Frasi di Dante

51/64

La vostra nominanza è color d'erba,
che viene e va.

52/64

Poscia, più che 'l dolor, poté 'l digiuno.

53/64

All'alta fantasia qui mancò possa.

54/64

Fede è sustanza di cose sperate,
ed argomento delle non parventi:
e questa pare a me sua quiditate.

55/64

Poca favilla gran fiamma seconda.

56/64

Men che dramma
di sangue m'è rimaso che non tremi:
conosco i segni dell'antica fiamma.

57/64

Per una ghirlandetta
ch'io vidi, mi farà
sospirare ogni fiore.

58/64

Tanto vogl'io che vi sia manifesto,
pur che mia coscienza non mi garra,
che alla Fortuna, come vuol, son presto.
Non è nuova alli orecchi miei tal arra:
però giri Fortuna la sua rota
come le piace, e 'l villan la sua marra.

59/64

Dette mi fur di mia vita futura
parole gravi, avvegna ch'io mi senta
ben tetragono ai colpi di ventura.

60/64

O gente umana, per volar su nata,
perché a poco vento così cadi?

61/64

Ma perché piene son tutte le carte
ordite a questa cantica seconda,
non mi lascia più ir lo fren dell'arte.

62/64

La fretta,
che l'onestade ad ogn'atto dismanga.

63/64

I' mi son pargoletta bella e nova.

64/64

Perché ti vedi giovinetta e bella,
tanto che svegli ne la mente Amore,
pres'hai orgoglio e durezza nel core.


Biografia di Dante