Biografia di Ray Bradbury
Nazione: Stati Uniti d'America
Raymond Douglas Bradbury nacque a Waukegan, Illinois il 22 agosto 1920 e morì a Los Angeles il 5 giugno 2012. Fu scrittore e sceneggiatore.
Nel 1934, a causa della Grande Depressione, il padre rimase senza lavoro per cui la famiglia si trasferì prima a Tucson, Arizona, dove Bradbury cominciò a frequentare il liceo, e successivamente in California dove lo completò al Los Angeles High School. Entrò a far parte del club di teatro della scuola, anche se i suoi primi racconti risalgono ad ancora prima, intorno ai 12 anni, scritti su carta da macellaio e influenzati da H. G. Wells, Jules Verne and Edgar Allan Poe. Avido lettore, fu talmente impressionato da The Warlord of Mars ("Il signore della guerra di Marte") da scriverne addirittura un suo personale sequel.
A Los Angeles conobbe l'autore di fantascienza Bob Olsen, che divenne suo mentore e amico. Ma soprattutto, in una libreria di seconda mano di Hollywood, trovò un volantino che pubblicizzava gli incontri della Los Angeles Science Fiction Society e cominciò a frequentarla. Ebbe modo di conoscere Robert A. Heinlein e di leggere i primi lavori di Sturgeon e van Vogt. Dopo i vent'anni però smise di leggere fantascienza e allargò la tipologia delle sue letture, includendo Alexander Pope e John Donne.
Quando venne scartato dall'arruolamento per la seconda Guerra Mondiale a causa della sua pessima vista, Bradbury ebbe modo di iniziare la sua carriera di scrittore. La prima storia pubblicata fu Hollerbochen's dilemma, nel gennaio del 1938. Divenne scrittore a tempo pieno a 24 anni: la sua prima collezione di storie brevi, intitolata Dark carnival, fu pubblicata dalla Arkham House di August Derleth, fondata appositamente per pubblicare opere di H.P. Lovecraft. Una simpatica nota di colore vuole che il racconto "Homecoming" sia stato sottoposto alla rivista "Mademoiselle", dove venne notato da un certo assistente editoriale di nome Truman Capote, che la raccolse letteralmente dalla cosiddetta sllush pile, cioè la pila di manoscritti non richiesti inviati in redazione. Il racconto si meritò una menzione nell'edizione del 1947 di O. Henry Award Stories.
Nel 1951 Bradbury pubblicò una storia breve intitolata The Fireman sulla rivista Galaxy Science Fiction di Boston. La stesura era di circa 25000 parole, e gli venne chiesto di raddoppiarne la lunghezza così che potesse diventare un romanzo. Bradbury si chiuse nella bibloteca Powell della UCLA e, affittando una macchina da scrivere per venti centesimi l'ora, scrisse quello che gli era stato chiesto. Dovendo dare un titolo all'opera, chiese consiglio al capo dei pompieri di Los Angeles, che gli disse che la carta prende fuoco ad una precisa temperatura. Al costo di 9,80 dollari dell'epoca per il noleggio della macchina da scrivere, prese forma il romanzo per cui è famoso ancora oggi: Farenheit 451.
Un aneddoto, raccontato dallo stesso Bradbury, narra che nel 1932, quando Bradbury aveva appunto 12 anni, un intrattenitore di carnevale chiamato Mr, Electrico lo nominò cavaliere con la sua spada elettrificata enunciando le parole "Vivi per sempre". Da quel giorno Bradbury scrisse qualcosa ogni giorno per 69 anni.
Tra le altre sue opere degne di nota ricordiamo anche la trilogia semi auto-biografica composta da Dandelion wine, Something Wicked This Way Comes e Farewell Summer, ambientata in una città chiamata Green Town, una versione immaginaria della sua natale Waukegan.
Nel 1934, a causa della Grande Depressione, il padre rimase senza lavoro per cui la famiglia si trasferì prima a Tucson, Arizona, dove Bradbury cominciò a frequentare il liceo, e successivamente in California dove lo completò al Los Angeles High School. Entrò a far parte del club di teatro della scuola, anche se i suoi primi racconti risalgono ad ancora prima, intorno ai 12 anni, scritti su carta da macellaio e influenzati da H. G. Wells, Jules Verne and Edgar Allan Poe. Avido lettore, fu talmente impressionato da The Warlord of Mars ("Il signore della guerra di Marte") da scriverne addirittura un suo personale sequel.
A Los Angeles conobbe l'autore di fantascienza Bob Olsen, che divenne suo mentore e amico. Ma soprattutto, in una libreria di seconda mano di Hollywood, trovò un volantino che pubblicizzava gli incontri della Los Angeles Science Fiction Society e cominciò a frequentarla. Ebbe modo di conoscere Robert A. Heinlein e di leggere i primi lavori di Sturgeon e van Vogt. Dopo i vent'anni però smise di leggere fantascienza e allargò la tipologia delle sue letture, includendo Alexander Pope e John Donne.
Quando venne scartato dall'arruolamento per la seconda Guerra Mondiale a causa della sua pessima vista, Bradbury ebbe modo di iniziare la sua carriera di scrittore. La prima storia pubblicata fu Hollerbochen's dilemma, nel gennaio del 1938. Divenne scrittore a tempo pieno a 24 anni: la sua prima collezione di storie brevi, intitolata Dark carnival, fu pubblicata dalla Arkham House di August Derleth, fondata appositamente per pubblicare opere di H.P. Lovecraft. Una simpatica nota di colore vuole che il racconto "Homecoming" sia stato sottoposto alla rivista "Mademoiselle", dove venne notato da un certo assistente editoriale di nome Truman Capote, che la raccolse letteralmente dalla cosiddetta sllush pile, cioè la pila di manoscritti non richiesti inviati in redazione. Il racconto si meritò una menzione nell'edizione del 1947 di O. Henry Award Stories.
Nel 1951 Bradbury pubblicò una storia breve intitolata The Fireman sulla rivista Galaxy Science Fiction di Boston. La stesura era di circa 25000 parole, e gli venne chiesto di raddoppiarne la lunghezza così che potesse diventare un romanzo. Bradbury si chiuse nella bibloteca Powell della UCLA e, affittando una macchina da scrivere per venti centesimi l'ora, scrisse quello che gli era stato chiesto. Dovendo dare un titolo all'opera, chiese consiglio al capo dei pompieri di Los Angeles, che gli disse che la carta prende fuoco ad una precisa temperatura. Al costo di 9,80 dollari dell'epoca per il noleggio della macchina da scrivere, prese forma il romanzo per cui è famoso ancora oggi: Farenheit 451.
Un aneddoto, raccontato dallo stesso Bradbury, narra che nel 1932, quando Bradbury aveva appunto 12 anni, un intrattenitore di carnevale chiamato Mr, Electrico lo nominò cavaliere con la sua spada elettrificata enunciando le parole "Vivi per sempre". Da quel giorno Bradbury scrisse qualcosa ogni giorno per 69 anni.
Tra le altre sue opere degne di nota ricordiamo anche la trilogia semi auto-biografica composta da Dandelion wine, Something Wicked This Way Comes e Farewell Summer, ambientata in una città chiamata Green Town, una versione immaginaria della sua natale Waukegan.
Frasi di Ray Bradbury
Abbiamo un totale di 6 frasi.
Le abbiamo suddivise in pagine da 50 frasi ciascuna.
Intanto te ne inseriamo una qui come stuzzichino.
Leggi le frasi di Ray Bradbury
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Devi iniettarti ogni giorno un po' di fantasia per non morire di realtà.
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