Frasi di Virgilio

101/186

Omnia vincit amor et nos cedamos amori.

102/186

Il lupo non si cura del numero delle pecore.

103/186

Ovium non curat numerum lupus.

104/186

Perdonare a chi si sottomette e sconfiggere i superbi.

105/186

Parcere subiectis et debellare superbos.

106/186

Cantiamo argomenti un po' più nobili.

107/186

Paulo maiora canamus.

108/186

La paura mise le ali ai piedi.

109/186

Pedibus timor addidit alas.

110/186

Per varie avventure e tante vicissitudini.

111/186

Per varios casus, per tot discrimina rerum.

112/186

Lo zoccolo squassa al rumore del galoppo l'umida terra.

113/186

Quadrupedante putrem sonitu quatit ungula campum.

114/186

Quale pazzia ti ha preso?

115/186

Quae te dementia cepit?

116/186

Com'è cambiato da quello che era un tempo!

117/186

Quantum mutatus ab illo!

118/186

Gli innamorati si creano i sogni da sè.

119/186

Qui amant ipsi sibi somnia fingunt.

120/186

Che fossero più bianchi della neve.

121/186

Qui candore nives anteirent.

122/186

Perchè mi obblighi a rompere il mio profondo silenzio?

123/186

Quid me alta silentia cogis rumpere?

124/186

Cosa non costringi a fare all'animo dei mortali, o esecranda fame dell'oro!

125/186

Quid non mortalia pectora cogis, auri sacra fames!

126/186

Pochi nuotano in un vasto vortice.

127/186

Rari nantes in gurgite vasto

128/186

I tralci della tua vite appoggiata all'olmo sono potati solo a metà.

129/186

Semiputata tibi frondosa vitis in ulmo est.

130/186

Se si possono confrontare le grandi cose con le piccole.

131/186

Si parva licet componere magnis.

132/186

Incerti tra la speranza e il timore.

133/186

Spemque metumque inter dubii.

134/186

Ognuno ha il suo giorno.

135/186

Stat sua cuique dies.

136/186

Sono lacrime sulle vicende umane.

137/186

Sunt lacrimae rerum.

138/186

Si deve vincere ogni sciagura sopportandola.

139/186

Superanda omnis fortuna ferendo est.

140/186

Tanto grande fatica costava fondare la stirpe di Roma.

141/186

Tantae molis erat romana condere gentem.

142/186

Tanta ira negli animi degli dei?

143/186

Tantaene animis caelestibus irae?

144/186

Temo i Danai anche quando portano doni.

145/186

Timeo Danaos et dona ferentes.

146/186

Ognuno è attratto da ciò che gli piace.

147/186

Trahit sua quemque voluptas.

148/186

Non cedere ai mali, ma va loro incontro con maggiore audacia.

149/186

Tu ne cede malis, sed contra audentior ito.

150/186

O romano, ricordati che dovrai reggere col tuo imperio le genti.


Biografia di Virgilio