Biografia di Nikita Krusciov

Nikita Sergeevič Chruščëv nacque a Kalinovka, URSS il 15 aprile 1894 e morì a Mosca il giorno 11 settembre 1971. Fu militare e politico. Il suo nome viene spesso traslitterato dal cirillico in modi diversi. Spesso in italiano lo vediamo scritto come Krusciov mentre in inglese diventa Khrushchev.
Da piccolo frequentò solo due anni di scuola elementare, dopodiché lavorò come installatore di tubi in fabbriche e miniere e divenne idraulico. Si impegnò in attività sindacali durante la prima guerra mondiale e combattè nell'Armata Rossa dopo la rivoluzione del 1917. La sua carriera politica continuò fino a portarlo a diventare il funzionario più alto in grado del partito in Ucraina allo scoppio della seconda guerra mondiale. A quel punto si manifestarono differenze di vedute tra lui e Stalin soprattutto durante le azioni militari contro l'invasione tedesca.
Nel 1953 Stalin morì e al termine di una breve lotta di potere, Krusciov divenne capo dello stato e del partito. La sua politica fu drasticamente diversa da quella di Stalin: mentre questi voleva che l'Unione Sovietica diventasse superiore agli Stati Uniti dal punto di vista militare, Krusciov puntava invece a diventarlo da punto di vista economico. Questo portò ad una rottura diplomatica con la Cina nel 1960.
Nello stesso anno, si verificò un episodio che passò poi alla storia per la sua peculiare comicità. Quando, durante un'assemblea dell'ONU, il delegato filippino accusò l'Unione Sovietica di imperialismo nei confronti dei paesi dell'Europa dell'Est, Krusciov manifestò la sua contrarietà chiedendo al presidente dell'Assemblea di richiamare all'ordine il filippino, prima sbattendo i pugni sul tavolo e poi una scarpa.
Nel 1962, durante la crisi di Cuba, mentre Kennedy era presidente, Krusciov venne accusato da altri membri del partito di aver messo in imbarazzo l'Unione Sovietica. I cospiratori, guidati tra gli altri da Leonid Brežnev provocarono le dimissioni di Krusciov nel 1964. Da quel momento visse a Mosca come un semplice pensionato, ma sempre controllato dal KGB, fino alla sua morte.