Biografia di Pierre Reverdy

Pierre Reverdy nacque a Narbonne, Francia il giorno 11 settembre 1889 e morì a Solesmes, 17 giugno 1960. Fu poeta e aforista.

Trascorse la sua giovinezza a Narbonne e successivamente si trasferì a Parigi nel 1910, dove si unì a un vivace ambiente artistico. Qui incontrò figure importanti come Guillaume Apollinaire, Max Jacob e André Breton, che avrebbero influenzato la sua scrittura. La sua prima pubblicazione poetica risale al 1915 (Poèmes en prose), ma fu con Les épaves du ciel (1924) che ottenne un riconoscimento significativo. Questo volume di poesie brevi e frammentarie evocava forti immagini visive, simili alle opere dei pittori cubisti da lui frequentati, tra i quali Picasso.

Reverdy fu un importante esponente della scena letteraria parigina e nel 1917 fondò insieme ad Apollinaire e altri il periodico Nord-Sud, che pubblicò contributi dadaisti e surrealisti. La sua scrittura si distinse per la capacità di evocare emozioni attraverso immagini potenti, guadagnandosi l'ammirazione di molti contemporanei.

Nonostante il suo coinvolgimento con i movimenti artistici, Reverdy mantenne una certa distanza dalle etichette, cercando una forma di espressione personale al di là delle definizioni correnti.

Ebbe una relazione significativa con la stilista Coco Chanel tra il 1921 e il 1926. Anche dopo la fine della loro liaison romantica, mantennero un profondo legame di amicizia che durò per decenni. Chanel sostenne la sua carriera poetica, aiutandolo finanziariamente e incoraggiando la sua creatività.

Nel 1926, dopo aver bruciato molti dei suoi manoscritti in un atto simbolico di rinuncia al mondo materiale, Reverdy si convertì al cattolicesimo. Si ritirò con la moglie Henriette in una casa vicino a un'abbazia benedettina a Solesmes, dove visse per quasi trent'anni in una vita quasi monastica. Durante questo periodo scrisse diverse raccolte poetiche come Sources du vent e Ferraille.

La sua eredità letteraria è significativa; Reverdy è ricordato come uno dei poeti più innovativi del suo tempo, capace di influenzare profondamente il surrealismo e i movimenti artistici successivi.