Biografia di Arthur Rimbaud
Nazione: Francia
Jean Nicolas Arthur Rimbaud nacque a Charleville, Francia il 20 ottobre 1854 e morì a Marsiglia il 10 novembre 1891. Fu un poeta.
Crebbe in una famiglia borghese: suo padre era un ufficiale dell'esercito e sua madre una casalinga. Fin da giovane mostrò un grande talento per la scrittura, iniziando a comporre poesie già all'età di 15 anni. Nel 1870, durante la guerra franco-prussiana, fuggì di casa per recarsi a Parigi, dove si immerse nella vita culturale e artistica dell'epoca.
La produzione poetica di Rimbaud è sorprendentemente breve ma intensamente innovativa. Tra i 17 e i 20 anni scrisse le sue opere più significative: nel 1871, Rimbaud iniziò una tumultuosa relazione con il poeta Paul Verlaine. Questo legame, caratterizzato da passione e conflitti, influenzò notevolmente la vita e l'opera di entrambi gli autori. La relazione si concluse bruscamente nel 1873 dopo un episodio violento in cui Verlaine ferì Rimbaud con una pistola.
La sua prima pubblicazione importante fu Una stagione all'inferno (1873), un'opera autobiografica che esplora temi di amore, sofferenza e ricerca dell'identità. Rimbaud teorizzò la figura del poeta "veggente", capace di percepire l'ignoto attraverso l'alterazione dei sensi.
Un'altra delle sue opere più celebri è Illuminazioni, una raccolta di poesie pubblicata postuma nel 1886, che esprime visioni oniriche e allucinatorie. Rimbaud utilizzava immagini audaci e ardite figure retoriche, creando un linguaggio poetico ricco di simbolismo.
Dopo aver pubblicato le sue opere più importanti, Rimbaud abbandonò la poesia all'età di 20 anni. Iniziò una vita di viaggi avventurosi, lavorando come mercante in diverse parti del mondo, tra cui l'Etiopia e Java. Durante questo periodo, si dedicò ad attività commerciali piuttosto che alla scrittura.
Nel 1891, Rimbaud tornò in Francia per ricevere cure mediche a causa di un cancro al ginocchio. L'intervento chirurgico, che portò all'amputazione della gamba destra, non bastò a salvargli la vita e morì pochi mesi dopo.
Ricordato, insieme a Verlaine, come uno dei poeti maledetti, fu colui che più contribuì, insieme a Baudelaire e Gérard de Nerval, alla trasformazione del linguaggio della poesia moderna.
Crebbe in una famiglia borghese: suo padre era un ufficiale dell'esercito e sua madre una casalinga. Fin da giovane mostrò un grande talento per la scrittura, iniziando a comporre poesie già all'età di 15 anni. Nel 1870, durante la guerra franco-prussiana, fuggì di casa per recarsi a Parigi, dove si immerse nella vita culturale e artistica dell'epoca.
La produzione poetica di Rimbaud è sorprendentemente breve ma intensamente innovativa. Tra i 17 e i 20 anni scrisse le sue opere più significative: nel 1871, Rimbaud iniziò una tumultuosa relazione con il poeta Paul Verlaine. Questo legame, caratterizzato da passione e conflitti, influenzò notevolmente la vita e l'opera di entrambi gli autori. La relazione si concluse bruscamente nel 1873 dopo un episodio violento in cui Verlaine ferì Rimbaud con una pistola.
La sua prima pubblicazione importante fu Una stagione all'inferno (1873), un'opera autobiografica che esplora temi di amore, sofferenza e ricerca dell'identità. Rimbaud teorizzò la figura del poeta "veggente", capace di percepire l'ignoto attraverso l'alterazione dei sensi.
Un'altra delle sue opere più celebri è Illuminazioni, una raccolta di poesie pubblicata postuma nel 1886, che esprime visioni oniriche e allucinatorie. Rimbaud utilizzava immagini audaci e ardite figure retoriche, creando un linguaggio poetico ricco di simbolismo.
Dopo aver pubblicato le sue opere più importanti, Rimbaud abbandonò la poesia all'età di 20 anni. Iniziò una vita di viaggi avventurosi, lavorando come mercante in diverse parti del mondo, tra cui l'Etiopia e Java. Durante questo periodo, si dedicò ad attività commerciali piuttosto che alla scrittura.
Nel 1891, Rimbaud tornò in Francia per ricevere cure mediche a causa di un cancro al ginocchio. L'intervento chirurgico, che portò all'amputazione della gamba destra, non bastò a salvargli la vita e morì pochi mesi dopo.
Ricordato, insieme a Verlaine, come uno dei poeti maledetti, fu colui che più contribuì, insieme a Baudelaire e Gérard de Nerval, alla trasformazione del linguaggio della poesia moderna.
Frasi di Arthur Rimbaud
Abbiamo un totale di 6 frasi.
Ove necessario le abbiamo suddivise in pagine da 50 frasi ciascuna.
Intanto te ne inseriamo una qui come stuzzichino.
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La vita è la farsa che dobbiamo recitare tutti.
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