Biografia di Alfred de Vigny

Alfred Victor de Vigny nacque a Loches, Francia il 27 marzo 1797 e morì a Parigi il 17 settembre 1863. Fu scrittore, drammaturgo, poeta e militare.

Vigny proveniva da una famiglia aristocratica; suo padre era un veterano della Guerra dei Sette Anni e sua madre, una donna di forte carattere, si occupò personalmente della sua educazione ispirandosi alle idee di Jean-Jacques Rousseau. La sua infanzia fu segnata dalla Rivoluzione francese, che ridusse il tenore di vita della sua famiglia.

Dopo la restaurazione della monarchia con Luigi XVIII nel 1814, Vigny intraprese una carriera militare. Divenne sottotenente nei gendarmes rouges nel 1814 e successivamente capitano nella guardia reale appiedata nel 1823. Partecipò alla guerra di Spagna, ma si dimise nel 1828 per dedicarsi completamente alla scrittura.

Trasferitosi a Parigi con la moglie inglese Lydia Bunbury, sposata nel 1825, Vigny divenne un habitué del cenacolo romantico che si riuniva a casa di Victor Hugo. La sua carriera letteraria decollò con opere come Le bal (1820) e Cinq-Mars (1826), un romanzo storico che esplorava la vita di Henri Coiffier de Ruzé, marchese di Cinq-Mars.

Nonostante il successo come autore, la vita personale di Vigny fu segnata da delusioni. Il matrimonio con Lydia si rivelò infelice; la moglie non parlava fluentemente il francese e divenne obesa. La sua relazione con l'attrice Marie Dorval fu tumultuosa e caratterizzata da gelosia.

Dopo la morte della madre nel 1838, Vigny si ritirò nella proprietà ereditata di Maine-Giraud ad Angoulême, dove scrisse alcune delle sue poesie più celebri, tra cui La mort du loup e La maison du berger, quest'ultima considerata da Marcel Proust come la migliore poesia del XIX secolo. Nel 1845, dopo diversi tentativi, fu eletto membro dell'Académie française.

Negli ultimi anni della sua vita, Vigny smise di pubblicare ma continuò a scrivere. Si ammalò di un tumore allo stomaco e morì a Parigi il 17 settembre 1863, pochi mesi dopo la morte della moglie. Fu sepolto nel cimitero di Montmartre. Ricordato come un poeta di rara limpidezza e profondità emotiva, la sua vita e il suo lavoro riflettono le tensioni tra l'ideale romantico e le realtà della vita personale, rendendolo una figura complessa e affascinante nella letteratura francese.