Frasi di Publilio Siro

151/232

Non vi è nulla che il lungo tempo non attenui o vinca.

152/232

Nil non aut lenit aut domat diuturnitas.

153/232

Il caso non è solito danneggiare la costanza.

154/232

Nocere casus non solet constantiae.

155/232

Non si vince mai il pericolo senza pericolo.

156/232

Numquam periclum sine periclo vincitur.

157/232

Essere vilipesi nella calamità è più doloroso della calamità stessa.

158/232

Obiurgari in calamitate gravius est quam calamitas.

159/232

L'occasione è difficile che si offra ed è facile che si perda.

160/232

Occasio aegre offertur, facile amittitur.

161/232

Gli occhi danno inizio di nascosto all'amore, la consuetudine lo completa.

162/232

Oculi occulte amorem incipiunt, consuetudo perficit.

163/232

Oh, vita, lunga per lo sventurato, breve per il fortunato!

164/232

O vita misero longa, felici brevis!

165/232

La disonestà di pochi è di danno a molti.

166/232

Paucorum improbitas est multorum calamitas.

167/232

L'unico governo di tutte le cose è quello del denaro.

168/232

Pecuniae unum regimen est rerum omnium.

169/232

Il pavido vede anche i pericoli che non ci sono.

170/232

Pericla timidus etiam quae non sunt videt.

171/232

Vince sempre chi usa clemenza.

172/232

Perpetuo vincit qui utitur clementia.

173/232

Raduna più amici la tua mensa del tuo pensiero.

174/232

Plures amicos mensa quam mens concipit.

175/232

Chi fa del bene a una persona onesta in parte lo riceve.

176/232

Probo beneficium qui dat, ex parte accipit.

177/232

Bisogna provvedere in pace a ciò che può servire in guerra.

178/232

Prospicere in pace oportet quod bellum iuvet.

179/232

Chi si loda trova presto un derisore.

180/232

Qui se ipse laudat cito derisorem invenit.

181/232

Qualunque cosa tu tenga nascosta, abbi paura di te stesso.

182/232

Quodcumque celes, ipse tibi fias timor.

183/232

Ciò che dice il vecchio tutti lo ritengono un giusto consiglio.

184/232

Quod senior loquitur omnes consilium putant.

185/232

Far arrossire un amico significa perderlo.

186/232

Ruborem amico excutere, amicum est perdere.

187/232

È tardi chiedere consiglio quando ci si trova in pericolo.

188/232

Sero in periclis est consilium quaerere.

189/232

Un solo momento restituisce, di solito, ciò che molti anni hanno tolto.

190/232

Solet hora, quod multi anni abstulerunt, reddere.

191/232

La fortuna rende sciocco colui che vuole rovinare.

192/232

Stultum facit fortuna quem vult perdere.

193/232

Il tacere è la saggezza dello sciocco.

194/232

Taciturnitas stulto homini pro sapientia est.

195/232

All'avido manca tanto ciò che ha, quanto ciò che non ha.

196/232

Tam deest avaro quod habet quamquod non habet.

197/232

Pone le ricchezze in una tomba chi fa proprio erede un vecchio.

198/232

Thesaurum in sepulchro ponit qui senem heredem facit.

199/232

A noi piacciono di più le cose altrui, agli altri le nostre.

200/232

Aliena nobis , nostra plus aliis placent.


Biografia di Publilio Siro