101/355
La fortuna può togliere le ricchezze, non l'anima.
102/355
Fortuna opus auferre, non animum, potest.
103/355
La frode regna nelle regge sublimi.
104/355
Fraus sublimi regnat in aula.
105/355
Il gallo può moltissimo nel suo letamaio.
106/355
Gallus in suo sterquilino plurimum potest.
107/355
Il gladiatore prende la decisione nell'arena.
108/355
Gladiatorem in harena capere consilium.
109/355
La gloria insegue maggiormente chi la fugge.
110/355
Gloria fugientes magis magis sequitur.
111/355
Questo sia la summa del nostro modo di vita: dire quello che pensiamo; pensare quello che diciamo; la nostra parola concordi con la nostra vita.
112/355
Haec sit propositi nostri summa: quod sentimus loquamur; quod loquimur sentiamus; concordet sermo cum vita.
113/355
Gli uomini credono più agli occhi che alle orecchie.
114/355
Homines amplius oculis quam auribus credunt.
115/355
Gli uomini imparano mentre insegnano.
116/355
Homines dum docent discunt.
117/355
Tutta la vita dell'uomo non è altro che un cammino verso la morte.
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Hominis tota vita nihil alium quam ad mortem iter est.
119/355
L'uomo deve essere sacro all'uomo.
121/355
Il mimo della vita umana.
123/355
Il fuoco prova l'oro, la miseria gli uomini forti.
124/355
Ignis aurum probat, miseria fortes viros.
125/355
Chi non sa a quale porto voglia andare non trova mai il vento favorevole.
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Ignoranti quem portum petat, nullus suus ventus est.
127/355
Il linguaggio è l'immagine dell'anima.
129/355
L'ira smodata genera pazzia.
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Immodica ira gignit insaniam.
131/355
Comandare a se stessi è la massima forma di comando.
132/355
Imperare sibi maximum imperium est.
133/355
I regni iniqui non durano mai in eterno.
134/355
Iniqua numquam regna perpetuo manent.
135/355
L'ingiuria non ha presa sull'uomo saggio.
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Iniuria in sapientem virum non cadit.
137/355
Ricevendo ingiurie e ringraziando.
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Iniurias accipiendo et gratias agendo.
139/355
Il timoniere si conosce nella tempesta.
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In tempestate cognoscitur gubernator.
141/355
La virtù è ricompensa di se stessa.
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Ha bisogni minori l'uomo che ha minori desideri.
144/355
Is minimo eget mortalis qui minimum cupit.
145/355
È vizio della gioventù non poter resistere agli impeti del cuore.
146/355
Iuvenile vitium est regere non posse impetum.
147/355
Loda parcamente, ma ancor più parcamente biasima.
148/355
Lauda parce, sed vitupera parcius.
149/355
Le leggi devono essere concise affinchè siano facilmente comprese e ricordate dagli inesperti.
150/355
Legem brevem esse oportet, quo facilius ab imperitis teneatur.