Frasi di William Shakespeare

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In nulla mi considero felice se non nel ricordarmi dei miei buoni amici.

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Inezie più lievi dell'aria sono per un uomo geloso prove più certe delle sacre scritture.

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La colpa è così piena d'ingenua gelosia che si versa da sola per timore d'essere versata.

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La fortuna guida dentro il porto anche navi senza pilota.

55/214

La gioventù che sta in casa ha sempre un ingegno fatto in casa.

56/214

La gloria è simile a un cerchio d'acqua che non smette mai di allargarsi, fino a che si disperde in un nulla.

57/214

La mia biblioteca era per me un ducato grande abbastanza.

58/214

La morte, questo fiero sergente, è severa nella sua custodia.

59/214

La ricchezza del mio cuore è infinita come il mare, così profondo il mio amore: più te ne do, più ne ho, perché entrambi sono infiniti.

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La terra ha musica per coloro che ascoltano.

61/214

La vera grandezza non è nell'aspettare grandi cause per muoversi, ma nel trovare degno motivo di contesa in un fuscello quando è in gioco l´onore.

62/214

La virtù è ardita e la bontà non ha mai paura.

63/214

La vita è una favola narrata da uno sciocco, piena di strepito e di furore ma senza significato alcuno.

64/214

L'abitudine può cancellare il segno della natura, vincere li malefici dell'inferno, e mondare un cuore con la sua insensibile e meravigliosa potenza.

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L'amicizia è fedele in tutto, tranne che nei servigi e nelle faccende d'amore.

66/214

L'azione è più rara nella virtù che nella vendetta.

67/214

Le compagnie, le compagnie scellerate sono state la mia rovina.

68/214

Le cose più dolci, una volta che diventano ordinarie, perdono il loro delizioso piacere.

69/214

L'inferno non è mai tanto scatenato quanto lo è una donna offesa.

70/214

Loda di più la polvere un po' dorata che la doratura impolverata.

71/214

Ma Amore è cieco e gli amanti non vedono le dolci follie che commettono.

72/214

Ma tu chi sei che avanzando nel buio della notte inciampi nei miei più segreti pensieri?

73/214

Nessuno ammira la celerità più dei negligenti.

74/214

Non bisognerebbe affliggersi per ciò che è stato ed è senza rimedio.

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Non c'é nulla che sia buono o cattivo: a renderlo tale è il pensiero.

76/214

Non è nelle stelle che è conservato il nostro destino, ma in noi stessi.

77/214

Non l'amore bisogna dipingere cieco, ma l'amor proprio.

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Non mangia che colombe l'amore, e ciò genera sangue caldo, e il sangue caldo genera caldi pensieri e i caldi pensieri generano calde azioni, e le calde azioni sono l'amore.

79/214

Non si è mai vista bella donna che non facesse smorfie davanti a uno specchio.

80/214

Non siamo nati per supplicare, ma per comandare.

81/214

Non temere la grandezza: alcuni sono nati grandi, alcuni raggiungono la grandezza e altri hanno fede nella grandezza.

82/214

Nulla è bene o male, se non si pensa di fare bene o male.

83/214

Nulla può andare male se viene insieme ai soldi.

84/214

O cielo! Se solo l'uomo fosse costante, sarebbe perfetto.

85/214

O, un bacio, lungo come il mio esilio, dolce come la mia vendetta.

86/214

Ogni fatica che ci è grata ha con sè il suo rimedio.

87/214

Oh! E' eccellente avere la forza d'un gigante, ma è tirannico usarla come un gigante.

88/214

Oh! guardati, mio signore, dalla gelosia: è il mostro dagli occhi verdi che schernisce la carne di cui si nutre.

89/214

Per prima cosa, ammazziamo tutti gli avvocati.

90/214

Piangere un guaio ormai passato è il modo migliore per tirarsene addosso un altro.

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Più di una bella impiccagione previene un pessimo matrimonio.

92/214

Più la Fortuna vuol favorire gli uomini, più li guarda con occhi minacciosi.

93/214

Procura che la tua amata sia più giovane di te, o il tuo affetto per lei non durerà.

94/214

Quando ambiamo al meglio, spesso roviniamo ciò che è bene.

95/214

Quando i ricchi furfanti hanno bisogno di quelli poveri, quelli poveri possono fare il prezzo che vogliono.

96/214

Quanto è più crudele del morso di un serpente l'ingratitudine di un figlio.

97/214

Quegli amici che hai e la cui amicizia hai messo alla prova, aggrappali alla tua anima con uncini d'acciaio.

98/214

Quel che amore tracciò in silenzio, accoglilo, che udir con gli occhi è finezza d'amore.

99/214

Ride delle cicatrici colui che non è mai stato ferito.

100/214

Se l'amore è cieco, tanto meglio si accorda con la notte.


Biografia di William Shakespeare