Biografia di Walter Lippmann

Walter Lippmann
Nazione: Stati Uniti d'America    
Walter Lippmann nacque a New York il 23 settembre 1889 e morì sempre a New York il 14 dicembre 1974. Fu giornalista e politologo.

Nacque in una famiglia di origine ebraica. Si laureò ad Harvard nel 1910, dove sviluppò un interesse per la filosofia e la politica. La sua carriera giornalistica iniziò presto; nel 1914 divenne condirettore della rivista The new republic, un'importante pubblicazione progressista. Durante la Prima Guerra Mondiale, Lippmann servì come sottosegretario aggiunto alla Guerra e partecipò alla Conferenza di Versailles nel 1919, contribuendo alla redazione dei Quattordici Punti di Woodrow Wilson.

Nel corso della sua carriera, si affermò come uno dei più influenti commentatori politici del XX secolo. La sua opera più nota, Public opinion (1922), analizza il ruolo dell'opinione pubblica nella democrazia e introduce il concetto di "stereotipo" in un contesto psicologico moderno.
Lippmann sostenne che i cittadini tendono a formare opinioni basate su immagini mentali piuttosto che su fatti concreti, evidenziando le limitazioni della stampa nel fornire un'informazione accurata.

Nel 1931, Lippmann iniziò a scrivere per il New York herald tribune, dove pubblicò la sua rubrica "Today and Tomorrow" per oltre trent'anni. Durante la sua carriera, vinse due premi Pulitzer: uno nel 1958 per la sua rubrica e l'altro nel 1962 per un'intervista con Nikita Khrushchev. Fu anche il primo a coniare il termine "Cold War" nel suo libro omonimo del 1947.

Lippmann era noto per le sue posizioni politiche che evolsero nel tempo; inizialmente socialista, divenne un liberale di sinistra e successivamente adottò posizioni più moderate. Era un critico della propaganda e della manipolazione dell'opinione pubblica, sostenendo che una democrazia sana richiedesse un'informazione onesta e accurata.

Negli ultimi anni della sua vita, Lippmann continuò a scrivere e a commentare eventi politici fino al suo ritiro nel 1967. Morì nel 1974 a New York per arresto cardiaco. La sua eredità è quella di un pensatore critico che ha influenzato profondamente il giornalismo moderno e la teoria della comunicazione, rimanendo una figura centrale nel dibattito sull'opinione pubblica e sulla democrazia. Negli anni Settanta, Elisabeth Noelle-Neumann riprese le idee di Lippmann per elaborare la propria teoria della _I1__spirale del silenzio, che si basa sull'osservazione che il costante, contemporaneo, ridondante e contorto afflusso di notizie da parte dei media può, col passare del tempo, causare un'incapacità nel pubblico di selezionare e comprendere i processi di percezione e di influenza dei media.


Frasi di Walter Lippmann

Abbiamo un totale di 1 frasi.
Ove necessario le abbiamo suddivise in pagine da 50 frasi ciascuna.
Intanto te ne inseriamo una qui come stuzzichino.

Gli uomini cadono nella routine quando sono stanchi e fiacchi; ha tutte le apparenze dell'attività senza averne il peso.


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