Frasi di Albert Einstein
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Sono lieto che la tua vita e la tua attività siano fruttuose e soddisfacenti. Ciò aiuta a superare le follie degli uomini dai quali dipende il destino collettivo del cosiddetto homo sapiens. Non che in passato questo destino fosse migliore; ma la sua miseria non ci appariva così evidente, e le conseguenze della ciarlataneria erano meno catastrofiche che nelle circostanze attuali. [3 marzo 1947]
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Come ai tempi di Mach dominava una concezione materialistica dogmatica, quanto mai dannosa, allo stesso modo siamo prigionieri, oggi, di una visione soggettivista rivestita di positivismo. L'esigenza di concepire la natura come realtà obiettiva viene descritta come un pregiudizio superato, mentre le magagne dei teorici dei quanti sono una virtù. Proprio vero, gli uomini sono più suggestionabili dei cavalli: ogni tempo è dominato da una moda, e i più neppure sono capaci di riconoscere il tiranno. [10 aprile 1938]
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Nel mio lavoro di ricerca sono ostacolato da difficoltà matematiche sempre le stesse che mi rendono impossibile la conferma o la confutazione della mia teoria generale relativistica del campo; [...]. Non ne verrò più a capo; il problema verrà dimenticato per essere riscoperto più tardi. È già successo tante volte in passato. f5 novembre 1948]
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Ho provato a leggere a mia sorella qualcosa dell'opera filosofica di Aristotele. In tutta franchezza: una delusione completa. Non fosse stata così oscura, così astrusa, questa pseudofilosofia non sarebbe durata così a lungo. Ma la maggior parte delle persone, per le parole che non riesce a comprendere, prova un sacro rispetto, e taccia invece di superficialità chi ha il torto di parlar chiaro. Quale toccante segno di modestia. [25 novembre 1948]
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Lei immagina che io guardi con serena soddisfazione all'opera della mia vita. Vista da vicino, però, la realtà è ben diversa. Non c'è una sola idea di cui io sia convinto che sia destinata a durare, e neppure sono sicuro d'essere sulla buona strada. Eretico per alcuni e reazionario per altri; uno che, per così dire, è sopravvissuto a sé stesso: ecco come sono visto dai miei contemporanei. Sarà certo una questione di mode e di angustia di orizzonti, ma la sensazione del fallimento mi viene da dentro. Né potrebbe essere altrimenti, per chi abbia un briciolo di spirito critico e di onestà intellettuale, e quel tanto di modestia che ti consentono un giudizio equilibrato, libero da influenze esterne. [28 marzo 1949]
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La teoria unitaria del campo, in sé è ultimata. Ma è così difficile da trattare matematicamente che, con tutta la pena che mi sono dato, non sono in condizione di verificarla in alcun modo. Questo stato di cose è destinato a durare per anni, principalmente perché i fisici hanno poca attitudine a capire gli argomenti logici e filosofici. [12 febbraio 1951]
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Mia madre e mia sorella mi paiono piuttosto grette e filistee, al di là dell'affetto che provo per loro. È interessante vedere come poco alla volta la vita ci cambi nel profondo dell'anima, per cui anche i legami di famiglia più stretti si riducono a normali amicizie. Non ci si capisce più a fondo, e non si riesce più a immedesimarsi davvero con l'altra persona, a capire le emozioni che la muovono. [agosto 1899]
465/600
Non vedo l'ora di ricevere una lettera della mia streghina adorata. Non riesco davvero a credere che rimarremo separati ancora per tutto questo tempo: solo ora mi rendo conto di essere pazzamente innamorato di te! Lasciati viziare quanto vogliono, così tornerai un piccolo tesoro radioso e selvaggia come una monella di strada. [1° agosto 1900]
466/600
Capisco abbastanza bene i miei genitori. Pensano a una moglie come a un lusso che un uomo si può permettere solo quando si guadagna da vivere bene. È un modo di vedere il rapporto matrimoniale che non mi convince affatto, perché considera una moglie come una prostituta, con la sola differenza che la prima, grazie al rango sociale più elevato, è in grado di procacciarsi un contratto con un uomo che le dura tutta la vita. [6 agosto 1900]
469/600
Santo cielo, quel Johonzel!
