Biografia di Wallace Stevens

Wallace Stevens nacque a Reading, Pennsylvania il 2 ottobre 1879 e morì a Hartford, Connecticut il 2 agosto 1955. Fu un poeta.

Cresciuto in un ambiente intellettualmente stimolante, Stevens mostrò fin da giovane interesse per la letteratura e l'arte. Dopo aver completato gli studi alla Harvard University e alla New York Law School, si laureò nel 1903 e iniziò a lavorare come avvocato.

Nel 1916, Stevens si trasferì a Hartford, Connecticut, dove intraprese una carriera come dirigente in una compagnia di assicurazioni. Questa vita professionale lo accompagnò per il resto della sua esistenza, permettendogli di mantenere una certa indipendenza economica che gli consentì di dedicarsi alla poesia senza le pressioni tipiche di molti artisti. Nonostante il suo lavoro nel settore assicurativo, Stevens continuò a scrivere e a pubblicare poesie durante la sua carriera.

La sua prima raccolta di poesie, Harmonium, fu pubblicata nel 1923 e include alcune delle sue opere più celebri, come The emperor of ice-cream, Sunday morning e The snow man. Questa raccolta segnò l'inizio della sua reputazione come uno dei poeti più importanti del Novecento americano.

Stevens è noto per il suo linguaggio denso e complesso, spesso considerato difficile da interpretare. La sua poesia è caratterizzata da una raffinata musicalità e da un uso innovativo delle immagini. Fu influenzato da poeti europei come Charles Baudelaire e Stéphane Mallarmé, ma anche dal modernismo angloamericano. La sua opera affronta temi come l'immaginazione, la percezione e il ruolo dell'arte nella vita umana.

Stevens ebbe rapporti significativi con altri poeti e scrittori contemporanei. In particolare, il suo incontro con Robert Frost durante un soggiorno a Key West nel 1935 portò a una famosa disputa tra i due poeti. Anche se inizialmente si rispettavano, le loro differenze artistiche e personali emersero in conflitti aperti. Stevens ebbe anche interazioni con Ernest Hemingway, che culminarono in un alterco fisico a una festa nel 1940.

A quel periodo risalgono le sue opere Ideas of order (1936), nel quale esplora il rapporto tra realtà e fantasia, e The man with the blue guitar. La sua maturità poetica, tuttavia, venne raggiunta con The auroras of autumn (1950) e la sua produzione poetica gli valse il Premio Pulitzer per la poesia del 1955 con la raccolta Collected poems.