101/110
La varietà è tanto nemica della noia che anche la stessa varietà della noia è un rimedio o un alleviamento della stessa, come vediamo tutto giorno nelle persone di mondo.
102/110
Virtù viva sprezziam, lodiamo estinta.
103/110
Oggi non può scegliere il cammino della virtù se non il pazzo, o il timido e vile, o il debole e misero.
104/110
Amore e noia
la vita, altro mai nulla; e fango è il mondo.
105/110
Nostra vita a che val? Solo a spregiarla:
beata allor che ne' perigli avvolta,
se stessa obblia, né delle putri e lente
ora il danno misura e il flutto ascolta.
106/110
La via forse più dritta di acquistar fama è di affermare, con sicurezza e pertinacia e in quanti più modi è possibile, di averla acquistata.
107/110
Non v'è infelicità umana la quale non possa crescere, bensì trovasi un termine a quello medesimo che si chiama felicità.
108/110
L'intiera filosofia è del tutto inattiva, e un popolo di filosofi perfetti non sarebbe capace di azione. Ma la mezza filosofia è compatibile coll'azione, anzi può cagionarla.
109/110
Nessun maggior segno d'essere poco filosofo e poco savio, che volere savia e filosofica tutta la vita.
110/110
Parecchi filosofi hanno acquistato l'abito di guardare come dall'alto il mondo, e le cose altrui, ma pochissimi quello di guardare effettivamente e perpetuamente dall'alto le cose proprie.