Biografia di Ugo Tognazzi

Ottavio Tognazzi nacque a Cremona il 23 marzo 1922 e morì a Roma il 27 ottobre 1990. Fu attore, scrittore e regista.

Dopo aver intrapreso gli studi presso il Centro Sperimentale di Cinematografia a Roma, Ugo debuttò sul grande schermo nel 1950 con In nome della legge di Pietro Germi, iniziando così una lunga e illustre carriera cinematografica.
La sua versatilità attoriale lo portò a distinguersi in una vasta gamma di generi, ma fu soprattutto nel campo della commedia che Tognazzi eccelse.

Collaborò frequentemente con registi come Dino Risi e Luigi Comencini, contribuendo a definire il genere della commedia all'italiana. Nel 1962, diede vita a uno dei suoi ruoli più celebri nel film Il sorpasso di Dino Risi, un'iconica commedia sulla strada che gli valse il plauso della critica e il favore del pubblico.

Tuttavia, è la serie di film Amici miei diretta da Mario Monicelli a consolidare la sua posizione nell'olimpo della commedia italiana. Interpretando il personaggio del Conte Mascetti, Tognazzi contribuì in modo significativo al successo di questa saga cinematografica. Amici miei (1975) e i suoi sequel, Amici miei atto II (1982) e Amici miei atto III (1985), incarnano il meglio dell'umorismo italiano, con il Conte Mascetti come guida in un mondo di amicizia, satire e situazioni esilaranti il cui apice è l'ormai celeberrima supercazzola.

Oltre alle commedie, Tognazzi affrontò ruoli drammatici con maestria, dimostrando la sua capacità di spaziare tra registri diversi. Nel 1978, interpretò il ruolo di Renato Baldi, un omosessuale dichiarato, in La cage aux folles (Il vizietto) di Édouard Molinaro, guadagnandosi un altro plauso della critica.

Parallelamente alla sua carriera di attore, Tognazzi esplorò anche la regia, dirigendo pellicole come Il fischio al naso (1967) e Una squillo per l'ispettore Klute (1971), aggiungendo ulteriore poliedricità al suo curriculum artistico.
Oltre a questo non va assolutamente dimenticata la sua partecipazione al mondo televisivo, soprattutto in coppia con Raimondo Vianello. Ricordiamo un simpatico aneddoto: nel 1959, alla Scala di Milano, il presidente della repubblica Giovanni Gronchi cadde per terra a fianco del presidente francese Charles De Gaulle a causa del fatto che gli era stata sottratta la sedia. I due comici decisero di mettere in scena una parodia dell'avvenimento causando la cancellazione immediata della trasmissione dal palinsesto e il licenziamento del direttore della sede RAI di Milano.

Il suo contributo al cinema italiano fu premiato nel 1981 con il David di Donatello alla carriera.