Biografia di Dante

Durante di Alighiero degli Alighieri nacque a Firenze tra il 14 maggio e il 13 giugno 1265 e morì a Ravenna la notte tra il 13 e il 14 settembre. Fu poeta, scrittore e uomo politico.

Vide la luce in una famiglia appartenente alla piccola nobiltà fiorentina. Suo padre, Alighiero di Bellincione, e sua madre, Gabriella (conosciuta come Bella), appartenevano alla fazione dei Guelfi, che sosteneva il papato contro i Ghibellini, sostenitori dell'impero. La madre morì quando Dante era ancora un bambino, mentre il padre morì quando Dante aveva circa diciotto anni.

A nove anni, Dante conobbe Beatrice Portinari, un incontro che avrebbe segnato profondamente la sua vita e la sua opera. Beatrice divenne la sua musa ispiratrice e simbolo di amore ideale e spirituale. Anche se Dante si sposò nel 1277 con Gemma Donati, dalla quale ebbe quattro figli, non menzionò mai Gemma nelle sue opere, evidenziando l'importanza centrale di Beatrice nella sua vita.

Dante ricevette un'educazione classica che rifletteva la cultura del suo tempo, studiando filosofia, teologia e letteratura. Fu influenzato dalle opere di poeti come Virgilio e dai filosofi scolastici. La sua formazione lo portò a diventare un importante esponente del movimento stilnovista, che celebrava l'amore cortese e la spiritualità.

Dante fu attivamente coinvolto nella vita politica di Firenze. Nel 1300, fu eletto priore della città e partecipò a missioni diplomatiche. Tuttavia, le tensioni politiche tra le fazioni guelfe portarono alla sua condanna nel 1302 per corruzione e abuso di potere. Fu esiliato da Firenze e costretto a vagare tra diverse città italiane, tra cui Verona, Bologna e Ravenna e fu proprio durante questo suo esilio che Dante scrisse molte delle sue opere più celebri.

La sua opera più famosa è ovviamente la Divina Commedia, un poema epico composto tra il 1308 e il 1321, che narra il viaggio di Dante attraverso Inferno, Purgatorio e Paradiso. Questo capolavoro, considerato una delle opere fondamentali della letteratura mondiale, non solo esplora temi religiosi e morali ma riflette anche le esperienze personali di Dante e le sue opinioni sulla società del suo tempo.

La levatura della Divina Commedia non deve però eclissare le altre opere significative scritte da Dante, come la Vita nova, un'opera in prosa e poesia dedicata a Beatrice, e De vulgari eloquentia, dal titolo latino ma nella quale difende l'uso della lingua volgare nella letteratura.

Dopo anni di esilio, Dante trovò rifugio a Ravenna sotto la protezione di Guido Novello da Polenta. Qui continuò a scrivere fino alla morte avvenuta il 14 settembre 1321. Le sue spoglie riposano a Ravenna, ma per secoli Firenze ha reclamato i suoi resti per onorarlo come uno dei suoi cittadini più illustri.

Dante Alighieri è considerato il "Sommo Poeta" ed è una figura centrale nella letteratura italiana e mondiale. Le sue opere hanno avuto un impatto duraturo sulla lingua italiana, contribuendo alla formazione della lingua moderna.
La Società Dante Alighieri, fondata nel 1889, continua a promuovere la lingua e la cultura italiana nel mondo. La sua influenza si estende oltre la letteratura; le sue idee filosofiche e politiche sono state studiate da generazioni di pensatori, rendendolo uno dei più grandi intellettuali della storia occidentale.