Il desiderio l'ha reso folle!
Quando pensa alla sua Doxerl
il cuscino pare che bolle.[fonte 298]
Se il mio tesoro è corrucciato,
io mi faccio tutto piccino,
ma ella alza appena le spalle
e non le importa neanche un pochino.
Ai miei vecchi queste cose
paiono solo una stupidata,
ma non osano fiatare
per timor di una sfuriata!
Il mio tesoro con la sua bocca,
canta ariette tenere e belle,
talché del cuore la corda mi tocca
e la mia voce raggiunge le stelle. [20 agosto 1900]
471/600
Senza il pensiero di te non vorrei più vivere in mezzo a questo miserabile gregge umano. Avere te mi rende fiero, e il tuo amore mi rende felice. Sarò doppiamente felice quando potrò tenerti nuovamente stretta stretta al cuore e rivedere quegli amorosi occhi che brillano solo per me e baciare la tua tenera bocca che vibra di gioia solo per me. [30 agosto o 6 settembre 1900]
473/600
Vedrai con i tuoi occhi come sono diventato brillante e allegro e come i miei corrucci siano ormai acqua passata. Ti amo di nuovo immensamente! È stato solo per colpa dei nervi che mi sono comportato in modo così meschino con te. Stenterai a riconoscermi, così brillante e allegro, carissima Doxerl, non vedo l'ora di rivederti. [30 aprile 1901]
475/600
Sto lavorando freneticamente sull'elettrodinamica dei corpi in movimenti, che promette di diventare una memoria eccellente. Ti ho scritto che dubitavo della correttezza delle idee sul moto relativo, ma le mie riserve erano basate su un semplice errore di calcolo. Ora ci credo di nuovo e più di prima. [17 dicembre 1901]
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Si sappiano non solo tollerare le differenze tra gli individui e i gruppi, ma accettarle di buon grado e considerarle un arricchimento della nostra esistenza. È questa l'essenza della vera tolleranza; senza una tolleranza intesa in questa accezione più vasta non si potrà parlare di vera moralità.
482/600
Nella fase giovanile dell'evoluzione spirituale dell'uomo la fantasia umana creò a propria immagine divinità che supponeva dovessero determinare, o quantomeno influenzare con le direttive della loro volontà, il mondo fenomenologico. L'uomo cercava di modificare a proprio vantaggio l'atteggiamento di tali divinità con la magia e con la preghiera. L'idea di Dio nelle religioni insegnate oggi, è una sublimazione di quell'antica concezione degli dèi. Il suo carattere antropomorfico è dimostrato, per esempio, dal fatto che gli uomini si rivolgano all'Essere Divino con preghiere, e ne implorino l'esaudimento dei propri desideri.
484/600
Più un uomo è consapevole dell'ordinata regolarità di tutti gli eventi, più si rinsalda nella convinzione che non c'è posto, accanto a questa ordinata regolarità, per cause di natura differente. Per lui non esisterà né regola dell'umano né regola del divino come causa indipendente dagli eventi naturali.
487/600
Nel nostro caso la sola conoscenza della verità non è sufficiente; al contrario tale conoscenza va rinnovata di continuo, con sforzo incessante, se non si vuole che vada perduta. È come una statua di marmo che si erge nel deserto e sia continuamente minacciata di seppellimento dai movimenti delle sabbie. Le mani di chi si pone al servizio del prossimo non devono avere un istante di quiete, affinché il marmo possa continuare a risplendere durevolmente al sole. A tali mani pronte al servizio si uniranno sempre anche le mie.
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A me sembra che dal punto di vista metodologico la cosa peggiore per una scuola sia far leva soprattutto sulla paura, sulla costrizione e sull'autorità artificiosa. Tale impostazione distrugge i sentimenti sani, la sincerità e la fiducia in se stessi degli alunni, producendo soggetti passivi. [...] È relativamente semplice mettere al riparo la scuola da questo che è il peggiore di tutti i mali. Basta dotare gli insegnanti del minor numero possibile di strumenti coercitivi, in modo che per essi l'unica fonte di rispetto da parte dell'alunno siano le loro qualità umane e intellettive.
