Biografia di Francesco Domenico Guerrazzi

Francesco Domenico Guerrazzi
Nazione: Italia    
Francesco Domenico Guerrazzi nacque a Livorno il 12 agosto 1804 e morì a Cecina (LI) il 23 settembre 1873. Fu politico, scrittore e giornalista.

Nato in una famiglia della borghesia, dove il padre, Francesco Donato Guerrazzi, era un intagliatore in legno, mentre la madre, Teresa Ramponi, proveniva da una famiglia di artigiani, crebbe in un contesto culturale vivace. Ricevette la sua formazione iniziale presso il collegio di San Sebastiano e successivamente studiò legge all'Università di Pisa, laureandosi nel 1824.

Dopo la laurea, iniziò a esercitare la professione di avvocato a Livorno, ma ben presto si dedicò alla scrittura e all'attività politica. Influenzato da Lord Byron, pubblicò nel 1825 le sue Stanze, un'opera poetica che rifletteva le sue aspirazioni romantiche. Il suo primo romanzo, La battaglia di Benevento, apparve nel 1827. Nel 1829, insieme a Carlo Bini, fondò il giornale politico-letterario L'indicatore livornese, che si oppose alle pubblicazioni moderate dell'epoca e fu soppresso nel 1830.

Le sue posizioni repubblicane lo portarono a essere arrestato più volte. Nel 1830, fu esiliato a Montepulciano per un discorso commemorativo su Cosimo Del Fante e durante la detenzione scrisse il suo romanzo più celebre, L'assedio di Firenze, pubblicato nel 1836 sotto lo pseudonimo di Anselmo Gualandi. Questo romanzo glorificava la figura del condottiero Francesco Ferruccio e segnò l'inizio del romanzo storico risorgimentale in Italia.

Nel corso degli anni '40, Guerrazzi divenne un leader liberale a Livorno. Nel 1848, durante le tensioni politiche che attraversavano l'Italia, fu nominato ministro e partecipò alla proclamazione della Repubblica Toscana insieme a Giuseppe Mazzini e Giuseppe Montanelli. Il 27 marzo 1849 assunse il ruolo di dittatore per un breve periodo; tuttavia, con il ripristino del granduca Leopoldo II, fu nuovamente arrestato e condannato a quindici anni di carcere.

Dopo tre anni di detenzione, la pena fu commutata in esilio in Corsica. Nel 1857, riuscì a fuggire e si stabilì a Genova. Negli anni successivi tornò attivamente nella vita politica italiana come deputato nel Parlamento italiano tra il 1862 e il 1870.

Guerrazzi è ricordato come uno dei principali esponenti del romanticismo italiano e un fervente sostenitore del Risorgimento. La sua vita e le sue opere, fra le quali citiamo anche Isabella Orsini (1845), La torre di Nonza (1857) e Pasquale Paoli ossia la Rotta di Pontenuovo (1860), rappresentano l'impegno per la libertà e l'unità d'Italia, rendendolo una figura significativa nella storia letteraria e politica del XIX secolo.


Frasi di Francesco Domenico Guerrazzi

Abbiamo un totale di 6 frasi.
Ove necessario le abbiamo suddivise in pagine da 50 frasi ciascuna.
Intanto te ne inseriamo una qui come stuzzichino.

Come il popolo è l'asino: utile, paziente e bastonato.


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