Biografia di Hippolyte Taine
Nazione: Francia
Hippolyte Adolphe Taine nacque a Vouziers, Francia il 21 aprile 1828 e morì a Parigi il 5 marzo 1893. Fu filosofo, storico e critico letterario.
Proveniente da una famiglia borghese, ricevette un'educazione di alto livello e si iscrisse all'École Normale Supérieure di Parigi, dove sviluppò un forte interesse per la filosofia e la critica letteraria. Dopo aver completato gli studi, Taine intraprese una carriera di insegnante, lavorando in diverse città francesi come Nevers e Poitiers.
La sua notorietà crebbe grazie a una serie di saggi critici e storici, tra cui Saggio sulle favole di La Fontaine (1853) e Saggio su Tito Livio (1856). Nel 1855 pubblicò Voyage aux Pyrénées, un'opera che univa riflessioni personali a osservazioni naturalistiche. Taine divenne un importante esponente del naturalismo francese e sostenne posizioni positivistiche, opponendosi allo spiritualismo dell'epoca. Questa sua inclinazione lo portò a scrivere Les philosophes classiques du XIXe siècle en France (1857), in cui analizzava il pensiero filosofico contemporaneo.
Nel 1863 pubblicò la sua opera più celebre, Histoire de la littérature anglaise, in cinque volumi, che consolidò la sua reputazione come critico letterario. Grazie al successo di quest'opera, fu nominato professore presso l'École des Beaux-Arts e l'École spéciale militaire di Saint-Cyr. Insegnò anche all'Università di Oxford nel 1871 e fu eletto membro dell'Académie française nel 1878.
Profondamente scosso dalla sconfitta della Francia nella guerra franco-prussiana del 1870 e dagli eventi della Comune di Parigi, Taine dedicò gli ultimi anni della sua vita alla scrittura della sua opera monumentale Les origines de la France contemporaine (1876-1893), in cui analizzava le cause della Rivoluzione francese da una prospettiva storicistica. Questa opera evidenziava l'artificialità delle costruzioni politiche francesi e criticava l'approccio razionalista di figure come Robespierre.
Taine morì il 5 marzo 1893 a Parigi mentre stava lavorando alla sua opera. È ricordato come uno dei principali teorici del naturalismo e come un pioniere della critica storicistica, il cui approccio ha influenzato profondamente la letteratura francese a partire da Émile Zola e Guy de Maupassant che ne hanno assorbito le idee.
Proveniente da una famiglia borghese, ricevette un'educazione di alto livello e si iscrisse all'École Normale Supérieure di Parigi, dove sviluppò un forte interesse per la filosofia e la critica letteraria. Dopo aver completato gli studi, Taine intraprese una carriera di insegnante, lavorando in diverse città francesi come Nevers e Poitiers.
La sua notorietà crebbe grazie a una serie di saggi critici e storici, tra cui Saggio sulle favole di La Fontaine (1853) e Saggio su Tito Livio (1856). Nel 1855 pubblicò Voyage aux Pyrénées, un'opera che univa riflessioni personali a osservazioni naturalistiche. Taine divenne un importante esponente del naturalismo francese e sostenne posizioni positivistiche, opponendosi allo spiritualismo dell'epoca. Questa sua inclinazione lo portò a scrivere Les philosophes classiques du XIXe siècle en France (1857), in cui analizzava il pensiero filosofico contemporaneo.
Nel 1863 pubblicò la sua opera più celebre, Histoire de la littérature anglaise, in cinque volumi, che consolidò la sua reputazione come critico letterario. Grazie al successo di quest'opera, fu nominato professore presso l'École des Beaux-Arts e l'École spéciale militaire di Saint-Cyr. Insegnò anche all'Università di Oxford nel 1871 e fu eletto membro dell'Académie française nel 1878.
Profondamente scosso dalla sconfitta della Francia nella guerra franco-prussiana del 1870 e dagli eventi della Comune di Parigi, Taine dedicò gli ultimi anni della sua vita alla scrittura della sua opera monumentale Les origines de la France contemporaine (1876-1893), in cui analizzava le cause della Rivoluzione francese da una prospettiva storicistica. Questa opera evidenziava l'artificialità delle costruzioni politiche francesi e criticava l'approccio razionalista di figure come Robespierre.
Taine morì il 5 marzo 1893 a Parigi mentre stava lavorando alla sua opera. È ricordato come uno dei principali teorici del naturalismo e come un pioniere della critica storicistica, il cui approccio ha influenzato profondamente la letteratura francese a partire da Émile Zola e Guy de Maupassant che ne hanno assorbito le idee.
Frasi di Hippolyte Taine
Abbiamo un totale di 6 frasi.
Ove necessario le abbiamo suddivise in pagine da 50 frasi ciascuna.
Intanto te ne inseriamo una qui come stuzzichino.
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Niente è più pericoloso d'un grande pensiero in un piccolo cervello.
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