Frasi di William Shakespeare

201/219

Oh! Guardati, mio signore, dalla gelosia.
È il mostro dagli occhi verdi.

202/219

Nascondi ciò che sono e aiutami a trovare la maschera più adatta alle mie intenzioni.

203/219

Thus from my lips, by thine, my sin is purged.

204/219

It is a wise father that knows his own child.

205/219

Beware the ides of March!

206/219

Guardati dalle idi di marzo!

207/219

Every cloud engenders not a storm.

208/219

Non tutte le nubi fan tempesta.

209/219

If you have tears, prepare to shed them now.

210/219

Se avete lacrime, preparatevi a versarle adesso.

211/219

Guardata: io soffio su questa piuma per allontanarla dal mio viso, e l'aria la respinge di nuovo verso di me, ed essa obbedisce al mio fiato quando io vi soffio sopra, e cede, invece, a un'altra forza quand'è quest'ultima a soffiarvi, e insomma è sempre governata da quel vento che spira più robusto: tale è la leggerezza di voi uomini del popolo.

212/219

I grandi della terra possono ben scherzare con i santi. In loro dimostra presenza di spirito. Ma nei poveri mortali è turpe sacrilegio.
Quel che nel capitano è soltanto una parola pronunziata in un momento di collera, nel soldato è pura e semplice bestemmia.

213/219

Non prendere a prestito e non prestare, ché un prestito, spesso, perde se stesso e l'amico.

214/219

Il derubato che ride, ruba qualcosa al ladro; e se stesso deruba colui che spende un dolore inutile.

215/219

Sempre il puzzo del sangue. Tutte le essenze d'Arabia non riusciranno a profumare questa piccola mano!

216/219

Mi ricordo ora d'un detto: "Lo sciocco crede d'esser saggio, ma il saggio sa anche troppo bene d'essere uno sciocco."

217/219

La piaga della pace è la sicurezza, quel genere di sicurezza che è sicuro di sé, mentre il dubbio molesto viene detto il fanale dell'uomo assennato, la sonda che ricerca il fondo del peggio.

218/219

M'è sembrato di udire una voce che gridava: "Non dormirai più! Macbeth uccide il sonno", il sonno innecente, il sonno che pattina e ravvía il filaticcio di seta arruffato delle cure di quaggiù, morte della vita d'ogni giorno, bagno ristoratore del faticoso affanno, balsamo alla dolente anima stanca, piatto forte alla mensa della grande Natura, nutrimento principale nel banchetto della vita.

219/219

La speranza di chi è dalla parte della verità è veloce, e vola con ali di rondire; essa trasforma i re in iddii, e le più umili creature in re.


Biografia di William Shakespeare