Biografia di Gigi Proietti

Gigi Proietti
Nazione: Italia    
Luigi Proietti nacque a Roma il 2 novembre 1940 e morì sempre a Roma il 2 novembre 2020. Fu attore, regista, cantante e doppiatore.

A soli 14 anni aveva già esordito al cinema, come comparsa nel film di Vittorio Duse del '55 Il nostro campione. Terminata la maturità classica, si iscrisse alla Facoltà di Giurisprudenza dell'Università 'La Sapienza', ma interruppe gli studi a pochi esami dalla laurea. In seguito ebbe una piccola parte nel film del 1964 Se permettete parliamo di donne, diretto da Ettore Scola. Nel 1966 fece il debutto vero e proprio sul piccolo e sul grande schermo nel ruolo di un maresciallo dei carabinieri, personaggio che, 30 anni dopo, avrebbe interpretato nuovamente in televisione in un'amatissima serie Rai, Il maresciallo Rocca.
La prima vera esperienza da protagonista a livello cinematografico arrivò, per Gigi Proietti, nel '68 nel film L'urlo di Tinto Brass. Per arrivare al vero successo l'attore dovette attendere gli anni '70, quando fu chiamato a sostituire Domenico Modugno, vittima di un incidente, nella commedia musicale di Garinei e Giovannini Alleluja brava gente, per ricoprire il ruolo di Ademar.

Frequentò il Centro Teatro Ateneo, dopo aver studiato con grandi personaggi (per citarne alcuni Arnoldo Foà, Giulietta Masina e Giancarlo Sbragia), iniziò la sua carriera fortunata da "One man show". Nel 1976 incontrò Roberto Lerici, lo scrittore con cui creò gli spettacoli che fecero la storia del teatro come A me gli occhi, please, Come mi piace e Leggero leggero. Questi furono gli anni d'oro anche al cinema: fu scritturato come protagonista in pellicole come Gli ordini sono ordini , Meo Patacca, Conviene far bene l'amore, Languidi baci, perfide carezzee Casotto, in cui recitò con Ugo Tognazzi e una giovane Jodie Foster.
Le sue esperienze lavorative diventarono anche internazionali: fu diretto da registi come Sidney Lumet, Robert Altman, Ted Kotcheff e Bertrand Tavernier. Un ruolo fortunato, quello di Bruno Fiorelli, detto Mandrake, nella pellicola Febbre da Cavallo, (di Steno) divenne un 'cult' nella storia del cinema italiano.

Non si accontentò di cinema e televisione, ma lavorò anche in radio, con la conduzione di due stagioni (dal 1973 al 1976) del Gran Varietà, in cui interpretò prima un ladro, poi un irresistibile sciupafemmine (ma solo a parole). Nel 1978 diede vita al Laboratorio di Esercitazioni Sceniche per giovani attori, dopo essere scelto come direttore artistico del Teatro Brancaccio di Roma: fu una grande scuola da cui sono usciti celebri nomi del mondo dello spettacolo, tra cui Flavio Insinna, Massimo Wertmüller, Rodolfo Laganà, Chiara Noschese, Enrico Brignano, Giorgio Tirabassi, Francesca Reggiani.
Purtroppo a partire dagli anni '80 ci fu il declino a livello cinematografico, mentre divenne sempre più importante come conduttore televisivo. Il debutto fu in Fantastico 4 (1983), diretto da Enzo Trapani, che purtroppo non ebbe grande successo contrariamente negli spettacoli successivi da solista su Raiuno Io a modo mio (1986) e Di che vizio sei? (1988) con la regia di Adolfo Lippi.
Debuttò anche come regista televisivo due anni dopo in una delle prime sitcom italiane, Villa Arzilla, che raccontava la storia di un gruppo di pensionati in una casa di riposo, in cui apparve anche in piccoli camei come giardiniere della villa. Dopo vari telefilm, il successo sul piccolo schermo fu raggiunto nel 1996 con il già citato Il maresciallo Rocca, diretto da Giorgio Capitani, in cui interpretò il ruolo del maresciallo comandante della stazione dei Carabinieri di Viterbo, vedovo con tre figli, innamorato di una farmacista, Stefania Sandrelli.

Nel 2002, tornò nel ruolo di Mandrake nel sequel del fortunato film Febbre da cavallo - La mandrakata, diretto dal figlio di Steno, Carlo Vanzina, interpretazione che gli fece vincere un Nastro d'argento come miglior attore protagonista. Nel 2003 divenne direttore artistico del teatro shakespeariano Silvano Toti Globe Theatre a Villa Borghese, costruito da una sua idea con i finanziamenti della fondazione Toti.
Nel 2010 fu San Filippo Neri nella fiction Preferisco il Paradiso, riscuotendo un grande successo; l'anno seguente recitò nuovamente per la televisione in Il signore della truffa, interpretando l'ex truffatore Federico Sinacori. Tornato al cinema nei film Tutti al mare e Box Office 3D- Il film dei film diretto e interpretato da Ezio Greggio, con il ruolo di Mago Silenzio. Partecipò al film di Natale Ma tu di che segno 6? di Neri Parenti con Boldi e Salemme. Intervenne anche nella fiction L'ultimo papa re, fu poi protagonista di Una pallottola nel cuore, sempre su Raiuno, in cui impersonò il giornalista Bruno Palmieri: ci fu una seconda stagione, trasmessa nel 2016 e una terza andata in onda nell'autunno 2018.
Tornò in tv anche nei panni di giudice al talent show La pista condotto dal suo allievo Flavio Insinna e in una edizione di Tale e quale show condotto da Carlo Conti.
Debuttò nel 2016 come attore shakespeariano al teatro Globe con lo spettacolo Omaggio a Shakespeare; l'ano seguente condusse il varietà Cavalli di battaglia.

Grazie alle sue doti di attore, ma anche di trasformista, mattatore, insomma, un artista a tutto tondo, sperimentò con successo anche la strada del doppiaggio: Gatto Silvestro nel 1964, prestò poi la voce a divi come Robert De Niro, Charlton Heston, Richard Burton, Marlon Brando, Sylvester Stallone e Dustin Hoffman; fu entrambi i draghi siamesi Devon e Cornelius nel film d'animazione La spada magica - Alla ricerca di Camelot, Kevin Costner in Attraverso i miei occhi, la spassosissima Voce della Morte in Brancaleone alle crociate, l'ultrafamoso Genio in Aladdin, Bryan il Capo spiaggia per la pellicola Happy Feet 2.
Le ultime apparizioni in tv e al cinema risalgono al gennaio 2019, quando condusse in diretta l'evento inaugurale Matera capitale europea della cultura 2019; a marzo comparve nella prima puntata di Meraviglie - La penisola dei tesori, programma condotto da Alberto Angela, mentre a dicembre fu protagonista come Mangiafuoco nel film Pinocchio di Matteo Garrone. In pieno lockdown apparve in un'intervista di Rainews 24, dedicando uno speciale sonetto alla Città eterna.

Fu molto riservato per ciò che riguardava la sua vita privata: nel 1967 sposò la svedese Sagitta Alter con cui ebbe Susanna e Carlotta entrambe attrici. L'attore morì nella notte del 2 novembre 2020, nel suo ottantesimo compleanno, per problemi cardiaci.


Frasi di Gigi Proietti

Abbiamo un totale di 6 frasi.
Ove necessario le abbiamo suddivise in pagine da 50 frasi ciascuna.
Intanto te ne inseriamo una qui come stuzzichino.

Ricordare è un mestiere rischioso, perché ha bisogno di stimoli forti.


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