancor sulle tue labbra e le tue guance risplende rosea la glor
            
            
            
            
           
         
        
        
        
          
          
            
              173/259
            
            
              
              O speziale veritiero! Il tuo veleno è rapido. E così con un bacio io muoio.
            
            
            
            
           
         
        
        
        
          
          
            
              174/259
            
            
              
              Pugnale benedetto! Ecco il tuo fodero... [Si colpisce al petto] qui dentro arrugginisci, e dammi morte.
            
            
            
            
           
         
        
        
        
          
          
            
              175/259
            
            
              
              Questa mattina porta una pace che rattrista; nemmeno il sole mostrerà la sua faccia. Andiamo via da qui, a ragionare di questi dolorosi avvenimenti. Per alcuni sarà il perdono,
            
            
            
            
           
         
        
        
        
          
          
            
              177/259
            
            
              
              Siamo fatti anche noi della materia di cui son fatti i sogni; e nello spazio e nel tempo d'un sogno è racchiusa la nostra breve vita.
            
            
            
            
           
         
        
        
        
          
          
            
              178/259
            
            
              
              Buona cucina e buon vino, è il paradiso sulla terra!
            
            
            
            
           
         
        
        
        
          
          
            
              179/259
            
            
              
              Non ha occhi un ebreo? Non ha mani, organi, statura, sensi, affetti, passioni? Non si nutre anche lui di cibo? Non sente anche lui le ferite? Non è soggetto anche lui ai malanni
            
            
            
            
           
         
        
        
        
          
          
            
              180/259
            
            
              
              Essere, o non essere, questo è il problema: se sia più nobile nella mente soffrire colpi di fionda e dardi d'atroce fortuna o prender armi contro un mare d'affanni e, opponendos
            
            
            
            
           
         
        
        
        
          
          
            
              181/259
            
            
              
              Ama, ama follemente, ama più che puoi e se ti dicono che è peccato ama il tuo peccato e sarai innocente.
            
            
            
            
           
         
        
        
        
          
          
            
              182/259
            
            
              
              Niente è buono o cattivo se non è tale nel nostro pensiero.
            
            
            
            
           
         
        
        
        
          
          
            
              183/259
            
            
              
              Potrei essere rinchiuso in un guscio di noce e tuttavia ritenermi Re di uno spazio infinito, se non fosse che faccio brutti sogni.
            
            
            
            
           
         
        
        
        
          
          
            
              184/259
            
            
              
              L'amore è vaporosa nebbiolina formata dai sospiri; se si dissolve, è fuoco che sfavilla scintillando negli occhi degli amanti; s'è ostacolato, è un mare alimentato dalle lacrime
            
            
            
            
           
         
        
        
        
          
          
            
              185/259
            
            
              
              Quando la tua anima è pronta, lo sono anche le cose.
            
            
            
            
           
         
        
        
        
          
          
            
              186/259
            
            
              
              Insegnami a scordarmi di pensare.
            
            
            
            
           
         
        
        
        
          
          
            
              187/259
            
            
              
              Si soffre molto per il poco che ci manca e gustiamo poco il molto che abbiamo.
            
            
            
            
           
         
        
        
        
          
          
            
              188/259
            
            
              
              Rinuncia al tuo potere di attrarmi ed io rinuncerò alla mia volontà di seguirti.
            
            
            
            
           
         
        
        
        
          
          
            
              189/259
            
            
              
              Le loro labbra erano quattro rose su uno stelo, e nell'estate della loro bellezza si baciarono...
            
            
            
            
           
         
        
        
        
          
          
            
              190/259
            
            
              
              Forse che quella che chiamiamo rosa cesserebbe d'avere il suo profumo se la chiamassimo con altro nome?
            
            
            
            
           
         
        
        
        
          
          
            
              191/259
            
            
              
              Tu dici che ami la pioggia, ma quando piove apri l'ombrello.
Tu dici che ami il sole, ma quando splende cerchi l'ombra.
            
            
            
            
           
         
        
        
        
          
          
            
              192/259
            
            
              
              Se ci pungete, non sanguiniamo, e se ci fate il solletico, non ridiamo? Se ci avvelenate, non moriamo? E se ci fate torto, non ci vendicheremo?
            
            
            
            
           
         
        
        
        
          
          
            
              193/259
            
            
              
              Tutti i giorni sono notti a vedersi, finché non vedo te,
e le notti giorni luminosi, quando i sogni si mostrano a me.
            
            
            
            
           
         
        
        
        
          
          
            
              194/259
            
            
              
              I viaggi finiscono laddove s'incontrano gli amanti.
            
            
            
            
           
         
        
        
        
          
          
            
              195/259
            
            
              
              Oh, sono riuscita a comprare il palazzo dell'amore, ma non ancora a venirne in possesso.
            
            
            
            
           
         
        
        
        
          
          
            
              196/259
            
            
              
              Il tuo silenzio, astuto e chiuso,
alla mia debolezza ruba i segreti più fondi.
Chiudimi la bocca.
            
            
            
            
           
         
        
        
        
          
          
            
              197/259
            
            
              
              Appena nati, vedi, noi si piange,
perché ci si ritrova all'improvviso
su questo palcoscenico di pazzi.
            
            
            
            
           
         
        
        
        
          
          
            
              198/259
            
            
              
              Possiamo chiudere con il passato, ma il passato non chiude con noi.
            
            
            
            
           
         
        
        
        
          
          
            
              199/259
            
            
              
              Dio vi ha dato un viso e voi ve ne create un altro.
            
            
            
            
           
         
        
        
        
          
          
            
              200/259
            
            
              
              Quel ricordo del tuo dolce amor tanto m'appaga
ch'io più non muto l'aver mio con alcun regno.