Biografia di James George Frazer
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Nazione: Regno Unito
Sir James George Frazer nacque a Glasgow, Scozia il giorno 1 gennaio 1854 e morì a Cambridge, Inghilterra il 7 maggio 1941. Fu antropologo e storico delle religioni.
Frequentò la Springfield Academy e la Larchfield Academy ad Helensburgh prima di iscriversi all'Università di Glasgow. Successivamente si trasferì al Trinity College di Cambridge dove si laureò con lode in lettere classiche, rimanendo fellow del college per gran parte della sua vita.
La sua carriera accademica subì una svolta significativa dopo aver letto Primitive Culture (1871) del padre dell'antropologia culturale Edward Burnett Tylor. Questo lo portò a dedicarsi agli studi antropologici come studioso "da tavolino", concentrandosi sui sistemi magici delle società primitive senza effettuare viaggi estensivi sul campo. Fu anche influenzato da William Robertson Smith, che confrontava elementi dell'Antico Testamento con il folklore ebraico primitivo.
Frazer, che è famoso soprattutto per la sua opera monumentale The golden bough ("Il ramo d'oro"), pubblicata inizialmente nel 1890 in due volumi e successivamente ampliata fino a dodici volumi nella terza edizione del 1915, aveva sposato Elizabeth "Lilly" Grove nel 1896.
In quest'opera espose le sue teorie sulla magia come precursore della religione e della scienza nella evoluzione culturale umana, differenziandosi in questo dalle teorie di Auguste Comte.
La magia veniva descritta come basata su due principi: simpatia omeopatica (similitudine) e contagio (influenza tra oggetti entrati in contatto). Frazer sviluppò anche la teoria del dio morente, presente in diverse religioni antiche come quelle relative a Osiride, Dioniso e Baal. Lilly Grove adattò Il ramo d'oro per bambini intitolandolo The leaves from the golden bough.
Oltre a questo suo immenso lavoro, Frazer curò traduzioni commentate delle opere Pausania (1921) e Fasti di Ovidio (1929). Per i suoi contributi accademici fu nominato cavaliere nel 1914. Nel corso della sua vita fu associato a varie istituzioni prestigiose tra cui la Royal Society e la British Academy.
Dal 1930 in avanti soffrì di pesanti problemi di vista che lo resero quasi cieco. Quando morì, la moglie lo seguì dopo solo poche ore ed entrambi furono sepolti nel Ascension Parish Burial Ground di Cambridge.
Frequentò la Springfield Academy e la Larchfield Academy ad Helensburgh prima di iscriversi all'Università di Glasgow. Successivamente si trasferì al Trinity College di Cambridge dove si laureò con lode in lettere classiche, rimanendo fellow del college per gran parte della sua vita.
La sua carriera accademica subì una svolta significativa dopo aver letto Primitive Culture (1871) del padre dell'antropologia culturale Edward Burnett Tylor. Questo lo portò a dedicarsi agli studi antropologici come studioso "da tavolino", concentrandosi sui sistemi magici delle società primitive senza effettuare viaggi estensivi sul campo. Fu anche influenzato da William Robertson Smith, che confrontava elementi dell'Antico Testamento con il folklore ebraico primitivo.
Frazer, che è famoso soprattutto per la sua opera monumentale The golden bough ("Il ramo d'oro"), pubblicata inizialmente nel 1890 in due volumi e successivamente ampliata fino a dodici volumi nella terza edizione del 1915, aveva sposato Elizabeth "Lilly" Grove nel 1896.
In quest'opera espose le sue teorie sulla magia come precursore della religione e della scienza nella evoluzione culturale umana, differenziandosi in questo dalle teorie di Auguste Comte.
La magia veniva descritta come basata su due principi: simpatia omeopatica (similitudine) e contagio (influenza tra oggetti entrati in contatto). Frazer sviluppò anche la teoria del dio morente, presente in diverse religioni antiche come quelle relative a Osiride, Dioniso e Baal. Lilly Grove adattò Il ramo d'oro per bambini intitolandolo The leaves from the golden bough.
Oltre a questo suo immenso lavoro, Frazer curò traduzioni commentate delle opere Pausania (1921) e Fasti di Ovidio (1929). Per i suoi contributi accademici fu nominato cavaliere nel 1914. Nel corso della sua vita fu associato a varie istituzioni prestigiose tra cui la Royal Society e la British Academy.
Dal 1930 in avanti soffrì di pesanti problemi di vista che lo resero quasi cieco. Quando morì, la moglie lo seguì dopo solo poche ore ed entrambi furono sepolti nel Ascension Parish Burial Ground di Cambridge.
Frasi di James George Frazer
Abbiamo un totale di 3 frasi.
Ove necessario le abbiamo suddivise in pagine da 50 frasi ciascuna.
Intanto te ne inseriamo una qui come stuzzichino.
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Il rispetto e timore con cui il selvaggio considera la propria suocera sono tra i fatti più noti in antropologia.
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