451/631
La Chiesa Cattolica è per i santi e per i peccatori, per le persone rispettabili è sufficiente la Chiesa Anglicana.
452/631
La maggior parte della gente è altra gente. Le loro idee sono opinioni altrui, la loro vita un'imitazione, le loro passioni una citazione.
453/631
La maggior parte delle persone vive per l'amore e l'ammirazione. È invece attraverso l'amore e l'ammirazione che noi dovremmo vivere.
454/631
L'amore è nutrito dall'immaginazione, che ci fa diventare più saggi di quanto sappiamo, migliori di come ci sentiamo, più nobili di come siamo... Solo ciò che è delicato, e concepito con delicatezza può dare nutrimento all'Amore. Invece all'Odio tutto dà nutrimento.
455/631
Se i mondi sono stati realmente costruiti dal Dolore è stato soltanto attraverso le mani dell'Amore, perché in nessun altro modo l'Anima dell'uomo, per la quale sono stati creati i mondi, avrebbe potuto raggiungere il pieno compimento della propria perfezione. Il Piacere per il bel corpo, ma il Dolore per la bella Anima.
456/631
Tutto nella mia tragedia è stato orribile, mediocre, repellente, senza stile. Il nostro stesso abito ci rende grotteschi. Noi siamo i pagliacci del dolore. Siamo i clown dal cuore spezzato.
457/631
I cuori sono fatti per essere infranti.
458/631
Non vi è alcuna ragione per cui un uomo debba mostrare la sua vita al mondo. Il mondo non capisce.
459/631
Si parla tanto del bello che è nella certezza; sembra che si ignori la bellezza più sottile che c'è nel dubbio. Credere è molto monotono, il dubbio è profondamente appassionante. Stare all'erta, ecco la vita; essere cullato nella tranquillità, ecco la morte.
460/631
Anch'io avevo le mie illusioni. Pensavo che la vita sarebbe stata una commedia brillante, e tu uno dei suoi molti e affascinanti personaggi. Scopersi che era una tragedia repellente e ignobile e che la sinistra occasione del grande colpo di scena, sinistra nella concentrazione della sua mira e nell'intensità del suo maligno volere, eri tu, spogliato di quella maschera di gioia e piacere da cui non meno di me eri stato ingannato e fuorviato.
461/631
Era sempre primavera, un tempo, nel mio cuore. Il mio temperamento inclinava alla felicità. [..] Ora mi accosto alla vita da un punto di vista completamente nuovo, e anche soltanto concepire la felicità mi è spesso estremamente difficile.
462/631
Gli errori fatali della vita non sono dovuti al fatto che l'uomo sia un essere irragionevole: un momento di irragionevolezza può essere il nostro momento più alto. Sono dovuti al fatto che l'uomo è un essere logico. C'è molta differenza.
463/631
La sofferenza è solo un lunghissimo momento. Non possiamo dividerlo secondo le stagioni; possiamo soltanto registrarne i mutamenti e segnare volta a volta il loro ripetersi. Per noi, il tempo non progredisce. Esso ruota su se stesso; sembra girare su un perno di dolore. L'immobilità paralizzante di una vita di cui ogni particolare è regolato da un piano immutabile, così che mangiamo e beviamo e ci corichiamo e preghiamo, o almeno ci inginocchiamo nell'atto di pregare, secondo le leggi inflessibili di una regola di ferro, questo carattere di immobilità che fa ogni singola orrenda giornata identica alla precedente fin nei minimi dettagli, sembra comunicarsi a quelle forza esterne la cui essenza stessa è invece un continuo mutamento.
464/631
Ma l'amore non fa baratti da mercato, né usa la bilancia del merciaiolo. La sua gioia, come la gioia dell'intelletto, è di sentirsi vivo. Il fine dell'Amore è amare; niente di più e niente di meno.
465/631
..non vi è nulla che sia accaduto in quegli anni malaugurati che io non possa riprodurre in quella camera della mente dove hanno sede il dolore e la disperazione; ogni intonazione irritata della tua voce, ogni tremito e gesto delle tue mani nervose, ogni parola amara, ogni frase avvelenata rivivono per me; ricordo la strada o il fiume lungo i quali passavamo, le pareti o i boschi che ci circondavano, quale ora segnassero le lancette sul quadrante dell'orologio, quale direzione avessero le ali del vento, la fase e il colore della luna.
466/631
Una faccia di bronzo è una gran cosa da mostrare al mondo, ma di tanto in tanto, quando sei solo e non hai pubblico intorno, devi, penso, toglierti la maschera, nient'altro che per respirare. Altrimenti, credo proprio che soffocheresti.
467/631
Con te le Potenze Invisibili sono state molto buone. Ti hanno permesso di vedere le forme strane e tragiche della vita come si vedrebbero le ombre in un cristallo.
468/631
Non mi esprimo con frasi eccessivamente retoriche, ma con parole che hanno una verità assoluta nei confronti del reale.