490/600
La scuola dovrebbe sempre tendere a sfornare giovani dalla personalità armonica, non degli specialisti. Il che, a mio avviso, vale in un certo senso anche per le scuole tecniche, i cui studenti si dedicheranno a una professione del tutto specifica. Bisognerebbe sempre dare la priorità allo sviluppo di una capacità generale di pensiero e di giudizio indipendente, non all'acquisizione di una competenza specialistica.
492/600
La matematica si occupa esclusivamente delle relazioni tra i concetti senza considerare la loro connessione con l'esperienza. Anche la fisica si occupa di concetti matematici; tuttavia questi concetti assumono un contenuto fisico solo attraverso una chiara determinazione del loro rapporto con gli oggetti dell'esperienza. Questo vale in particolare per i concetti di moto, spazio, tempo.
493/600
L'atomo M è un ricco avaro che, finché vive, non dà via alcun denaro (energia). Ma nel suo testamento lascia la sua fortuna in eredità ai figli M' e M", a condizione che essi ne destinino una piccola quantità a fini sociali, meno di un millesimo dell'intero patrimonio (energia o massa). I figli insieme hanno un po' meno di quanto avesse il padre (la somma della massa M'+M" è leggermente minore della massa M dell'atomo radioattivo). Ma la parte destinata alla società, benché relativamente piccola, è tuttavia così rilevante (considerata come energia cinetica) da costituire una grande minaccia. Sventare tale minaccia è diventato il più pressante problema del nostro tempo.
494/600
Ecco un'ulteriore applicazione del principio della relatività, per diletto del lettore: oggi in Germania vengo chiamato "luminare tedesco", in Inghilterra "ebreo svizzero". Se dovesse mai succedermi di essere additato come una bête noire, diventerei, al contrario, un "ebreo svizzero" per i tedeschi e un "luminare tedesco" per gli inglesi.
496/600
Potremmo dire che "l'eterno mistero del mondo è la sua comprensibilità". È una delle grandi intuizioni di Immanuel Kant che senza tale comprensibilità l'assunzione di un mondo esterno reale sarebbe assurda. Per quanto riguarda la "comprensibilità", l'espressione è qui utilizzata nel suo senso più banale. Vuole riferirsi a: produzione di una qualche sorta di ordine fra le impressioni dei sensi, un ordine prodotto dalla creazione di concetti generali, di relazioni tra questi concetti, e dalle relazioni tra i concetti e l'esperienza sensoriale, relazioni a loro volta determinate in qualunque possibile modo. È in questo senso che il mondo delle nostre esperienze sensoriali è comprensibile. Il fatto che sia comprensibile è un miracolo.
498/600
Fin dall'inizio è sempre stato presente il tentativo di individuare per tutte queste singole scienze, una base teoretica unitaria composta del minor numero possibile di concetti e relazioni fondamentali, da cui si potessero ricavare per sviluppo logico tutti i concetti e le relazioni delle singole discipline. È questo che intendiamo per ricerca di fondamenti comuni per la globalità della fisica. La convinta fiducia nel conseguimento di tale obiettivo finale è la principale fonte dell'appassionata dedizione che ha sempre animato i ricercatori.
499/600
Quali speranze e paure il metodo scientifico comporta per l'uomo? Non penso che questo sia il modo giusto di impostare la questione. Qualunque cosa questo strumento a disposizione dell'uomo produrrà, essa dipenderà interamente dalla natura dei fini che l'umanità si sarà data. Una volta posti in essere gli obiettivi, il metodo scientifico fornisce i mezzi per realizzarli. Tuttavia esso non può fornire anche gli obiettivi. Il metodo scientifico non avrebbe condotto da nessuna parte, di per sé, non sarebbe nemmeno nato senza un appassionato sforzo di arrivare a una comprensione chiara.
500/600
A livello di logica pura tutti gli assiomi sono arbitrari, compresi gli assiomi dell'etica. Ma essi non sono affatto arbitrari da un punto di vista psicologico e genetico. [...] All'individuazione e alla verifica degli assiomi etici si perviene in modo non dissimile da quello che riguarda gli assiomi della scienza. La verità è ciò che sopporta la verifica dell'esperienza.