Frasi di Ovidio

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Il fiume nasce piccolo ma acquista vigore coll'andare e riceve molta acqua.

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Nascitur exiguus sed opes acquirit eundo, quaque venit, multas accipit amnis aquas.

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Ne' le ricchezze ne' la fama degli avi rendono grandi, ma l'onestà e l'ingegno.

154/284

Nec census nec clarum nomen avorum sed probitas magnos ingegnumque facit.

155/284

Non vede ne' le fronde nei boschi ne' l'acqua in un fiume in piena.

156/284

Nec frondes in silvis... nec pleno flumine cernit aquas.

157/284

Il difendere ciò che si è già raggiunto non è meno valido che il cercare di ottenere.

158/284

Nec minor est virtus quam quaerere parta tueri.

159/284

Non ti rincresca aver posto la tua mano sotto il mento.

160/284

Nec pigeat mento supposuisse manum.

161/284

L'ora passata non può tornare.

162/284

Nec quae praeteriit hora redire potest.

163/284

Non posso vivere con te ne' senza di te.

164/284

Nec sine te nec tecum vivere possum.

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Non puoi sconfiggere i fiumi se nuoti contro l'impeto dell'onda.

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Nec vincere possis flumina, si contra quam rapit unda nates.

167/284

Le viole e i gigli non sono sempre in fiore e della rosa, dopo che è sfiorita, rimane la dura spina.

168/284

Nec violae semper nec hiantia lilia florent, et riget amissa spina relicta rosa.

169/284

Sempre bramiamo le cose vietate e desideriamo quelle che ci sono negate.

170/284

Nimitur invetitum semper cupimusque negata.

171/284

La nobiltà è sottoposta all'amore.

172/284

Nobilitas sub amore iacet.

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Regni e amore non stanno bene in compagnia.

174/284

Non bene cum sociis regna venusque manent.

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Anche noi fiorimmo un giorno, ma quel fiore era destinato ad appassire.

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Nos quoque floruimus sed flos erat ille caducus.

177/284

Non esiste erba che possa guarire l'amore.

178/284

Nullis amor est sanabilis herbis.

179/284

Ogni paese è patria per il forte come il mare per i pesci.

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Omne solum forti patria est ut piscibus aequor.

181/284

Tutto cambia e anche noi cambiamo con le cose.

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Omnia mutantur, nos et mutamur in illis.

183/284

Le cose migliori vengono rapite per prime da mani avare.

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Optima prima fere manibus rapiuntur avaris.

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Il riposo nutre il corpo e anche l'anima ne è rinfrancata.

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Otia corpus alunt, animus quoque pascitur illis.

187/284

Parte della mia anima.

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Pars animae meae.

189/284

Una piccola vipera uccide con un morso un grosso toro.

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Parva necat morsu spatiosum vipera taurum.

191/284

L'invidia si nutre tra i vivi, si calma dopo la morte.

192/284

Pascitur in vivis livor, posta fata quiescit.

193/284

Ci sono tanti diversi animi quanti sono al mondo i diversi aspetti delle cose.

194/284

Pectoribus mores tot sunt quot in orbe figurae.

195/284

Sopporta e resisti: sopportasti mali molto più gravi.

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Perfer et obdura: multo graviora tulisti.

197/284

Opponiti all'inizio: troppo tardi giunge la medicina quando lunghi indugi hanno dato vigore al male.

198/284

Principiis obsta: sero medicina paretur quam mala per longas convaluere moras.

199/284

Il toro che ora temi lo accarezzavi quand'era un vitello.

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Quem taurum metuis, vitulum mulcere solebas.


Biografia di Ovidio