Biografia di Sandro Pertini

Alessandro Giuseppe Antonio Pertini nacque a Stella (SV) il 25 settembre 1896 e morì a Roma il 24 febbraio 1990. Fu politico, giornalista e partigiano.

Durante la giovinezza, fu coinvolto nel movimento sindacale e politico, diventando un attivista socialista. Partecipò anche alla prima guerra mondiale come ufficiale.

Durante il regime fascista, si oppose apertamente a Benito Mussolini. Nel 1926 fu arrestato e successivamente condannato a 10 anni di confino sull'isola di Lampedusa. Rimase in prigione fino al 1935, quando fu liberato a seguito di pressioni internazionali. Durante la seconda guerra mondiale, Pertini partecipò attivamente alla Resistenza italiana contro l'occupazione nazista e fascista.

Dopo la guerra, Pertini divenne membro dell'Assemblea Costituente italiana e successivamente fu eletto al Parlamento nel 1948. Continuò a svolgere un ruolo di primo piano nella politica italiana, difendendo i principi democratici e i diritti dei lavoratori.

Nel 1978, Sandro Pertini fu eletto presidente della Repubblica Italiana, un ruolo che ricoprì fino al 1985. La sua presidenza fu caratterizzata dal suo stile informale e vicino alle persone. Era noto per la sua passione per lo sport e per aver mantenuto un rapporto diretto con la popolazione.

Durante il suo mandato, Pertini fu apprezzato a livello internazionale per il suo impegno per i diritti umani e la democrazia. Ricevette numerosi premi e onorificenze, tra cui la Medaglia presidenziale della Libertà conferitagli dal presidente statunitense Ronald Reagan nel 1985.

Dopo il mandato presidenziale, Pertini visse gli ultimi anni della sua vita lontano dalla politica attiva. É ricordato come una figura chiave nella storia politica italiana del XX secolo e anche per la manifestazione di entusiasmo per i gol dell'Italia ai mondiali del 1982, ripresi dalla televisione e trasmessi in tutto i mondo.