Biografia di Walter Benjamin

Walter Benjamin
Nazione: Germania    
Walter Bendix Schöenflies Benjamin nacque a Berlino il 15 luglio 1892 e morì a Portbou, Spagna il 26 settembre 1940. Fu filosofo, scrittore, traduttore e critico letterario.

Proveniente da una famiglia ebraica benestante, suo padre, Emil, era un ricco antiquario, e sua madre, Paula Schönflies, proveniva da una famiglia di commercianti. Walter ebbe due fratelli, Dora e Georg.

Nel 1902, Benjamin frequentò il Friedrich-Wilhelm Gymnasium a Berlino, per poi trasferirsi e ritornarvi, completando gli studi nel 1912. Nello stesso anno, si iscrisse a filosofia all'Università di Berlino, frequentando anche l'Università di Friburgo in Brisgovia. Lì conobbe il poeta Christoph Friedrich Heinle, cui dedicò numerose poesie composte tra il 1915 e il 1925. In quegli anni, partecipò attivamente alla Jugendbewegung, un'organizzazione universitaria giovanile. Risale al 1914-1915 il manoscritto incompiuto Metafisica della gioventù.

Sempre nel 1915 incontrò Gershom Scholem, col quale strinse un'amicizia e un legame intellettuale, che lo avvicinò agli studi sull'ebraismo. Nel 1917, sposò Dora Kellner e nel 1918 nacque il loro figlio Stefan. Nel 1919, si laureò summa cum laude in filosofia con la tesi Il concetto di critica nel primo romanticismo tedesco.

Tra il 1920 e il 1927, Benjamin scrisse diversi saggi, tra i quali Per la critica della violenza, Saggio su "Le affinità elettive di Goethe" e Il dramma barocco tedesco. In quel periodo la sua attività lo portò a conoscere i filosofi Ernst Bloch, Franz Rosenzweig, Theodor W. Adorno e lo psicologo Erich Fromm. Nel 1924, conobbe Asja Lacis, una regista rivoluzionaria lettone, che lo influenzò verso il marxismo. Nello stesso anno, fallì il suo tentativo di ottenere l'abilitazione all'Università di Francoforte con la dissertazione Il dramma barocco tedesco.

Negli anni successivi, Benjamin si mantenne come critico e traduttore. Nel 1928, conobbe Bertolt Brecht, con il quale instaurò un'importante amicizia. A partire dagli anni '30, si avvicinò all'Istituto di ricerche sociali diretto da Max Horkheimer. In quegli anni, lavorò a saggi letterari e filosofici, tra cui L'opera d'arte nell'epoca della sua riproducibilità tecnica e al Passagen-Werk, un'opera filosofica rimasta incompiuta.

Dopo la presa del potere da parte dei nazisti nel 1933, Benjamin lasciò la Germania e si stabilì a Parigi. Nel settembre 1939, allo scoppio della guerra, fu internato in un campo di lavoro forzato. Tra il 1939 e il 1940, scrisse Tesi di filosofia della storia. Nel 1940, mentre cercava di fuggire in Spagna, fu bloccato alla frontiera e si suicidò a Portbou, in Catalogna.


Frasi di Walter Benjamin

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Il "ricordo" è la reliquia secolarizzata.


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