Frasi di Paul Valéry

101/168

Un'idea è un cambiamento.

102/168

L'amarezza viene quasi sempre dal non ricevere un po' più di ciò che si dà. Il sentimento di non fare un buon affare.

103/168

L'amertume vient presque toujours de ne pas recevoir un peu plus que ce que l'on donne. Le sentiment de ne pas faire une bonne affaire.

104/168

La maggior parte degli uomini ignora tutto ciò che non ha nome; e la maggior parte crede all'esistenza di tutto ciò che ha un nome.

105/168

Quello che non si fa, quel che non si farebbe mai: è questo a delineare la nostra figura.

106/168

Gli esseri sensibili non hanno voce potente, o meglio non gridano. Più quel che dicono li tocca, più l'abbassano.

107/168

Ogni emozione, ogni sentimento mette in rilievo un difetto di adattamento.

108/168

Gli autori si pongono molto raramente la domanda: che interesse può avere per un lettore la frase che ho appena scritto?

109/168

Proverbio per i potenti: se qualcuno ti lecca le scarpe, mettigli il piede addosso prima che incominci a morderti.

110/168

Altri così facendo, immaginano di avvicinarsi a... ciò che essi sono, a costo di una concentrazione e di una sorta di... negazione esteriore assai penosa.

111/168

Non c'è alcun motivo per cui un essere vivente possa arrivare a rappresentarsi la vita.

112/168

L'amore consiste nell'essere cretini insieme.

113/168

La politica è l'arte di impedire alla gente di impicciarsi di ciò che la riguarda.

114/168

Tutto quel che dici parla di te: in particolar modo quando parli di un altro.

115/168

Le idee hanno un valore puramente transitivo.

116/168

Un uomo è intelligente quando manifesta una certa indipendenza dalle comuni aspettative.

117/168

L'uomo porta su di sé la propria morte come un segreto, un tesoro nascosto, un pegno certo della fine di ogni cosa, un nulla, che riassume il tutto.

118/168

Chi pensa – si osserva in ciò che non è.

119/168

Se pensi come la maggioranza, il tuo pensiero diventa superfluo.

120/168

Quel che ci colpisce nei giudizi espressi su di noi è l'inevitabile semplificazione che ogni giudizio comporta per poter essere formulato.

121/168

Essere umani vuol dire sentire vagamente che c'è in ognuno qualcosa di tutti e in tutti qualcosa di ognuno.

122/168

Quale gioiello della vita, quale adamantino momento varrà mai il dolore che può causare la sua perdita?

123/168

Ci sono cose che si possono esprimere solo in una ganga di sciocchezze, con delle assurdità, delle contraddizioni. Sventura vuole che siano le più preziose.

124/168

Ciò che è sempre nella mente quasi mai è nelle labbra.

125/168

L'opinione media non conta.

126/168

La vita perde in velocità ciò che guadagna in varietà, in complessità, in conservazione.

127/168

Come si fa a pretendere che il Tutto sia rappresentato da un'immagine o da un'idea qualunque? Il Tutto non può avere figure consimili.

128/168

La vita oggi somiglia a un accidente... che si è dato delle leggi.

129/168

Il nostro mondo è circoscritto dall'insiemo combinato delle nostre percezioni e dei nostri atti.

130/168

L'infinito, caro mio, non è più un gran che, è una faccenda di scrittura. L'universo esiste solo sulla carta.

131/168

Un uomo tirava a sorte tutte le sue decisioni. Non gli capitò maggior male che a quelli che riflettono.

132/168

L'angelo non differisce dal demonio che per una riflessione che non gli si è ancora presentata.

133/168

L'ange ne diffère du démon que par une réflexion que ne s'est pas encore présentée à lui.

134/168

Il numero dei nostri nemici cresce in proporzione all'accrescimento della nostra importanza. Lo stesso vale per il numero dei nostri amici.

135/168

Le nombre de nos ennemis croît en proportion de l'accroissement de notre importance. Il en est de même du nombre de nos amis.

136/168

Se il Bene, invece che estraneo, incomprensibile, un altrui capriccio, ci apparisse nostro, espressione di ciò che vogliamo profondamente, non ci sarebbe alcun merito ad obbedirgli, poiché non vi sarebbe alcuna amarezza.

137/168

La brava gente augura, senza saperlo, tutto il male possibile al "cattivo soggetto".

138/168

Il cinema è falso tramite il vero.

139/168

La stupidità non è il mio forte.

140/168

Fra due parole bisogna scegliere la minore.

141/168

Con le etichette delle bottiglie non ci si ubriaca né ci si disseta.

142/168

È meglio non essere nulla che essere inferiore.

143/168

Soffrire è vivere senza poter vivere; è anzi... essere vissuto da...

144/168

Di "universale" c'è soltanto ciò che è abbastanza grossolano per esserlo.

145/168

Se il valore di una cosa viene fatto dipendere dall'effetto di sorpresa che è in grado di produrre, si arriverà a definire quella cosa solo attraverso il suo valore di choc...

146/168

La verità è nuda, ma sotto il nudo c'è lo scorticato.

147/168

Una teoria non vale che per i suoi sviluppi, logici e sperimentali.

148/168

L'assoluto dell'amore si riconosce dall'inquietudine di chi ama.

149/168

L'animale messo nella situazione critica, quella in cui i suoi automatismi d'azione non funzionano più, tende verso il pensiero.

150/168

Le qualità eminenti dell'intelligenza si esercitano a spese del reale.


Biografia di Paul Valéry