Biografia di Claude-Adrien Helvétius
Nazione: Francia
Claude-Adrien Helvétius nacque a Parigi il 26 gennaio 1715 e morì sempre a Parigi il 26 dicembre 1771. Fu filosofo e scrittore.
Nacque da una famiglia di medici di corte, con il padre al servizio della regina Maria Leszczyńska. Educato inizialmente in un collegio gesuita, dove ricevette una formazione classica, si convertì presto all'empirismo di John Locke, influenzando la sua visione materialista e sensista della mente umana.
A soli 23 anni ottenne l'importante incarico di fermier général, una posizione redditizia nella riscossione delle tasse, che gli permise di accumulare una fortuna e di ritirarsi nel 1751 nella sua tenuta di Voré, dedicandosi alla filosofia e alla vita sociale.
Fu un ospite generoso e influente dei philosophes dell'Illuminismo francese, organizzando nel suo salotto conversazioni con intellettuali come Diderot, d'Alembert, Rousseau e Montesquieu, con cui intrattenne dibattiti vivaci sulla natura umana e la società e facendo amicizia con scienziati come G.L. Buffon.
La sua opera principale, De l'esprit (1758), sosteneva che tutte le facoltà umane derivano dalla sensazione fisica e che l'unico motore dell'azione è l'interesse personale, negando così il bene e il male assoluti e proponendo un'etica edonistica; il libro provocò uno scandalo enorme, fu condannato dalla Sorbona, dal Parlamento di Parigi e pubblicamente bruciato, costringendolo a ritrattazioni formali.
Dopo il viaggio in Inghilterra nel 1764 e la visita a Federico il Grande a Berlino nel 1765, dove fu accolto con onore, pubblicò postuma nel 1772 De l'homme, de ses facultés intellectuelles et de son éducation, che enfatizzava l'uguaglianza naturale delle intelligenze e il ruolo illimitato dell'educazione nel perfezionare l'umanità.
Helvétius impiegò la sua ricchezza per opere filantropiche, sostenendo l'agricoltura, l'industria e l'aiuto ai poveri, anticipando idee progressiste sull'uguaglianza e sull'utilitarismo, influenzando anche altri filosofi come per esempio l'inglese Jeremy Bentham. Morì il 26 dicembre 1771 nella sua tenuta di Voré, lasciando un'eredità controversa ma fondamentale per il pensiero illuminista, influenzando dibattiti su morale, politica ed educazione.
Nacque da una famiglia di medici di corte, con il padre al servizio della regina Maria Leszczyńska. Educato inizialmente in un collegio gesuita, dove ricevette una formazione classica, si convertì presto all'empirismo di John Locke, influenzando la sua visione materialista e sensista della mente umana.
A soli 23 anni ottenne l'importante incarico di fermier général, una posizione redditizia nella riscossione delle tasse, che gli permise di accumulare una fortuna e di ritirarsi nel 1751 nella sua tenuta di Voré, dedicandosi alla filosofia e alla vita sociale.
Fu un ospite generoso e influente dei philosophes dell'Illuminismo francese, organizzando nel suo salotto conversazioni con intellettuali come Diderot, d'Alembert, Rousseau e Montesquieu, con cui intrattenne dibattiti vivaci sulla natura umana e la società e facendo amicizia con scienziati come G.L. Buffon.
La sua opera principale, De l'esprit (1758), sosteneva che tutte le facoltà umane derivano dalla sensazione fisica e che l'unico motore dell'azione è l'interesse personale, negando così il bene e il male assoluti e proponendo un'etica edonistica; il libro provocò uno scandalo enorme, fu condannato dalla Sorbona, dal Parlamento di Parigi e pubblicamente bruciato, costringendolo a ritrattazioni formali.
Dopo il viaggio in Inghilterra nel 1764 e la visita a Federico il Grande a Berlino nel 1765, dove fu accolto con onore, pubblicò postuma nel 1772 De l'homme, de ses facultés intellectuelles et de son éducation, che enfatizzava l'uguaglianza naturale delle intelligenze e il ruolo illimitato dell'educazione nel perfezionare l'umanità.
Helvétius impiegò la sua ricchezza per opere filantropiche, sostenendo l'agricoltura, l'industria e l'aiuto ai poveri, anticipando idee progressiste sull'uguaglianza e sull'utilitarismo, influenzando anche altri filosofi come per esempio l'inglese Jeremy Bentham. Morì il 26 dicembre 1771 nella sua tenuta di Voré, lasciando un'eredità controversa ma fondamentale per il pensiero illuminista, influenzando dibattiti su morale, politica ed educazione.
Frasi di Claude-Adrien Helvétius
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Ove necessario le abbiamo suddivise in pagine da 50 frasi ciascuna.
Intanto te ne inseriamo una qui come stuzzichino.
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Gli uomini sono sempre contro la ragione quando la ragione è contro di loro.
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