Frasi di William Shakespeare

101/259

Se non ricordi che Amore t'abbia mai fatto commettere la più piccola follia, allora non hai amato.

102/259

Se si trattasse ognuno a seconda del suo merito, chi potrebbe evitare la frusta?

103/259

Sei tutto ghiaccio; la tua gentilezza raggela.

104/259

Si dice che muore giovane chi è tanto giovane e saggio.

105/259

Sì, tutte le nostre gioie sono vane, ma ancor più vane sono quelle che, comprate col dolore, ereditano il dolore.

106/259

Siamo fatti della stessa sostanza dei sogni.

107/259

Son sicuro che l'afflizione è nemica della vita.

108/259

Tutti gli uomini sanno dare consigli e conforto al dolore che non provano.

109/259

Un giorno l'afflizione sorriderà di nuovo, e fino ad allora, dolore, stai a cuccia.

110/259

Un uomo può pescare con il verme che ha mangiato un re e mangiare il pesce che ha mangiato quel verme.

111/259

Un vero amore non sa parlare.

112/259

Vivi per essere la meraviglia e l'ammirazione del tuo tempo.

113/259

Ci vuole un padre saggio per conoscere il proprio figlio.

114/259

Colui che oggi verserà il suo sangue insieme al mio, sarà mio fratello.

115/259

[Amare] È esser tutto fantasia, passione, e tutto desiderio, adorazione, esser dovere, rispetto, umiltà, esser pazienza ed impazienza insieme, castità, sofferenza, obbedienza.

116/259

Che epoca terribile quella in cui degli idioti governano dei ciechi.

117/259

Gioventù che al paese vuol restare, paesana nell'anima rimane.

118/259

Sarai stanco amore, perché è tutto il giorno che cammini nella mia testa.

119/259

Il vaso vuoto è quello che rende il suono più ampio.

120/259

Succeda quel che succeda, i giorni brutti passano esattamente come tutti gli altri.

121/259

Amami o odiami, entrambi sono a mio favore. Se mi ami, sarò sempre nel tuo cuore. Se mi odi, sarò sempre nella tua mente.

122/259

Con un'aria devota e un'azione pia inzuccheriamo lo stesso diavolo.

123/259

Io oso fare tutto ciò che può essere degno di un uomo, chi osa di più non lo è.

124/259

E così ricopro la mia nuda perfidia con antiche espressioni a me estranee rubate ai sacri testi e sembro un santo quando faccio la parte del diavolo. [Riccardo III]

125/259

La donna uscì dalla costola dell'uomo, non dai piedi per essere calpestata, non dalla testa per essere superiore ma dal lato, per essere uguale, sotto il braccio per essere prot

126/259

Spengiti, spengiti breve candela! La vita non è che un'ombra che cammina, un povero commediante che si pavoneggia e si agita, sulla scena del mondo, per la sua ora, e poi non se

127/259

Non t'ama chi amor ti dice ma t'ama chi guarda e tace.

128/259

Ogni volta che lo riterrai opportuno accendi un sogno e lascialo bruciare in te.

129/259

La fragola profumata fiorisce sotto l'ortica; ed è vicino ai frutti selvatici, che le piante salutari s'innalzano e maturano di più.

130/259

L'amore non vede con gli occhi, ma con la mente.

131/259

Più non ti affliggere per ciò che hai fatto: le rose hanno spine e le argentee fonti fango, nuvole ed eclissi macchiano e luna e sole, e il ripugnante bruco vive nel bocciolo pi

132/259

Il sangue e il coraggio s'infiammano di più a risvegliar un leone, cha a dar la caccia a un timido daino.

133/259

I paurosi muoiono mille volte prima della loro morte, ma l'uomo di coraggio non assapora la morte che una volta.

134/259

Caro amico, per l'amor di Gesù astieniti, dallo smuovere la polvere qui contenuta. Benedetto colui che custodisce queste pietre, E maledetto colui che disturba le mie ossa.

135/259

Per tutte le violenze consumate su di Lei, per tutte le umiliazioni che ha subìto, per il suo corpo che avete sfruttato, per la sua intelligenza che avete calpestato, per l'igno

136/259

Un boccale di birra è un pasto da re.

137/259

Oh Romeo, Romeo, perché sei tu Romeo? Rinnega tuo padre, e rifiuta il tuo nome! O, se non lo vuoi, tienilo pure e giura di amarmi, ed io non sarò più una Capuleti.

138/259

Sperperiamo le nostre luci invano, come le lampade di giorno.

139/259

È un cattivo cuoco quello che non sa leccarsi le dita.

140/259

A Verona, in una piazza. Entrano Sansone e Gregorio con spade e scudi. Sansone: Gregorio, ti giuro che a noi non ce la fanno. Gregorio: No, se no si passa per buffoni. Sansone:

141/259

Nella bella Verona dove la scena è collocata, due famiglie di pari dignità piombano per rancori antichi in una nuova discordia che insozza le mani dei cittadini con il loro stes

142/259

Amore è un fumo levato col fiato dei sospiri; purgato, è fuoco scintillante negli occhi degli amanti; turbato, un mare alimentato dalle loro lacrime. Che altro è esso? Una folli

143/259

Ah! Allora, lo vedo, la regina Mab è venuta a trovarti. Essa è la levatrice delle fate, e viene, in forma non più grande di un'agata all'indice di un dignitario, tirata da una m

144/259

In questa bella Verona, due casate, di pari nobiltà, si scagliano, per antico rancore, in sempre nuove contese che macchiano di sangue veronese mani di veronesi.

145/259

Dico che a stare a traccheggiar qui fuori, noi sprechiamo le luci delle fiaccole come a tenerle accese in pieno giorno.

146/259

Oh, essa insegna alle torce come splendere. Sembra pendere sul volto della notte come ricca gemma all'orecchio d'una Etiope. Ma è bellezza di un valore immenso che mai nessuno a

147/259

Il mio solo amore, nato dal mio solo odio!

148/259

L'amore è cieco, e il buio gli si addice.

149/259

Oh, ma quale luce irrompe da quella finestra lassù? Essa è l'oriente, e Giulietta è il sole. Sorgi, bel sole, e uccidi l'invidiosa luna già malata e livida di rabbia, perché tu,

150/259

Guarda come appoggia la guancia alla sua mano: Oh, potessi essere io il guanto di quella mano e poter così sfiorare quella guancia!


Biografia di William Shakespeare