Biografia di Antonio Tabucchi

Nazione: Italia
Antonino Tabucchi nacque a Pisa il 24 settembre 1943 e morì a Lisbona il 25 marzo 2012. Fu scrittore, traduttore e critico letterario.
Trascorse l'infanzia a Vecchiano, un piccolo borgo vicino alla sua città natale. Fin da giovane sviluppò una passione per la letteratura e per l'arte, coltivata grazie alla ricca biblioteca dello zio materno e agli studi classici.
Studiò lettere e si laureò con una tesi sul surrealismo portoghese, approfondendo con grande interesse la cultura e la lingua del Portogallo e del poeta Fernando Pessoa, che divenne una delle sue principali fonti d'ispirazione e oggetto di studio per tutta la vita.
La passione per la letteratura portoghese lo portò a insegnare lingua e letteratura portoghese in varie università italiane, tra cui Siena e Bologna, e a svolgere attività di traduttore insieme alla moglie Maria José de Lancastre, contribuendo così alla diffusione di Pessoa in Italia.
Il debutto come scrittore avvenne nel 1975 con il romanzo Piazza d'Italia, seguito da una serie di raccolte di racconti, fra cui Il gioco del rovescio (1981) e Piccoli equivoci senza importanza (1985), opere che mostrarono sin dall'inizio il suo stile unico, caratterizzato da una fusione di realtà e immaginazione e da un interesse costante per il tempo e la memoria.
Tabucchi conquistò il grande pubblico e la critica internazionale con romanzi brevi come Notturno indiano (1984), da cui è stato tratto il film omonimo diretto da Alain Corneau, e soprattutto con Sostiene Pereira (1994), vincitore di numerosi premi prestigiosi tra cui il Campiello e il Viareggio, che narra la vicenda di un giornalista lisbonese durante la dittatura di Salazar e diventa il simbolo della difesa della libertà d'informazione contro ogni forma di repressione politica.
La storia di Sostiene Pereira ispirò anche un adattamento cinematografico diretto da Roberto Faenza con protagonisti Marcello Mastroianni e Daniel Auteuil.
Tra le sue opere più note vi sono Requiem (1992), scritto originariamente in portoghese, e La testa perduta di Damasceno Monteiro (1997), basato su una vicenda vera di violenza e ingiustizia in Portogallo, che evidenziano il suo impegno civile e la sua attenzione per le questioni etiche e sociali.
Scrisse anche per il teatro, con opere come I dialoghi mancati, e pubblicò saggi e raccolte di lettere poetiche, sempre tentando di coniugare letteratura, filosofia e impegno civile. Nel suo lavoro letterario il tema del tempo, della memoria, dell'incomunicabilità e del dialogo tra vivi e morti era ricorrente, e la sua prosa si caratterizzava per un tono raffinato, evocativo e spesso sospeso fra realtà e sogno.
Nel corso della sua vita, ebbe contatti significativi con alcuni tra i maggiori intellettuali dell'epoca, tra i quali il biologo e scrittore Julian Huxley (fratello del forse più conosciuto Aldous Huxley) con cui ebbe uno scambio intellettuale. Vivendo a lungo a Lisbona, costruì rapporti culturali che influenzarono profondamente la sua scrittura, avvicinandolo anche a personalità politiche e culturali portoghesi impegnate nella fase post-dittatoriale. Fu amico e collaboratore di numerosi scrittori e critici, tra cui Paolo Mauri, che seguì anche l'edizione completa delle sue opere per Mondadori.
Trascorse l'infanzia a Vecchiano, un piccolo borgo vicino alla sua città natale. Fin da giovane sviluppò una passione per la letteratura e per l'arte, coltivata grazie alla ricca biblioteca dello zio materno e agli studi classici.
Studiò lettere e si laureò con una tesi sul surrealismo portoghese, approfondendo con grande interesse la cultura e la lingua del Portogallo e del poeta Fernando Pessoa, che divenne una delle sue principali fonti d'ispirazione e oggetto di studio per tutta la vita.
La passione per la letteratura portoghese lo portò a insegnare lingua e letteratura portoghese in varie università italiane, tra cui Siena e Bologna, e a svolgere attività di traduttore insieme alla moglie Maria José de Lancastre, contribuendo così alla diffusione di Pessoa in Italia.
Il debutto come scrittore avvenne nel 1975 con il romanzo Piazza d'Italia, seguito da una serie di raccolte di racconti, fra cui Il gioco del rovescio (1981) e Piccoli equivoci senza importanza (1985), opere che mostrarono sin dall'inizio il suo stile unico, caratterizzato da una fusione di realtà e immaginazione e da un interesse costante per il tempo e la memoria.
Tabucchi conquistò il grande pubblico e la critica internazionale con romanzi brevi come Notturno indiano (1984), da cui è stato tratto il film omonimo diretto da Alain Corneau, e soprattutto con Sostiene Pereira (1994), vincitore di numerosi premi prestigiosi tra cui il Campiello e il Viareggio, che narra la vicenda di un giornalista lisbonese durante la dittatura di Salazar e diventa il simbolo della difesa della libertà d'informazione contro ogni forma di repressione politica.
La storia di Sostiene Pereira ispirò anche un adattamento cinematografico diretto da Roberto Faenza con protagonisti Marcello Mastroianni e Daniel Auteuil.
Tra le sue opere più note vi sono Requiem (1992), scritto originariamente in portoghese, e La testa perduta di Damasceno Monteiro (1997), basato su una vicenda vera di violenza e ingiustizia in Portogallo, che evidenziano il suo impegno civile e la sua attenzione per le questioni etiche e sociali.
Scrisse anche per il teatro, con opere come I dialoghi mancati, e pubblicò saggi e raccolte di lettere poetiche, sempre tentando di coniugare letteratura, filosofia e impegno civile. Nel suo lavoro letterario il tema del tempo, della memoria, dell'incomunicabilità e del dialogo tra vivi e morti era ricorrente, e la sua prosa si caratterizzava per un tono raffinato, evocativo e spesso sospeso fra realtà e sogno.
Nel corso della sua vita, ebbe contatti significativi con alcuni tra i maggiori intellettuali dell'epoca, tra i quali il biologo e scrittore Julian Huxley (fratello del forse più conosciuto Aldous Huxley) con cui ebbe uno scambio intellettuale. Vivendo a lungo a Lisbona, costruì rapporti culturali che influenzarono profondamente la sua scrittura, avvicinandolo anche a personalità politiche e culturali portoghesi impegnate nella fase post-dittatoriale. Fu amico e collaboratore di numerosi scrittori e critici, tra cui Paolo Mauri, che seguì anche l'edizione completa delle sue opere per Mondadori.
Frasi di Antonio Tabucchi
Abbiamo un totale di 3 frasi.
Ove necessario le abbiamo suddivise in pagine da 50 frasi ciascuna.
Intanto te ne inseriamo una qui come stuzzichino.
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La notte è calda, la notte è lunga, la notte è magnifica per ascoltare storie.
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