Biografia di Edmund Burke

Edmund Burke
Nazione: Irlanda (Eire)    
Edmund Burke nacque a Dublino, Irlanda il 12 gennaio 1729 e morì a Beaconsfield, Inghilterra il 9 luglio 1797. Fu politico, filosofo e scrittore.

Frequentò la scuola dei Quaccheri a Ballitore per poi entrare al Trinity College di Dublino. Si laureò in legge nel 1748 e fu spedito dal padre a Londra nel 1750 per fare l'avvocato.
La sua opera prima, del 1756 fu A Vindication of Natural Society, ebbe un intento quasi satirico, ma si trasformò in una denuncia dei mali della società. L'anno successivo pubblicò Un'indagine filosofica sull'origine delle nostre idee di Sublime e Bello, un trattato di estetica che attirò le attenzioni di Denis Diderot e Immanuel Kant. Nel 1757 fondò una rivista chiama Annual Register sulla quale diversi autori commentavano eventi di politica internazionale dell'anno prima. Entrando a far parte dei circoli culturali e artistici di Londra, Burke entrò in contatto con diversi scrittori tra i quali Samuel Johnson e Giuseppe Baretti, conosciuto con lo pseudonimo di Aristarco Scannabue.

Nel 1765 divenne segretario di un importante esponente dei Whig, il marchese di Rockingham. Questo gli permise di essere eletto alla Camera dei Comuni e quindi di entrare in Parlamento. Grazie alla sua posizione politica ebbe modo di criticare il potere del re secondo lui poco contrastato dai vari partiti politici, di appoggiare le rivendicazioni delle colonie americane e denunciare le persecuzioni dei cattolici irlandesi e gli abusi della Compagnia britannica delle Indie orientali.

Nel 1774 venne chiamato a rappresentare la città di Bristol e vinse la campagna elettorale, ma i suoi discorsi, incentrati sul fatto che il vincente di una campagna non dovesse limitarsi a difendere gli interessi dei suoi elettori, bensì quelli di tutti i cittadini, gli fecero perdere il seggio nel 1780. Fu molto attivo nella lotta per la fine della guerra con le colonie americane e divenne persino consigliere privato del re, ma la morte del suo mentore Rockingham gli fece perdere il posto.
Nel 1794 morì suo figlio Richard e questo fatto, unitamente all'assoluzione di Warren Hasting, governatore del Bengala, nel processo per corruzione iniziato grazie alle invettive di Burke, convinsero quest'ultimo a lasciare il Parlamento. Quando morì, venne chiesto a gran voce che venisse inumato nell'abbazia di Westminster, ma il Parlamento si attenne al testamento dello stesso Burke e venne quindi sepolto nella cattedrale di Beaconsfield.


Frasi di Edmund Burke

Abbiamo un totale di 7 frasi.
Ove necessario le abbiamo suddivise in pagine da 50 frasi ciascuna.
Intanto te ne inseriamo una qui come stuzzichino.

L'età della cavalleria è finita. Quella dei sofisti, degli economisti e dei contabili è giunta; e la gloria dell'Europa giace estinta per sempre.


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