Frasi di William Shakespeare

201/217

Oh! Guardati, mio signore, dalla gelosia.
È il mostro dagli occhi verdi.

202/217

Nascondi ciò che sono e aiutami a trovare la maschera più adatta alle mie intenzioni.

203/217

Thus from my lips, by thine, my sin is purged.

204/217

It is a wise father that knows his own child.

205/217

Beware the ides of March!

206/217

Guardati dalle idi di marzo!

207/217

Every cloud engenders not a storm.

208/217

Non tutte le nubi fan tempesta.

209/217

If you have tears, prepare to shed them now.

210/217

Se avete lacrime, preparatevi a versarle adesso.

211/217

Guardata: io soffio su questa piuma per allontanarla dal mio viso, e l'aria la respinge di nuovo verso di me, ed essa obbedisce al mio fiato quando io vi soffio sopra, e cede, invece, a un'altra forza quand'è quest'ultima a soffiarvi, e insomma è sempre governata da quel vento che spira più robusto: tale è la leggerezza di voi uomini del popolo.

212/217

I grandi della terra possono ben scherzare con i santi. In loro dimostra presenza di spirito. Ma nei poveri mortali è turpe sacrilegio.
Quel che nel capitano è soltanto una parola pronunziata in un momento di collera, nel soldato è pura e semplice bestemmia.

213/217

Non prendere a prestito e non prestare, ché un prestito, spesso, perde se stesso e l'amico.

214/217

Il derubato che ride, ruba qualcosa al ladro; e se stesso deruba colui che spende un dolore inutile.

215/217

Sempre il puzzo del sangue. Tutte le essenze d'Arabia non riusciranno a profumare questa piccola mano!

216/217

Mi ricordo ora d'un detto: "Lo sciocco crede d'esser saggio, ma il saggio sa anche troppo bene d'essere uno sciocco."

217/217

La piaga della pace è la sicurezza, quel genere di sicurezza che è sicuro di sé, mentre il dubbio molesto viene detto il fanale dell'uomo assennato, la sonda che ricerca il fondo del peggio.


Biografia di William Shakespeare