Biografia di Riccardo Bacchelli
Nazione: Italia
Riccardo Bacchelli nacque a Bologna il 19 aprile 1891 e morì a Monza il giorno 8 ottobre 1985. Fu scrittore, giornalista, traduttore, drammaturgo e critico teatrale.
Nacque in una famiglia borghese. Suo padre, Giuseppe Bacchelli, era un avvocato e figura di rilievo nella vita culturale e politica della città, mentre la madre, Anna Bumiller, proveniva da una famiglia di origini tedesche ed era una donna colta e amante della letteratura.
Si laureò in Lettere all'Università di Bologna e iniziò a scrivere articoli per diverse riviste. Nel 1914 pubblicò Poemi lirici, che gli conferì una certa notorietà. Durante la Prima Guerra Mondiale, si arruolò come ufficiale di fanteria, esperienza che influenzò il suo successivo lavoro letterario.
Dopo la guerra, Bacchelli si dedicò attivamente alla scrittura e alla critica letteraria. Insieme ad Vincenzo Cardarelli, fu uno dei fondatori della rivista La Ronda nel 1927, un'importante pubblicazione culturale dell'epoca, e collaborò con varie testate giornalistiche come Il resto del Carlino e Il corriere della sera.
Fra le sue opere vanno ricordati Il diavolo al Pontelungo (1927) e Mal d'Africa (1935), un romanzo storico-coloniale che esplora le avventure degli esploratori italiani in Africa.
Quello che è considerato il suo capolavoro, però, è Il mulino del Po (1938-1940), che narra le vicende di una famiglia contadina nella pianura padana nel corso di un secolo.
Più tardi scrisse Non ti chiamerò più padre (1959), che romanza la vita di San Francesco d'Assisi dal punto di vista di suo padre.
Bacchelli fu anche autore di opere teatrali e saggi critici, dimostrando una versatilità notevole nella sua produzione letteraria. Nel corso della sua carriera ricevette numerosi riconoscimenti: fu nominato membro dell'Accademia d'Italia e ricevette la laurea honoris causa in Lettere dall'Università di Bologna nel 1940. Nel 1971 gli fu conferito il titolo di Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana.
Nel 1985 venne approvata la cosiddetta "legge Bacchelli", che prevede un assegno vitalizio per artisti e intellettuali in difficoltà economiche ed intitolata al grande scrittore. Nello stesso anno moriva a Monza, ricordato come uno dei principali autori del romanzo storico del Novecento italiano.
Nacque in una famiglia borghese. Suo padre, Giuseppe Bacchelli, era un avvocato e figura di rilievo nella vita culturale e politica della città, mentre la madre, Anna Bumiller, proveniva da una famiglia di origini tedesche ed era una donna colta e amante della letteratura.
Si laureò in Lettere all'Università di Bologna e iniziò a scrivere articoli per diverse riviste. Nel 1914 pubblicò Poemi lirici, che gli conferì una certa notorietà. Durante la Prima Guerra Mondiale, si arruolò come ufficiale di fanteria, esperienza che influenzò il suo successivo lavoro letterario.
Dopo la guerra, Bacchelli si dedicò attivamente alla scrittura e alla critica letteraria. Insieme ad Vincenzo Cardarelli, fu uno dei fondatori della rivista La Ronda nel 1927, un'importante pubblicazione culturale dell'epoca, e collaborò con varie testate giornalistiche come Il resto del Carlino e Il corriere della sera.
Fra le sue opere vanno ricordati Il diavolo al Pontelungo (1927) e Mal d'Africa (1935), un romanzo storico-coloniale che esplora le avventure degli esploratori italiani in Africa.
Quello che è considerato il suo capolavoro, però, è Il mulino del Po (1938-1940), che narra le vicende di una famiglia contadina nella pianura padana nel corso di un secolo.
Più tardi scrisse Non ti chiamerò più padre (1959), che romanza la vita di San Francesco d'Assisi dal punto di vista di suo padre.
Bacchelli fu anche autore di opere teatrali e saggi critici, dimostrando una versatilità notevole nella sua produzione letteraria. Nel corso della sua carriera ricevette numerosi riconoscimenti: fu nominato membro dell'Accademia d'Italia e ricevette la laurea honoris causa in Lettere dall'Università di Bologna nel 1940. Nel 1971 gli fu conferito il titolo di Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana.
Nel 1985 venne approvata la cosiddetta "legge Bacchelli", che prevede un assegno vitalizio per artisti e intellettuali in difficoltà economiche ed intitolata al grande scrittore. Nello stesso anno moriva a Monza, ricordato come uno dei principali autori del romanzo storico del Novecento italiano.
Frasi di Riccardo Bacchelli
Abbiamo un totale di 7 frasi.
Ove necessario le abbiamo suddivise in pagine da 50 frasi ciascuna.
Intanto te ne inseriamo una qui come stuzzichino.
Leggi le frasi di Riccardo Bacchelli
Ove necessario le abbiamo suddivise in pagine da 50 frasi ciascuna.
Intanto te ne inseriamo una qui come stuzzichino.
Avete mai sentito di quello che sotto la forca domandò: "Il nodo scorre?"
Leggi le frasi di Riccardo Bacchelli