469/631
Non eri mai stato capace di giocare elegantemente con le tue idee, ma eri arrivato semplicemente alla violenza di opinioni [...] i tuoi desideri e i tuoi interessi erano per la Vita e non per l'Arte.
470/631
Mezz'ora con l'Arte è sempre stata per me più di un'ora con te. In nessun periodo della mia vita proprio nulla, se paragonato all'Arte, è stato per me della benché minima importanza.
471/631
Le virtù della prudenza e della parsimonia non erano tipiche né della mia natura né della mia razza.
472/631
Nella vita non c'è in realtà nessuna cosa piccola o grande. Tutte le cose hanno uguale valore e uguale dimensione.
473/631
Pater dice che "il fallimento consiste nel formarsi delle abitudini".
474/631
Una nuova marca di champagne che ci veniva suggerita destava in te maggiore interesse.
475/631
È ovvio che mi sarei dovuto liberare di te, avrei dovuto cacciarti via, scuoterti via dalla mia vita come un uomo scuote dai propri vestiti una cosa che lo ha punto.
476/631
Ma noi che viviamo in prigione, e nelle cui vite non c'è altro evento che il dolore, dobbiamo misurare il tempo con i sussulti del dolore ed il ricordo dei momenti amari. Non abbiamo niente altro a cui pensare. La sofferenza [...] è il mezzo tramite cui esistiamo, in quanto è l'unico che ci rende consapevoli d'esistere; ed il ricordo della sofferenza nel passato c'è necessario come garanzia, come prova, che la nostra identità continua. Tra me ed il ricordo della gioia c'è un abisso non meno profondo di quello che c'è tra me e la gioia stessa.
477/631
... scrivere così ad un altro sarebbe ugualmente un peccato per il quale non c'è perdono, ammesso che esistano peccati per cui non esiste perdono.
478/631
Ti aprii la mia casa, il mio focolare, il mio cuore. Il tuo dolore divenne anche mio, in modo che tu avessi un aiuto nel sopportarlo.
479/631
I fiori che tu prendesti da me per metterli sulla tomba di tuo fratello dovevano essere un simbolo non solo della bellezza della vita, ma della bellezza che giace dormiente nella vita di ognuno e che può essere portata alla luce.
480/631
Gli dèi sono strani. Non si servono solo dei nostri vizi per flagellarci; ci portano alla rovina attraverso quello che c'è in noi di buono, gentile, umano, amorevole.
481/631
A volte mi sembra che tu stesso sia stato semplicemente un burattino manovrato da una mano segreta ed invisibile per portare eventi terribili e una terribile conclusione. Ma anche i burattini hanno delle passioni. Portano una trama nuova in quello che rappresentano, e intrecciano la conclusione preordinata della vicenda per soddisfare qualche loro capriccio o brama.
482/631
Essere completamente liberi e allo stesso tempo completamente dominati dalla legge è l'eterno paradosso della vita umana, del quale ci rendiamo conto in ogni momento; e questa, lo penso spesso, è l'unica spiegazione possibile della tua natura, semmai possa esistere una spiegazione per i profondi e terribili misteri dell'anima umana, eccetto una, che rende ancor più mirabile il mistero.
483/631
Non vi è che una sola cosa orrida al mondo, il tedio. Ecco il peccato che non trova perdono.
484/631
Non vi è nulla di più bello che dimenticare, se non forse l'essere dimenticato.
485/631
Oggigiorno tutti hanno spirito. Dovunque si va, non si può fare a meno di incontrare persone intelligenti. È divenuta una vera peste.
486/631
Per entrare nell'alta società oggi bisogna saper pascere la gente, o saperla divertire, o scandalizzarla; non occorre altro.
487/631
Solo le buone domande meritano buone risposte.
488/631
Tutte le persone affascinanti sono viziate. Ecco il segreto del loro fascino.
489/631
Tutti gli uomini sono dei mostri. Non c'è altro da fare che cibarli bene. Un buon cuoco fa miracoli.
490/631
Un amico è qualcuno che ti conosce molto bene e, nonostante questo, continua a frequentarti.
491/631
Un uomo che non ha pensieri individuali è un uomo che non pensa.
492/631
Nessuna donna è un genio. Le donne sono un sesso decorativo. Non hanno mai niente da dire, ma lo dicono in modo incantevole.
493/631
[Sorseggiando champagne nel letto di morte] Ahimè! Sto morendo al disopra delle mie possibilità.
494/631
Non credo ai miracoli. Ne ho visti fin troppi.
495/631
[Alla dogana per entrare negli USA, rispondendo alla domanda del doganiere: Qualcosa da dichiarare?] Niente, a parte il mio genio.
496/631
[Ultime parole] O se ne va questa carta da parati o me ne vado io!
497/631
L'artista è il creatore di cose belle.
498/631
Rivelare l'arte e nascondere l'artista è il fine dell'arte.
499/631
Il critico è colui che può tradurre in diversa forma o in nuova sostanza la sua impressione delle cose belle.
500/631
Tanto le più elevate quanto le più infime forme di critica sono una sorta di autobiografia.