Biografia di Nicolas de Chamfort

Sébastien-Roch Nicolas, noto come Chamfort, nacque a Clermont-Ferrand il 6 aprile 1741 e morì a Parigi il 13 aprile 1794). Fu scrittore, drammaturgo, saggista e aforista.

Chamfort ricevette la sua educazione presso il Collège des Grassins e successivamente si trasferì a Parigi per intraprendere studi di giurisprudenza. La sua eloquenza e la sua intelligenza lo resero ben presto una figura di spicco nei salotti letterari parigini, dove interagì con pensatori illuministi di rilievo come Denis Diderot e Voltaire. Con quest'ultimo condivise anche l'appartenenza alla loggia massonica Les Neufs Soeurs

Nonostante la sua inclinazione per la scrittura, Chamfort iniziò la sua carriera come segretario di Luigi XVI. Questa posizione gli permise di viaggiare e di immergersi nella cultura e nelle idee dell'epoca, oltre che di collaborare con figure influenti come Malesherbes e Turgot. Tuttavia, le sue convinzioni politiche radicate nella filosofia illuminista lo portarono a criticare apertamente l'ancien régime e le sue istituzioni, mettendolo più volte in contrasto con le autorità.

Chamfort è noto per la sua partecipazione attiva nei circoli letterari e teatrali parigini. Le sue opere, spesso satiriche e taglienti, riflettono la sua critica sociale e la sua visione del mondo. Tra le sue creazioni più celebri vi sono i suoi aforismi, che sono diventati esempi classici dell'arte della massima.

La vita di Nicolas de Chamfort fu, tuttavia, segnata da turbolenze personali e politiche. Dopo essere stato incarcerato durante la Rivoluzione Francese, riuscì a sopravvivere grazie alla sua astuzia e abilità diplomatiche, mantenendo contatti con figure come Robespierre e Danton.

Dopo la sua morte, la sua eredità letteraria e intellettuale ha continuato a influenzare generazioni di pensatori e scrittori. La sua capacità di osservare e criticare la società del suo tempo, senza paura delle conseguenze, lo ha reso una figura inimitabile nell'Illuminismo francese. Tra le sue opere ricordiamo Maximes et Pensées, considerato uno tra i più brillanti e suggestivi libri di massime dopo quelle di