Frasi di Ovidio

51/287

Da molte cose nascerà un grande mucchio.

52/287

De multis grandis acervus erit.

53/287

Da una stoppia si formerà un grande mucchio.

54/287

De stipula grandis acervus erit.

55/287

L'amore consiglia di scrivere ciò che non osiamo dire a voce.

56/287

Dicere quae puduit, scribere iussit amor.

57/287

Nessuno deve essere definito beato prima della morte e delle esequie.

58/287

Dicique beatus ante obitum nemo supremaque funera debet.

59/287

Finché sarai felice conterai molti amici: se ci saranno nubi sarai solo.

60/287

Donec eris felix multos numerabis amicos: tempora si fuerint nubila, solus eris.

61/287

Finché è possibile e i venti sono favorevoli, la nave vada.

62/287

Dum licet et spirant flamina, navis eat.

63/287

Nel guardare gli occhi malati, rimangono anche i nostri contagiati dal medesimo male.

64/287

Dum spectant laesos oculi laeduntur et ipsi.

65/287

C'è un dio in noi e ci scaldiamo perchè lui ci agita.

66/287

Est deus in nobis, agitante calescimus illo

67/287

Anche nel pianto vi è una certa voluttà.

68/287

Est quaedam flere voluptas.

69/287

La novità è la più gradita fra tutte le cose.

70/287

Est quoque cunctarum novitas carissima rerum.

71/287

Anche le lacrime giovano; con le lacrime puoi muovere diamanti.

72/287

Et lacrimae prosunt, lacrimis adamanta movebis.

73/287

Gli anni se ne vanno come l'acqua che scorre.

74/287

Eunt anni more fluentis aquae.

75/287

L'esito prova il fatto.

76/287

Exitus acta probat.

77/287

L'esito è cosa dubbia.

78/287

Exitus in dubio est.

79/287

Non hanno tutte lo stesso aspetto, ma neppure diverso.

80/287

Facie non omnibus una, non diversa tamen.

81/287

I fatti scompaiono, i monumenti rimangono.

82/287

Factum abiit, monimenta manent.

83/287

Una grande speranza spesso non mantiene le promesse.

84/287

Fallitur augurio spes bona saepe suo.

85/287

È lecito imparare anche dal nemico.

86/287

Fas est et ab hoste doceri.

87/287

La messe nei campi altrui è sempre più abbondante.

88/287

Fertilior seges est alienis sempre in agris.

89/287

Vedi pochi fiumi che nascono da grandi sorgenti; moltissimi si ingrossano raccogliendo acqua.

90/287

Flumina pauca vides de magnis fontibus orta, plurima collectis multiplicantur aquis.

91/287

La sorte più misera dà sicurezza, infatti non vi è paura di peggioramento.

92/287

Fortuna miserrima tuta est: nam timor eventu deterioris abest.

93/287

La fortuna è volubile ed errante.

94/287

Fortuna volubilis errat.

95/287

Più gradevoli sono le acque bevute alla loro sorgente.

96/287

Gratius ex ipso fonte bibuntur aquae.

97/287

La goccia scava la pietra.

98/287

Gutta cavat lapidem.

99/287

Piccoli indugi producono grandi vantaggi.

100/287

Habant parvae commoda magna morae.


Biografia di Ovidio