101/365
La fortuna può togliere le ricchezze, non l'anima.
102/365
Fortuna opus auferre, non animum, potest.
103/365
La frode regna nelle regge sublimi.
104/365
Fraus sublimi regnat in aula.
105/365
Il gallo può moltissimo nel suo letamaio.
106/365
Gallus in suo sterquilino plurimum potest.
107/365
Il gladiatore prende la decisione nell'arena.
108/365
Gladiatorem in harena capere consilium.
109/365
La gloria insegue maggiormente chi la fugge.
110/365
Gloria fugientes magis magis sequitur.
111/365
Questo sia la summa del nostro modo di vita: dire quello che pensiamo; pensare quello che diciamo; la nostra parola concordi con la nostra vita.
112/365
Haec sit propositi nostri summa: quod sentimus loquamur; quod loquimur sentiamus; concordet sermo cum vita.
113/365
Gli uomini credono più agli occhi che alle orecchie.
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Homines amplius oculis quam auribus credunt.
115/365
Gli uomini imparano mentre insegnano.
116/365
Homines dum docent discunt.
117/365
Tutta la vita dell'uomo non è altro che un cammino verso la morte.
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Hominis tota vita nihil alium quam ad mortem iter est.
119/365
L'uomo deve essere sacro all'uomo.
121/365
Il mimo della vita umana.
123/365
Il fuoco prova l'oro, la miseria gli uomini forti.
124/365
Ignis aurum probat, miseria fortes viros.
125/365
Chi non sa a quale porto voglia andare non trova mai il vento favorevole.
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Ignoranti quem portum petat, nullus suus ventus est.
127/365
Il linguaggio è l'immagine dell'anima.
129/365
L'ira smodata genera pazzia.
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Immodica ira gignit insaniam.
131/365
Comandare a se stessi è la massima forma di comando.
132/365
Imperare sibi maximum imperium est.
133/365
I regni iniqui non durano mai in eterno.
134/365
Iniqua numquam regna perpetuo manent.
135/365
L'ingiuria non ha presa sull'uomo saggio.
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Iniuria in sapientem virum non cadit.
137/365
Ricevendo ingiurie e ringraziando.
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Iniurias accipiendo et gratias agendo.
139/365
Il timoniere si conosce nella tempesta.
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In tempestate cognoscitur gubernator.
141/365
La virtù è ricompensa di se stessa.
143/365
Ha bisogni minori l'uomo che ha minori desideri.
144/365
Is minimo eget mortalis qui minimum cupit.
145/365
È vizio della gioventù non poter resistere agli impeti del cuore.
146/365
Iuvenile vitium est regere non posse impetum.
147/365
Loda parcamente, ma ancor più parcamente biasima.
148/365
Lauda parce, sed vitupera parcius.
149/365
Le leggi devono essere concise affinchè siano facilmente comprese e ricordate dagli inesperti.
150/365
Legem brevem esse oportet, quo facilius ab imperitis teneatur.