Frasi di Giacomo Leopardi

51/92

La noia è la più sterile delle passioni umane. Com'ella è figlia della nullità, così è madre del nulla: giacché non solo è sterile per se, ma rende tale tutto ciò a cui si mesce o avvicina.

52/92

La noia non è altro che il desiderio puro della felicità non soddisfatto dal piacere, e non offeso apertamente dal dispiacere.

53/92

La noia non è se non di quelli in cui lo spirito è qualche cosa.

54/92

La pazienza è la più eroica delle virtù, giusto perché non ha nessuna apparenza d'eroico.

55/92

Un uomo tanto meno o tanto più difficilmente sarà grande, quanto più sarà dominato dalla ragione.

56/92

La stima non è prezzo di ossequi: oltre che essa, non diversa in ciò dall'amicizia, è come un fiore, che pesto una volta gravemente, o appassito, mai più non ritorna.

57/92

Non basta che lo scrittore sia padrone del proprio stile. Bisogna che lo stile sia padrone delle cose.

58/92

Non si vive al mondo che di prepotenza.

59/92

Non ti accorgi Diavolo, che tu sei bella come un Angelo?

60/92

Tornami in mente il dì che la battaglia d'amor sentii la prima volta e dissi: Oimè, se questo è amor, com'ei travaglia!

61/92

Quasi tutte le principali scoperte che servono alla vita civile sono state opere del caso.

62/92

Se la miglior compagnia è quella dalla quale noi partiamo più soddisfatti di noi medesimi, segue ch'ella è appresso a poco quella che noi lasciamo più annoiata.

63/92

Senza le illusioni non ci sarà quasi mai grandezza di pensieri, né forza, impeto e ardore d'animo, né grandi azioni che per lo più son pazzie.

64/92

Tutto è amor proprio nell'uomo e in qualunque vivente. Amabile non pare e non è se non quegli che lusinga o giova l'amor proprio altrui.

65/92

Sono convinto che anche nell'ultimo istante della nostra vita abbiamo la possibilità di cambiare il nostro destino.

66/92

...e d'altro non brillin gli occhi tuoi se non di pianto.

67/92

Chi ha il coraggio di ridere è padrone del mondo.

68/92

Il forse è la parola più bella del vocabolario italiano, perché apre delle possibilità, non certezze... Perché non cerca la fine, ma va verso l'infinito.

69/92

La morte non è male: perché libera l'uomo da tutti i mali, e insieme coi beni gli toglie i desiderii.

70/92

La vita e l'assoluta mancanza d'illusione, e quindi di speranza, sono cose contraddittorie.

71/92

I fanciulli trovano tutto nel nulla,
gli uomini il nulla nel tutto.

72/92

Chi sa ridere è padrone del mondo.

73/92

Un buon libro è un compagno che ci fa passare dei momenti felici.

74/92

People who laugh are masters of the world.

75/92

Il tale rassomigliava i piaceri umani a un carcioffo, dicendo che conveniva roderne prima e inghiottirne tutte le foglie per arrivare a dar di morso alla castagna. E che anche di questi carcioffi era grandissima carestia, e la più parte di loro senza castagna.

76/92

Piacer figlio d'affanno;
gioia vana, ch'è frutto
del passato timore, onde si scosse
e paventò la morte
chi la vita abborria.
O natura cortese
son questi i doni tuoi,
questi i diletti sono
che tue porgi ai mortali. Uscir di pena
è diletto fra noi.

77/92

Ahi dal dolor comincia e nasce
l'Italo canto.

78/92

Il genere umano e, dal solo individuo in fuori, qualunque minima porzione di esso, si divide in due parti: gli uni usano prepotenza, gli altri la soffrono. Né legge né forza alcuna, né progresso di filosofia né di civiltà potendo impedire che uomo nato o da nascere non sia o degli uni o degli altri, resta che chi può eleggere, elegga.

79/92

Nessuna opinione, vera o falsa, si è mai stabilita nel mondo istantaneamente e in forza di una dimostrazione lucida e palpabile ma a forza di ripetizioni e quindi assuefazioni.

80/92

Non si può essere grandi se non pensando e operando contro ragione, e in quanto si pensa e opera contro ragione.

81/92

La ragione è la facoltà più materiale che sussista in noi.

82/92

L'imperio della pura ragione è quello del dispotismo.

83/92

La natura è grande, la ragione è piccola.

84/92

La ragione è un lume; la Natura vuol essere illuminata dalla ragione, non incendiata.

85/92

Rari sono i birbanti poveri: perché, lasciando tutto l'altro, se un uomo da bene cade in povertà, nessuno lo soccorre e molti se ne rallegrano; ma se un ribaldo diventa povero, tutta la città si solleva per aiutarlo.

86/92

Oh come grato occorre
nel tempo giovane, quando ancor lungo
la speme e breve ha la memoria il corso,
il rimembrar delle passate cose,
ancor che triste, e che l'affanno duri!

87/92

Silvia, rimembri ancora
quel tempo della tua vita mortale,
quando beltà splendea
negli occhi tuoi ridenti e fuggitivi?

88/92

La rimembranza del piacere, si può paragonare alla speranza, e produce appresso a poco gli stessi effetti. Come la speranza, ella piace più del piacere.

89/92

Grande tra gli uomini e di gran terrore è la potenza del riso: contro il quale nessuno nella sua coscienza trova sé munito da ogni parte. Chi ha coraggio di ridere, è padrone del mondo, poco altrimenti di chi è preparato a morire.

90/92

Tanto l'uomo è gradito e fa fortuna nella conversazione e nella vita, quanto ei sa ridere.

91/92

Le persone non sono ridicole se non quando vogliono parere o essere ciò che non sono.

92/92

I mezzi più semplici e veri e sicuri sono gli ultimi che gli uomini trovano, così nelle arti e nei mestieri come nelle cose usuali della vita, e così in tutto. E così chi sente e vuol esprimere i moti del suo cuore ecc. l'ultima cosa a cui arriva è la semplicità e la naturalezza, e la prima cosa è l'artifizio e l'affettazione.


Biografia di Giacomo Leopardi